Gio 25 Apr 2024

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Strage Viareggio, Moretti: “rinuncio alla prescrizione”

La procura generale di Firenze ha chiesto 15 anni e 6 mesi di condanna per Mauro Moretti, sia come ad di Rfi sia come ad di Fs (per questa parte fu assolto in primo grado dove fu condannato a 7 anni) in relazione alla strage ferroviaria di Viareggio del 2009 che causò 32 morti.

“Ho preso atto di quello che ha detto il procuratore, sono parecchi anni che si discute in merito alla prescrizione e sono stato spesso portato a bersaglio, per la prescrizione, per i fatti di Viareggio. Rinuncio alla prescrizione, lo faccio per rispetto delle vittime, dei familiari delle vittime e del loro dolore. Lo faccio perché ritengo di essere innocente”. Lo ha detto Mauro Moretti, ex ad di Fs, al processo di appello a Firenze parlando in udienza alla corte.

La procura generale di Firenze ha chiesto 15 anni e 6 mesi di condanna per Mauro Moretti, sia come ad di Rfi sia come ad di Fs (per questa parte fu assolto in primo grado dove fu condannato a 7 anni) in relazione alla strage ferroviaria di Viareggio del 2009 che causò 32 morti.
Chiesti inoltre 14 anni e 6 mesi per Michele Mario Elia (ex ad Rfi) e 7 anni e 6 mesi per Vincenzo Soprano (ex ad Trenitalia). Le richieste considerano 6 mesi di taglio per la prescrizione di alcuni reati.

La dichiarazione spontanea di Mauro Moretti è stata brevemente annunciata alla corte di appello di Firenze dal suo avvocato Armando D’Apote appena dopo che il pm di Lucca Salvatore Giannino, a fianco della procura generale, ha terminato la requisitoria elencando le richieste di condanna. Quindi l’ex ad di Fs ed ex ad di Rfi ha reso nota la sua volontà di rinunciare alla prescrizione. Poi ha lasciato l’aula mentre il processo proseguiva con gli interventi delle parti civili. Coi giornalisti che aspettavano all’esterno Moretti ha preferito non fare commenti.

Le richieste, pronunciate dal pm di Lucca Salvatore Giannino che affianca nell’accusa il sostituto Pg Luciana Piras, sono in linea con quelle del primo grado con uno ‘sconto’ di 6 mesi per la prescrizione, che riguarda i reati di incendio e di lesioni colpose. Vale per Moretti, per cui il pubblico ministero aveva chiesto 16 anni in primo grado e che ora sono ribaditi a 15 anni e 6 mesi, e per Elia (15 anni chiesti in primo grado, ora 14 anni e 6 mesi, la condanna del tribunale era stata a 7 anni e 6 mesi), oltreché per gli altri imputati.

Sulla prescrizione il pm Giannino, andando a fare le richieste ha detto che “è poco decoroso che lo Stato, trascorso il tempo, non debba più esercitare l’azione penale ma come ha fatto per la procura generale Luciana Piras decurterò anche io 6 mesi di pena” dai conteggi. Per i dirigenti e manager stranieri il sostituto Pg aveva fatto le richieste nella prima fase della requisitoria – che è durata quattro udienze – da 7 anni e 6 mesi a 8 anni e 10 mesi.
Oggi, tra le richieste più alte, Giannino ha chiesto 9 anni e 1 mese per Mario Castaldo (Trenitalia Cargo, era stato condannato a 7 anni), 12 anni e 6 mesi per Giulio Margarita (ex responsabile sicurezza Rfi, in primo grado 6 anni e 6 mesi). Tra i tecnici di società ferroviarie assolti in primo grado, il pm Giannino ha chiesto 6 anni e 6 mesi per Massimo Vighini e 5 anni per Angelo Pezzati di Cima Riparazioni, e 4 anni e 6 mesi per Mario Testa di Rfi. Le altre richieste vanno da 7 anni e mezzo a 8 anni e mezzo. Chieste condanne per le società Fs, Rfi, Trenitalia, Gatx Rail Germany, Gatx Rail Austria, Jugenthal, e anche per Fs Logistica (1 mln di euro).

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