
Seduta movimentata in Consiglio comunale a Prato, dopo l’inizio dell’inchiesta che vede indagata la Sindaca Ilaria Bugetti per corruzione. Che si difende e dice, ho agito con correttezza. Le opposizioni escono dall’aula.
Prato. Prima seduta di Consiglio comunale, con la Sindaca indagata per corruzione. La bagarre era facilmente prevedibile. Quando mai la politica italiana riesce a dare il meglio in momenti delicati? Come previsto dal Codice penale la segreteria generale ha rigettato la richiesta delle opposizioni di presentare 11 domande su 13 proprio perchĂ© entravano nel merito dell’inchiesta. Voglia di entrare nelle stanze della giustizia e sostituirsi ai giudici da parte di questa destra. In Comune, come in Regione dove Fratelli d’Italia vorrebbe proporre un’indagine interna, così come a livello nazionale dove c’è stata un’interrogazione parlamentare sempre da parte di una deputata del partito della Meloni. Ci sarebbe la magistratura, ma tant’è. Le opposizioni – al rifiuto di presentare le loro domande – sono uscite dall’aula, e dunque il confronto su una questione che comunque resta spinosa, non c’è stato. Al netto di un fronteggiamento durato pochi minuti. Occasione persa e sprecata per inconsapevolezza e mancanza di senso delle istituzioni. Unica parola d’ordine: “dimissioni”. E dire che erano loro, i garantisti. Dall’opposizione, se non si può insultare, che parliamo a fare? Da parte sua la Sindaca Bugetti si difende: “ho giĂ detto che non mi sottrarrò al confronto, confidando di aver operato correttamente”, ha detto. Il riferimento è all’interrogatorio di lunedì, quando la giudice deciderĂ – entro al massimo un paio di giorni – se accettare o meno la richiesta di arresto, ai domiciliari, presentata dagli inquirenti.