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Mer 28 Mag 2025
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Scudo Verde, rinviata al 1° luglio l’attivazione delle multe

Scudo Verde – Scatterà dal 1° luglio il sistema sanzionatorio dello Scudo Verde, la ZTL ambientale per il monitoraggio dei veicoli più inquinanti e dei bus turistici che entrano in città.

Durante queste settimane sono state effettuate verifiche sui dati acquisiti dalla Motorizzazione Civile-Ministero dei Trasporti e relativi alle immatricolazioni dei veicoli interessati dai divieti. “Dagli accertamenti è emersa la necessità di svolgere ulteriori verifiche per affinare i dati necessari al corretto funzionamento del sistema di sanzionamento”. Lo comunica Palazzo vecchio in una nota. “Quindi a tutela dei cittadini e per completare le verifiche aggiuntive l’Amministrazione comunale ha deciso di prorogare il pre-esercizio fino al 30 giugno. Il sistema sanzionatorio sarà quindi attivato dal 1° luglio”.

Si ricorda che il provvedimento, che non prevede nessun pedaggio né nuovi divieti e che sarà in vigore h24 tutti i giorni dell’anno, controllerà i veicoli che già ad oggi non possono circolare in città, in quanto mezzi inquinanti (sono infatti confermati i divieti ambientali già vigenti da molto tempo nel centro abitato) e il pagamento dei ticket di ingresso da parte dei bus turistici.
Da domani saranno collocati i cartelli di avviso sulla proroga del pre-esercizio sui dispositivi collocati sui confini della Ztl ambientale.

Fi Toscana,dopo Tar Funaro annulli regolamento contro self check

“Chiediamo al sindaco Funaro di smantellare immediatamente la ridicola e inquisitoria task force sguinzagliata da Palazzo Vecchio al fine di fare controlli a tappeto negli appartamenti disponibili sulle piattaforme di affitti brevi”   Lo afferma il capogruppo di Fi in Regione Toscana Marco Stella.

“Il Tar del Lazio, con sentenza appena depositata, ha annullato la circolare del ministero dell’Interno del 18 novembre scorso, volta ad introdurre l’obbligo a carico dei gestori di strutture ricettive di identificare de visu gli ospiti per il check in. Si tratta di una sentenza destinata a fare giurisprudenza, e una pietra tombale sulle politiche anti-locazioni turistiche messe in piedi dalla giunta comunale di Firenze. Chiediamo al sindaco Funaro di smantellare immediatamente la ridicola e inquisitoria task force sguinzagliata da Palazzo Vecchio al fine di fare controlli a tappeto negli appartamenti disponibili sulle piattaforme di affitti brevi. Usi questa task force, piuttosto, per combattere la criminalità e presidiare il territorio, visto che Firenze è seconda in Italia per numero di reati”.” Lo afferma il capogruppo di Fi in Regione Toscana Marco Stella.

“La sentenza del Tar del Lazio – sottolinea Stella – evidenzia alcuni punti fondamentali, che noi in questi mesi abbiamo sempre messo in rilievo: il provvedimento ‘determinerebbe un illegittimo vantaggio per le strutture alberghiere a scapito delle numerose attività di locazione breve’; la circolare, inoltre, ‘violerebbe gravemente le disposizioni contenute nel Tfue in tema di libera prestazione dei servizi (art. 56) e libertà di stabilimento (art. 49), nonché innumerevoli diritti e libertà tutelati all’interno della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue quali, ad esempio, la libertà d’impresa e di scelta della professione (artt. 15 e 16), il diritto di proprietà (art. 17) e la libertà di circolazione delle persone (art. 45)’. Credo non ci sia da aggiungere altro”.

“Chiediamo al sindaco Funaro di annullare il regolamento comunale e di occuparsi dei veri problemi della città conclude Stell

“Liberare le nostre città dalla morsa degli affitti brevi non è un percorso facile, nè un pranzo di gala” Questa la replica di Salviamo Frienze x Vivere che da sempre si è battuta contro le key box.

“Dal primo giorno, con le nostre X, abbiamo posto l’accento sull’aspetto più volgare della vendita della nostra città, KEYbox e tastierini, sapendo che sono solo il volto esterirore della mercificazione. E che sono 2.000 su quasi 18.000 appartamenti sottratti alla residenza. E noi vogliamo che da 18.000 si scenda sotto i 10.000. Vedo festeggiamenti da parte di chi vende le nostre città troppo anticipati” dicono gli attivisti.

