
La procura di Firenze ha aperto un fascicolo per omicidio colposo per la morte di Celeste Pin, 64 anni. “Un atto inspiegabile”, dice Giovanni Galli dalle pagine della Nazione. Si cercano risposte nelle cartelle cliniche e anche nel cellulare.
La procura di Firenze ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti per la morte di Celeste Pin, 64 anni, l’ex difensore della Fiorentina trovato privo di vita due giorni nella sua abitazione sulle colline di Firenze.
Secondo una prima ricostruzione Pin si sarebbe suicidato, ma non sono stati trovati biglietti che spiegherebbero il perché. L’apertura del fascicolo si legherebbe alla necessita di fare una serie di accertamenti, come spiega in una nota il procuratore della Repubblica facenti funzioni, Giancarlo Dominijanni. Un atto che pare dovuto, quindi, che vuole fare luce sulla scomparsa inattesa di una persona definita dalla Sindaca di Firenze, Sara Funaro, “una bandiera che ora lascia un vuoto nella città”.
Un calciatore che ha scritto pagine importanti della squadra viola, dove approdò dopo aver esordito nel Perugia. Ci sono state altre maglie per Pin, una volta uscito dalla Fiorentina, ma è nel capoluogo toscano che l’ex difensore aveva scelto di rimanere e proseguire la sua carriera nel calcio divenendo dirigente. Una vita di successi, anche nel campo immobiliare, lavoro che svolgeva parallelamente da tempo.
Il suo carattere solare, come lo ha ricordato il presidente della Regione Eugenio Giani, fa sembrare questo epilogo anche più assurdo e inaccettabile. Un’analisi meticolosa su cartelle cliniche e cellulare potrà forse aiutare a capire quanto accaduto.