Mer 1 Mag 2024

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Strage di Pratale: il tribunale di Firenze condanna la Germania a risarcire vittime crimini guerra

Strage di Pratale: con le motivazioni di ‘crimini di guerra’ e ‘crimine contro l’umanità’ la giudice Susanna Zanda del tribunale di Firenze ha condannato la Germania a risarcire i familiari eredi di vittime del Terzo Reich per crimini compiuti tra San Casciano e Tavarnelle Val di Pesa durante la Seconda Guerra Mondiale.

La giudice Susanna Zanda ha fissato un indennizzo di 50.000 euro a favore di Mirella Lotti, 88 anni, per l’assassinio del padre Giuliano Lotti, trucidato insieme ad altre 11 persone nella strage di Pratale, nella campagna tra San Casciano e Tavarnelle Val di Pesa il 23 luglio 1944. Si tratta di un “crimine contro l’umanità”, scrive il giudice, lesivo di valori universali che trascendono gli interessi della singole comunità statali” e rispetto ai quali “non trova spazio alcuna immunità”. Inoltre, sempre per fatti avvenuti nella stessa zona, la giudice ha stabilito una somma di 25.000 euro, rivalutata con gli interessi a partire dal 1945, ciascuno per Sergio e Katia Poneti, nipoti di Egidio Gimignani, che fu torturato e ucciso dai nazisti a Tavarnelle val di Pesa il 20 giugno 1944. La morte di Gimignani – scrive nella sentenza il giudice Susanna Zanda – rientra tra i “crimini di guerra, essendo emerso che la vittima primaria era un partigiano della brigata Faliero Pucci e venne ucciso per rappresaglia dopo che i partigiani uccisero un soldato tedesco”.

“Bene sentenza su crimini contro l’umanità, ora risarcibili grazie a fondo” dichiara il senatore del Pd Dario Parrini, vicepresidente della commissione Affari costituzionali.
“Hanno un grande significato morale e simbolico le sentenze con cui la giudice Susanna Zanda della seconda sezione civile del Tribunale di Firenze ha condannato la Repubblica Federale di Germania a risarcire Mirella Lotti, figlia di Giuliano, una delle 12 persone uccise nell’Eccidio nazifascista avvenuto il 23 luglio 1944 in località Pratale presso Tavarnelle Val di Pesa, e Katia e Sergio Poneti, nipoti di Egidio Gimignani, assassinato per rappresaglia il 20 giugno 1944, in località San Donato, sempre a Tavarnelle. Di grande rilievo il fatto che la sentenza abbia definito la Strage di Pratale un “crimine contro l’umanità” aggiunge. “Il risarcimento sarà concretamente liquidabile grazie alle risorse del Fondo appositamente istituito dallo Stato italiano nell’aprile 2022 con il DL 30 voluto dal Governo Draghi”.
Parrini ha ringraziato anche il Sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli e gli avvocati Iacopo Casetti e Vittoria Hayun “che hanno assistito con passione e competenza gli eredi di Giuliano Lotti e Egidio Gimignani” per aver partecipato a questa battaglia civile.

“Queste due sentenze – conclude Parrini – costituiscono un precedente confortante e di grande peso, che fa ben sperare in merito all’esito di altre cause analoghe a tutt’oggi pendenti. Va detto inoltre che rivestono un’importanza epocale specialmente in Toscana, una regione tra le più colpite dalla furia delle truppe d’occupazione tedesche pervicacemente spalleggiate dai repubblichini. Nonostante le belle notizie odierne, in Parlamento continuerò a tenere la guardia molto alta, perché non tutti gli ostacoli sono stati rimossi, a cominciare da un atteggiamento dell’Avvocatura dello Stato che in più occasioni è risultato estremamente e sorprendentemente discutibile”.

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