
E’ ufficiale, il Teatro della Pergola è stato declassato dal Ministero della cultura e non è più Teatro nazionale. La Sindaca di Firenze Sara Funaro annuncia: «Impugneremo nelle sedi opportune la decisione del ministero».
Dunque è ufficiale. La decisione era a dir poco nell’aria. Ed alla fine è arrivata. Dopo gli scontri all’interno della commissione ministeriale che ha valutato la programmazione nel triennio 2025-2027 che hanno portato alle dimissioni di tre commissari. Il Ministero della cultura, guidato da Alessandro Giuli, ha declassato il Teatro della Pergola che dunque non è più Teatro nazionale. Anzi, adesso bisognerà affrettarsi per presentare la domanda per essere almeno Teatro di città. Non è solo una questione di titoli, una questione formale. E’ una questione di sostanza che ha a che fare anche con i finanziamenti e dunque l’indipendenza artistica del teatro. I motivi del declassamento riguardano in particolare il progetto di lavoro per gli anni 2026-2027, definito dalla commissione come «altamente generico e lacunoso su molte produzioni». Già a maggio il programma triennale, presentato dal nuovo direttore artistico Stefano Massini era stato valutato severamente: «Il programma triennale, per quanto poetico, appare estremamente generico se non inesistente. Inoltre fortemente autoriferito». Dunque un attacco personale e politico a Massini? Sara Funaro, Sindaca di Firenze dice: «Impugneremo nelle sedi opportune la decisione del ministero. Dobbiamo approfondire la lettura dei verbali, che da un primo esame sembrano addurre motivazioni pretestuose. Il governo ha deciso di punire la nostra città e il nostro Teatro». All’interno del Teatro della Toscana ci sono tre sale, la Pergola e Rifredi nel capoluogo ed Era a Pontedera.