Che aggiungono :”da una parte il Ministero ha tutti i riferimenti per riemanarla raccogliendo la carenza motivazionale. Dall’altro, chi festeggia, non fa i conti con il fatto sostanziale che la discussione è andata più avanti, in discussione non ci sono i 2.000 appartamenti con self check-in in strada, ma i 18.000 appartamenti ed il destino delle nostre città. Su questo c’è un grande sostegno dell’opinione pubblica, ogni giorno ci sono condomini che si ribellano a questa presenza invasiva, ci sono regolamenti comunali, delibere, Leggi Regionali, la normativa del Cin, altre sentenze. Sarà lunga, sarà dura, ma ce la possiamo fare. ”

 

Strage Viareggio, Corte Appello conferma condanne ‘da ricalcolare’ 

Al processo d’appello ter per la strage alla stazione di Viareggio (Lucca) del 29 giugno 2009 Confermata condanna a 5 anni per Mauro  Moretti, ex AD di di Fs e Rfi 

Il processo d’appello ter per la strage alla stazione di Viareggio (Lucca) del 29 giugno 2009 giunge a conclusione dopo che la Cassazione aveva chiamato i giudici nuovamente ad esprimersi.

Per l’ex ad di Fs e Rfi Mauro Moretti (a 5 anni)  e agli altri 11  imputati al processo d’appello ter per la strage di Viareggio sono state confermate le pene inflitte nel precedente processo d’appello e poi annullate dalla Cassazione che aveva rinviato nuovamente il procedimento ai giudici di secondo grado del capoluogo toscano al solo fine di determinare la condanna in base alle attenuanti generiche. Così la sentenza emessa oggi dalla corte d’appello di Firenze dopo poco più di due ore di camera di consiglio.

    Tra i 12 imputati nel processo per la strage  figurano anche l’ex ad di Rfi di Rfi Michele Mario Elia che ha avuto 4 anni, 2 mesi e 20 giorni. Queste le altre condanne: Mario Paolo Pizzadini, manager di Cima Riparazioni, 2 anni, 10 mesi e 20 giorni; Daniele Gobbi Frattini, responsabile tecnico di Cima Riparazioni 2 anni, 10 mesi e 20 giorni; Mario Castaldo, ex direttore della divisione Cargo Chemical, 4 anni; Uwe Kriebel, operaio dell’officina Junghental (Germania), 4 anni, 5 mesi e 10 giorni; Helmut Broedel, funzionario dirigente dell’officina Junghental di Hannover, 4 anni, 5 mesi e 10 giorni; Andreas Schroeter, tecnico di Junghental, 4 anni e 8 mesi; Peter Linowski, amministratore delegato di Gatx Rail Germania, 6 anni; Rainer Kogelheide, amministratore delegato di Gatx Rail Austria, 6 anni; Roman Meyer, responsabile della flotta carri di Gatx Austria, 5 anni, 6 mesi e 20 giorni; Johannes Mansbart, manager di Gatx Rail Austria, 5 anni e 4 mesi.

Riciclaggio e droga: la Toscana nel mirino dei clan

La Toscana interessa alle mafie italiane e straniere, che la considerano contesto favorevole al riciclaggio di denaro sporco e all’infiltrazione nei mercati legali anche per la vocazione turistica che agevola il reimpiego di capitali illeciti. Lo riporta la Relazione sull’attività svolta nel 2024 dalla Dia. ‘Ndrangheta e camorra si consolidano in regione, cala Cosa Nostra

Mentre recenti analisi indicano una riduzione dell’influenza di Cosa Nostra e delle consorterie mafiose della Puglia, “la camorra e la ‘ndrangheta continuano a consolidare la loro presenza, principalmente attraverso il reinvestimento di proventi illeciti e il traffico di stupefacenti”. Lo riporta la Relazione sull’attività svolta nel 2024 dalla Dia.

