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Ven 26 Dic 2025
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ToscanaCronacaRiforma della disabilità, Cgil 'dopo un anno a Firenze ancora tante criticità'

Riforma della disabilità, Cgil ‘dopo un anno a Firenze ancora tante criticità’

A un anno dall’avvio della sperimentazione della riforma della disabilità, a Firenze, uno dei nove territori pilota individuati dal governo, Cgil, Spi e Inca tracciano un bilancio, evidenziando le criticità e chiedendo interventi mirati da parte delle istituzioni locali e regionali.

In particolare viene sottolineato come siano ancora assenti i decreti attuativi da parte del ministero del Lavoro e del ministero della Salute, elemento che genera incertezza normativa e organizzativa. Tra le altre note dolenti, il costo del certificato introduttivo e il numero insufficiente delle commissioni di vigilanza nell’area metropolitana fiorentina, tre, con zone come Empolese Valdelsa e Mugello tuttora scoperte. Sul fronte del progetto di vita, viene poi rimarcato il forte disallineamento tecnico-procedurale tra la nuova valutazione della disabilità e gli ambiti zonali, unito a una comunicazione insufficiente sui diritti e sulle opportunità collegate.

Per quanto riguarda i numeri, nel periodo 1 gennaio – 31 ottobre 2025, nella sede sperimentale di Firenze sono stati presentati 13.457 nuovi certificati medici introduttivi per l’accertamento della disabilità, con l’81,99% delle pratiche in lavorazione o già definite. Il 6,61% dei certificati riguarda soggetti minorenni, mentre il 19,86% è relativo a malati oncologici, confermando la rilevanza delle fragilità presenti sul territorio. Per quanto riguarda le tre nuove patologie sperimentali, rappresentano il 5,09% del totale, con una quota di definizione pari al 57,37%, segno di una fase ancora in evoluzione. Nello stesso periodo sono transitati verso la fase concessoria 7.868 certificati, con 4.297 casi per i quali era necessaria la presentazione del modello Ap70 (procedure di valutazione iniziale utilizzate dall’Inps per verificare in modo anticipato e semplificato il possesso dei requisiti sanitari per il riconoscimento della condizione di disabilità).

Di questi, il 76,80% dispone di Ap70 presenti a sistema e, tra questi, il 79,79% è stato inviato tramite i patronati, confermando, spiega il sindacato, il ruolo decisivo delle strutture di tutela nel rendere effettivi i diritti delle persone con disabilità.