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Sab 14 Giu 2025
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ToscanaAmbiente🎧 Prato: missione istituzionale a Bruxelles per tutela e promozione distretto tessile

🎧 Prato: missione istituzionale a Bruxelles per tutela e promozione distretto tessile

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Sono a rischio 1.500 imprese e 10.000 posti di lavoro nel distretto tessile di Prato. A minacciare direttamente queste aziende sono le normative europee che stanno per cambiare nel tentativo di regolare l’economia circolare.

  “Epr” e “End of Waste” sono i nomi delle direttive che – se applicate nella maniera che è stata indicata in bozza in queste settimane – possono mettere in ginocchio il comparto tessile di Prato: secondo lo studio di Confindustria il settore artigiano sarebbe il più colpito, ma gli effetti si sentirebbero lungo tutta la filiera produttiva.

Un intero distretto industriale è in viaggio in queste ore nel cuore delle Istituzioni europee – a Bruxelles – per chiedere regole che non uccidano la tradizione che ha fatto la storia del riciclo. Già, perché stando ai calcoli di Confindustria sono a rischio 1.500 imprese e 10.000 posti di lavoro nel tessile di Prato.

A minacciare direttamente queste aziende sono le normative europee che stanno per cambiare nel tentativo di regolare l’economia circolare. Ieri è stata una giornata campale per questa battaglia: prima la Commissione e poi il Parlamento sono stati investiti a Bruxelles di questa responsabilità. La trasferta in Belgio è quella del Tavolo del distretto della moda, il comparto che in Toscana occupa il maggior numero di lavoratori del manifatturiero. I rappresentanti del Comune di Prato, assieme alle categorie economiche e sociali della città, hanno incontrato il capo gabinetto della Commissaria Jessika Roswall e poi, guidati dagli europarlamentari Dario Nardella del Pd e Francesco Torselli di Fratelli d’Italia, una delegazione del Parlamento europeo per presentare sei proposte concrete.

“Siamo qui – ha detto la sindaca di Prato Ilaria Bugetti – con una sola voce, per raccontarvi cosa è stata, cos’è e cosa vorrà essere Prato. Abbiamo capacità, professionalità e tradizione per essere un modello per le politiche europee nel campo della sostenibilità tessile”. Dario Nardella parla invece di progetto pilota: “Il distretto tessile di Prato rappresenta un progetto capace di coniugare la competitività delle piccole imprese con l’innovazione nel settore dei tessuti, – dice – guardando con grande attenzione all’ambiente: per questo si tratta di un nuovo ecosistema che va promosso e difeso”.

“Epr” e “End of Waste” sono i nomi delle direttive che – se applicate nella maniera che è stata indicata in bozza in queste settimane – possono mettere in ginocchio il comparto tessile pratese, un settore che di economia circolare e di riciclo tessile ne parlava già nel XX secolo. “Dal gabinetto del Commissario – ha detto infine Torselli – abbiamo avuto rassicurazioni importanti, ma soprattutto la sensazione che Prato abbia finalmente fatto sentire la propria voce nel palazzo del governo europeo”.Prato