Pur non esercitando un controllo del territorio della Toscana con metodi violenti, come nelle regioni di provenienza, e nonostante la ridotta incidenza di episodi di violenza eclatante, le mafie agiscono con spiccata capacità di tenere un profilo basso, in maniera discreta, avvalendosi di professionisti locali, se necessario, per infiltrarsi in attività imprenditoriali e commerciali.

Per la Dia, la ‘ndrangheta in Toscana non ha cosche attive locali, ma ci sono esponenti di ‘ndrine che seguono le strategie tipiche, ossia mantenendo le basi in Calabria ma svolgendo attività criminali ‘in trasferta’ per reimpiego di capitali illeciti, droga, usura e estorsioni. Nel riciclaggio, abbinato a tentativi di infiltrarsi nell’economia legale, i sodalizi calabresi in Toscana tendono a diversificare gli investimenti rafforzando la presenza imprenditoriale in vari contesti economico-finanziari anche grazie a reti di appoggio, a collusioni.

La Dia e le altre forze di polizia hanno riscontrato numerosi tentativi di infiltrazione nella ristorazione e nel traffico di rifiuti da parte di cosche di ‘ndrangheta in Toscana. Per la mafia siciliana, sono stati riscontrati tentativi di infiltrazione nell’edilizia, settore in cui sono emersi interessi anche da parte di clan della camorra con mire nel settore alberghiero. La camorra è distribuita sul territorio toscano ma, contravvenendo ai propri canoni operativi, evita azioni criminose eclatanti che attirerebbero l’attenzione di inquirenti e opinione pubblica.

La camorra, spiega ancora la Dia, avrebbe sofisticate modalità di infiltrazione mettendo a disposizione delle aziende in crisi il suo supporto (finanziamenti, manodopera a nero, forniture di materie prime, ecc.) allo scopo di prenderne il controllo; tuttavia la pressione estorsiva e il narcotraffico restano strumenti primari per reperire risorse da riciclare nel turismo e nei locali pubblici. Anche la mafia siciliana non fonda la sua presenza in Toscana sul controllo del territorio, ma su forme e tentativi di infiltrazione nell’economia e nella finanza locali, in particolare nell’edilizia.

Le prefetture in Toscana nel 2024 hanno adottato 28 provvedimenti antimafia (di cui sei prevenzioni collaborative) per ditte a rischio di infiltrazione di ‘ndrangheta attive in edilizia, movimento terra, rifiuti, settore ricettivo-alberghiero e bar; e per altre ditte invece nelle mire della camorra, operanti in edilizia, commercio di materiali ferrosi, rifiuti, ricettivo-alberghiero, bar, servizi di barbiere.

Federconsumatori: boom trainer e diete fasulle, istituzioni intervengano

‘420 casi truffa o danni in Toscana per Trainer e diete fasulle. La denuncia di Federconsumatori, che dice: ‘Serve intervento urgente istituzioni’

Sono 420 le persone che in Toscana, da aprile 2024 ad aprile scorso, si sono rivolte agli sportelli di Federconsumatori per denunciare casi di truffa o danni legati a ‘falsi professionisti’ . i trainer fasulli e fantomatiche diete miracolose.

Lo rende noto la stessa associazione di consumatori che insieme alla Fondazione Isscon ha condotto un’indagine sul proliferare di offerte fuorvianti diffuse attraverso i social network, in particolare Instagram. L’inchiesta nasce appunto “da centinaia di segnalazioni ricevute dai cittadini, preoccupati per i costi elevati, l’assenza di garanzie e soprattutto gli effetti negativi su corpo e mente”.

In particolare sono state 144 le persone a Firenze che si sono rivolte agli sportelli di Federconsumatori, 76 a Siena, 67 a Lucca, 43 a Prato, 21 ad Arezzo, 19 a Livorno, 17 a Massa Carrara, 13 a Pisa, 12 a Grosseto, 8 a Pistoia. “Il profilo delle vittime – si spiega – è chiaro: il 78% sono donne, prevalentemente tra i 35 e i 60 anni; il 67% ha conosciuto il presunto esperto tramite i social; l’87% non ha raggiunto alcun obiettivo reale; il 24% ha addirittura registrato un aumento di peso e il 25% ha dovuto poi rivolgersi a medici abilitati per rimediare ai danni; il 10% ha avviato azioni legali per ottenere un risarcimento, soprattutto per prodotti ‘miracolosi’ inefficaci o potenzialmente dannosi”.

