Lun 13 Mag 2024

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Ricorso bocciato, la fondazione Nervi: “Sul Franchi non ci arrenderemo”

Il Tar della Toscana ha giudicato inammissibile il ricorso presentato dalla Fondazione Nervi, il quale si appella all’incostituzionalità del decreto Semplificazioni per difendere l’opera d’arte di nonno Pier Luigi

Al giudizio di inammissibilità del Tar della Toscana in merito al ricorso presentato dalla Fondazione Nervi contro la ristrutturazione della stadio Franchi, è seguita la pronta risposta di Pln Project, secondo cui “la velocità con cui il Tar ha espresso la sua valutazione e la scelta di non prendere posizione rispetto al tema del ricorso confermano ancora una volta la linea adottata dalle istituzioni pubbliche italiane di non ostacolare il processo dell’irreversibile manomissione dello stadio Franchi. Per il Franchi non ci arrenderemo mai”.

Secondo una nota della stessa Fondazione, “si continua a credere nell’assoluta incostituzionalità della norma contenuta nel decreto Semplificazioni (articolo 55 bis) che mette in secondo piano la tutela artistica rispetto alla funzionalità, sicurezza, salute, adeguamento agli standard internazionali e sostenibilità economica dell’impianto sportivo”. Secondo la Pln Project “l’intera operazione, giustificata dal restauro e adeguamento dello stadio, si traduce nella realizzazione di un nuovo stadio che, dovendo tener conto di quello esistente, darebbe luogo a un vero e proprio ‘ibrido’ che, in una sorta di velleitario ‘accanimento terapeutico’, danneggerebbe la struttura esistente rinunciando a un’opera ex-novo in altra collocazione territoriale, coerente con la propria contemporaneità”.

La nota del Pln Project prosegue sottolineando il fatto che “il ricorso chiedeva di sospendere in via cautelare l’efficacia dell’atto amministrativo contestando la delibera comunale riguardante l’approvazione del progetto definitivo di ‘riqualificazione’ dell’opera di Pier Luigi Nervi”.

L’elemento principale contro il quale il ricorso presentano alla Fondazione Nervi si scaglia sarebbe la nuova copertura dello stadio, “che, sovrastata da un impianto fotovoltaico, risulterebbe fuori scala rispetto allo stadio e all’immediato contesto col risultato di alterare e impedire la percezione dell’opera”.

Inoltre, conclude la nota, “la previsione di nuove gradinate più vicine al campo di calcio in corrispondenza delle curve cancellerebbe la forma e l’immagine della struttura di Nervi, dimostrando l’erroneità della previsione di un nuovo stadio sovrapposto, di fatto, a quello originario”.

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