Mar 19 Mar 2024

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Protesta camion spurgo, traffico in tilt a Firenze

Pesanti disagi al traffico, questa mattina a Firenze, per la protesta organizzata da alcune ditte di spurgo della Toscana.

Una trentina di camion delle aziende hanno percorso i viali a passo d’uomo, partendo dalla zona di Novoli per arrivare a Campo di Marte. Obiettivo della manifestazione, che non sarebbe stata preavvisata alla questura, quello di chiedere una soluzione per l’emergenza liquami, dopo lo stop alla ricezione dei liquami da parte degli impianti della Lombardia.

I mezzi hanno creato disagi in particolare in viale Lavagnini, dove si sarebbero fermati per alcuni minuti, poi hanno proseguito fino a entrare nel parcheggio del Mandela Forum. Sul posto è arrivata la polizia di Stato. La protesta improvvisata è stata seguita dagli agenti della polizia municipale, intervenuta per cercare di limitare i disagi al traffico.

Il 23 luglio scorso gli impianti lombardi hanno bloccato la ricezione dei fanghi, anche di quelli provenienti dalla Toscana, dopo che il Tar della Lombardia ha accolto il ricorso di una sessantina di Comuni del Nord Italia, annullando l’indicazione contenuta in una delibera regionale che ammetteva, entro un certo limite, la presenza di idrocarburi nei suoli.

“In Toscana è ormai emergenza smaltimento dei fanghi da depurazione. Le ragioni della protesta delle aziende di spurgo toscane sono quelle delle quali si discute da mesi, senza che sia stato preso nessun provvedimento risolutivo per risolvere la questione che mette a rischio l’attività delle 175 ditte di un settore che dà lavoro a 3mila persone. La Regione individui immediatamente siti dove effettuare lo stoccaggio temporaneo o definitivo”. Lo afferma  il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).

“I fanghi da depurazione – ricorda Stella – devono essere per legge inviati in centri specializzati o bruciati negli inceneritori, a causa di una recente sentenza del Tar della Lombardia che vieta lo spandimento di questi materiali nei terreni agricoli. La situazione resta bloccata e anche l’ordinanza urgente firmata ad agosto dal Governatore Enrico Rossi non ha risolto la situazione. Senza contare che per i privati sarà molto difficile riuscire a farsi vuotare i pozzi neri, visto che il poco posto disponibile dovrà essere riservato prioritariamente a ospedali, scuole e luoghi pubblici. E’ urgente quindi che la Regione – conclude – individui siti e discariche per accogliere i liquami”.

“La situazione resta bloccata – afferma l’avvocato Monica Caioli, legale delle aziende che hanno inscenato la protesta di oggi -, nel decreto milleproroghe del Governo, lo stesso che si occupa del ponte Morandi, è stato inserito un articolo che si occupa dello smaltimento dei fanghi, ma non è sufficiente”.

“Anche l’ordinanza urgente firmata ad agosto dal Governatore della Toscana Enrico Rossi – prosegue Caioli – che ha individuato discariche in Toscana autorizzate a ricevere extra-flussi di liquami, non ha risolto la situazione”.

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