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Lun 18 Ago 2025
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ToscanaCronacaRegione diffida Jsw Steel, smaltisca i rifiuti come previsto

Regione diffida Jsw Steel, smaltisca i rifiuti come previsto

La Regione Toscana ha diffidato Jsw Steel Italy per il mancato rispetto del programma di rimozione delle scorie di fusione ammassate nell’area nord nel perimetro dello stabilimento di Piombino.

44mila tonnellate sulla base delle stime dell’azienda stessa, a fronte di un volume di 32mila metri cubi. Ad avanzare la diffida, come riporta oggi l’edizione locale de Il Tirreno, il settore Autorizzazioni integrate ambientali della Regione. Il tutto dovrà essere stato avviato a smaltimento o recupero entro aprile 2027. E per farlo sono stati fissati degli obiettivi minimi trimestrali. Il calendario è parte delle prescrizioni che accompagnano il decreto regionale con cui nel 2023 è stata rilasciata l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) per l’attività di laminazione a caldo dell’acciaio, l’unica rimasta in piedi dopo lo spegnimento dell’altoforno nel 2014. L’attività di rimozione ha preso le mosse nel 2024 ma il passo tenuto dall’azienda non si sarebbe rivelato all’altezza degli impegni presi. Il ritardo emerge dal rapporto di controllo effettuato sulla scorta dei documenti dell’azienda dal personale del dipartimento Arpat di Piombino. Il decreto di Aia prevede che in caso di mancato rispetto delle soglie minime di rimozione che l’azienda Jsw dovrà riprogrammare la velocità di asportazione. In particolare, entro 30 giorni dalla notifica del decreto di diffida, che è del 17 luglio, l’azienda deve riprogrammare la consistenza della rimozione in modo da recuperare, nel quarto trimestre 2025 ed entro il 30 ottobre, il deficit che ha accumulato. Successivamente dovranno essere rimossi i quantitativi minimi di rifiuto indicati per centrare l’obiettivo di aprile 2027. Pena, provvedimenti di sanzione che possono anche prevedere la revoca dell’Aia e la chiusura dell’impianto. Critico, in una nota, il segretario regionale di Sinistra Italiana della Toscana Dario Danti: “Destano grande preoccupazione i ritardi con cui Jsw, l’azienda indiana presieduta da Marco Carrai, sta portando avanti il programma di bonifica dell’ex Lucchini di Piombino. Abbiamo chiaro da tempo come gli interessi della proprietà siano ben distanti da quelli dei piombinesi e della Toscana, che per ora è servita solo come location per i matrimoni da decine di milioni di euro di buona parte della famiglia Jindal. Al presidente Carrai, in queste ore impegnato ad attaccare chi lo critica in quanto console onorario di Israele, offrendo una imbarazzante difesa d’ufficio del governo genocida di Netanyahu, chiediamo garanzie e risposte immediate”.