Tra i principali rischi segnalati,  spiega ancora Federconsumatori, “presunti nutrizionisti non iscritti all’Albo dei biologi, che propongono diete personalizzate illegittimamente; personal trainer non certificati, che collaborano in pacchetti ‘tutto incluso’ da fino a 197 euro al mese; life coach e mental coach che affrontano, senza alcuna competenza clinica, temi delicatissimi come i disturbi del comportamento alimentare; integratori costosi (fino a 180 euro a confezione) che promettono risultati rapidi senza sforzo, ma spesso causano effetti collaterali o si rivelano del tutto inefficaci”. L’indagine ha fatto emergere anche le conseguenze emotive e psicologiche.

“Alla luce di quanto emerso – commenta Laura Grandi, presidente di Federconsumatori Toscana -, “chiediamo un intervento urgente da parte delle istituzioni per contrastare il fenomeno. Servono controlli e sanzioni da parte del ministero della Salute e dell’Agcom contro l’esercizio abusivo di professioni sanitarie e sportive. Occorre un’azione dell’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria per fermare la diffusione di pubblicità ingannevoli che sfruttano la vulnerabilità delle persone. Va rafforzata l’educazione digitale per aiutare i cittadini a riconoscere fonti affidabili e figure qualificate”. Grandi conclude poi invitando “tutti alla massima cautela: la salute non si improvvisa e non si affida a chi ha solo follower: serve competenza vera”.

Joseph Arthur, Party Dozen e LOSTATOBRADO chiudono il Lars Rock Fest

Joseph Arthur, Party Dozen e LOSTATOBRADO (Rock Contest 2024) chiudono in bellezza la line-up del LARS ROCK FEST 2025,  e si aggiungono agli headliner già annunciati Black Country, New Road, Karate, The Heliocentrics e Mclusky

Joseph Arthur, Party Dozen e LOSTATOBRADO chiudono il ricco cartellone del LARS ROCK FEST 2025, che si terrà da venerdì 4 a domenica 6 luglio nei Giardini Pubblici di Chiusi come sempre con ingresso gratuito.

Folksinger e songwriter di culto americano, autentico troubadour sempre alla ricerca di nuove esperienze e nuove vibrazioni  Joseph Arthur sarà il protagonista del matinê di sabato 5 luglio nella città vecchia di Chiusi, parte del progetto Suoni dal Labirinto in collaborazione con l’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese in occasione di Valdichiana 2025 Capitale Toscana della Cultura.
Sempre per la giornata di sabato, insieme ai già annunciai inglesi Black Country, New Road, ci saranno gli australiani Party Dozen, duo noise-rock sperimentale composto dalla sassofonista Kirsty Tickle e dal percussionista Jonathan Boulet capaci di creare un’esperienza sonora esplosiva e imprevedibile. Aprirà la serata LOSTATOBRADO, terzetto bolognese in bilico tra  sperimentazione elettronica e improvvisazione sonora finalisti dell’ultima edizione del Rock Contest (secondi classificati e premio MITA), storica manifestazione legata a Controradio di Firenze con cui il LARS ROCK FEST conferma la partnership anche quest’anno.

Oltre alle band già citati nel cartellone dell’edizione 2025 anche i gallesi Mclusky, gli inglesi Italia 90 e Cucamaras (venerdì 4 luglio), i londinesi The Heliocentrics e gli americani Karate infiammeranno con i loro live l’ultima serata (domenica 6 luglio).

Il LARS ROCK FEST, nato nel 2012 e cresciuto grazie all’impegno dell’associazione culturale artistica GEC – Gruppo Effetti Collaterali e parte del progetto Valdichiana 2025 Capitale Toscana della Cultura, sarà ancora una volta al centro della scena indipendente internazionale, ospitando nel parco dei Giardini Pubblici di Chiusi (SI), concerti e iniziative culturali trasversali da venerdì 4 a domenica 6 luglio come sempre con ingresso gratuito.

Confermati anche gli eventi collaterali Open book, il festival dell’editoria indipendente, Art&Fun con esposizioni e laboratori per tutte le età e gli Street Markets, tra vinili e artigianato, di cui verranno resi noti dettagli a brevissimo.

INFO FESTIVAL