Gio 25 Apr 2024

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🎧 Scuola, allarme accorpamenti. La denuncia della Flc Cgil: “200 posti di lavoro a rischio”

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🎧 Scuola, allarme accorpamenti. La denuncia della Flc Cgil: "200 posti di lavoro a rischio"
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Ci sono una quarantina di scuole in Toscana a rischio accorpamento. E si teme la perdita di almeno 200 posti di lavoro. Sono i numeri esposti dalla Flc Cgil come effetto dell’ultima legge di Bilancio per il risparmio del personale a scuola. “Così aumentano le diseguaglianze e si sguarniscono ulteriormente di servizi le aree più periferiche”.

Il problema principale, secondo la Flc Cgil, è l’innalzamento della soglia minima di studenti da 600 a 900 per poter contare su un proprio dirigente scolastico e mantenere l’autonomia della scuola, anche se in realtà il Governo lascia alle regioni la possibilità di intervenire in base a proprie politiche o esigenze.

“E’ micidiale la portata di questo intervento, contro cui il 16 dicembre scorso abbiamo scioperato. A partire dall’anno scolastico 2024/25 – dice il segretario della Flc Cgil Toscana Pasquale Cuomo – si rischia un massacro a scuola”. Tra i 472 istituti della Regione ce ne sono 40 a rischio tra comprensivi e superiori. Su questa strada si apre anche un problema lavoro: a rischiarlo, secondo le stime del sindacato, sono circa 150 addetti Ata e una cinquantina di docenti. Oltre ad una quarantina di dirigenti scolastici e altrettanti Dsga.

“Accorpare istituti e tagliare sugli organici significa che alcune scuole rischiano di chiudere, lasciando sguarnite soprattutto le aree interne che già soffrono di gravi carenze nei servizi. Così si aumentano le diseguaglianze già presenti anche nella nostra regione”, aggiunge Cuomo. “La scuola è un presidio fondamentale, così come la sanità”.

Il segretario Flc Cgil Pasquale Cuomo conclude così: “E’ solo l’antipasto di ciò che rischia di accadere con i piani sull’autonomia differenziata. La Cgil sta contrastando da tempo questa prospettiva, con il sostegno alla raccolta firme per la legge di iniziativa popolare promossa dal Coordinamento per la democrazia”. La raccolta firme viene effettuata online ma presto potrebbe essere promossa anche attraverso l’utilizzo dei banchini.

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