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Mer 30 Lug 2025
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Consiglio Toscana, approvato Piano regionale tutela da amianto

Dal Consiglio della Toscana via libera al Piano regionale di tutela dall’amianto, approvato nella tarda serata con 22 voti favorevoli della maggioranza e 4 contrari dell’opposizione.

Un piano che può contare risorse per la rimozione e lo smaltimento pari a 1,5 milioni per il biennio 26-27, a cui si aggiungono altri fondi Fers. “In Toscana – ha detto la presidente della quarta commissione Lucia De Robertis illustrando l provvedimento – si rileva una presenza ancora considerevole di materiali contenenti amianto, soprattutto di cemento amianto come usavano molti anni fa per le costruzioni, ma comunque riconducibile ad una classe di rischio molto bassa e oggetto di azione di verifica periodica sullo stato di conservazione dei materiali”. Il piano, che non è localizzativo, “persegue l’obiettivo del completamento della mappatura dei siti e delle zone interessate alla presenza di amianto – ha spiegato ancora De Robertis – per rilevare le situazioni che possono procurare pericolo”. La presidente della quarta commissione ha anche ricordato come siano tre le discariche in Toscana autorizzate allo smaltimento di rifiuti contenenti amianto, di cui due operative a Serravalle Pistoiese e Chianni (Pisa), la terza è quella di Scapigliato a Rosignano Marittimo (Livorno), “e il piano ritiene che tale sistema impiantistico sia in grado di sostenere anche un discreto incremento della rimozione dell’amianto”. Per Giovanni Galli della Lega, “il piano è un copia e incolla dell’informativa del 2020, senza soluzioni concrete, con una mappatura, addirittura datata del 2007 e senza soluzioni concrete, se non nello smaltimento tramite discarica, o a caro prezzo in regioni meglio organizzate”, “un piano – ha aggiunto – che non spiega come la Regione intenda gestire le quasi 2 milioni di tonnellate di amianto presenti in Toscana”. Per Alessandro Capecchi di Fdi e portavoce dell’opposizione quello dell’amianto “è un tema che probabilmente tornerà a interrogarci tutti presto, per vedere di trovare, magari anche in combinazione col governo con qualche fondo strutturale comunitario, le risorse per fare interventi davvero più rilevanti sotto il profilo dello smaltimento e della messa in sicurezza di zone dismesse, soprattutto all’interno delle città”.

Terremoti: scossa magnitudo 2.8 a Dicomano

Una scossa di terremoto di magnitudo 2.8 è stata registrata dall’Ingv alle ore 22.38 a Dicomano in Alto Mugello, in provincia di Firenze.

A seguito della scossa, registrata a una profondità di 7 chilometri, “non si segnalano criticità” riferisce la Città metropolitana di Firenze.

Pergola: la commissione ministeriale conferma il declassamento

Secondo indiscrezioni la commissione ministeriale incaricata di riesaminare il fascicolo del Teatro della Toscana (di cui fa parte la Pergola di Firenze) sull’assegnazione dello status di Teatro di Interesse Nazionale avrebbe confermato il declassamento. Funaro: “Faremo accesso agli atti, leggeremo i verbali e faremo ricorso al Tar”

La decisione arriva a seguito di una richiesta di revisione avanzata dopo la prima valutazione, che non aveva portato al conferimento del titolo. Il nuovo esame della commissione, in cui per altro non sono stati ancora nominati i nuovi membri in sostituzione dei tre che si erano dimessi in polemica proprio contro la decisione sulla Pergola,  doveva tenere conto delle integrazioni documentali fornite e della rilevanza storica, artistica e progettuale della Pergola, uno dei teatri più antichi e prestigiosi d’Italia.

“Apprendiamo della grave e inaccettabile decisione di confermare il declassamento del Teatro della Toscana a seguito dell’istanza di riesame. Faremo accesso agli atti, leggeremo i verbali e faremo ricorso al Tar, per difendere l’onorabilità del Teatro della Toscana e il lavoro di altissima qualità artistica che è stato presentato. Continuiamo a ritenere che la valutazione data sia assolutamente incomprensibile. Andremo avanti in tutte le sedi opportune per difendere il Teatro della Toscana” questo il commento della sindaca Sara Funaro.

Per l’on Federico Gianassi, deputato del PD, Dopo le parole del ministro Giuli e del sottosegretario Mazzi che avevano aperto alla rivalutazione del declassamento del Teatro della Pergola da parte del Ministero, ecco che la commissione ministeriale – ormai ridotta a soli 4 membri e nella quale non ci sono più i rappresentanti di Comuni, Province e Regioni – conferma oggi la decisione presa a giugno: il Teatro della Pergola è stato declassato e non è più un teatro di interesse nazionale. Una scelta ingiusta, pretestuosa, che colpisce eccellenze culturali e la città di Firenze. Contrasteremo in tutte le sedi questa scelta scellerata. Firenze non si piega”

Gaza, Comune Campi Bisenzio interrompe rapporti con governo Israele

“Una scelta chiara – riporta una nota -, coerente con i principi di pace, giustizia e solidarietà che da sempre guidano l’azione amministrativa del Comune di Campi Bisenzio”.

La giunta del Comune di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, ha approvato oggi una delibera “con cui dispone l’interruzione di ogni forma di relazione istituzionale ed economica con i rappresentanti del Governo israeliano, nonché con enti e istituzioni direttamente riconducibili allo Stato di Israele, fino a quando non sarà ripristinato il rispetto del diritto internazionale”. “Una scelta chiara – riporta una nota -, coerente con i principi di pace, giustizia e solidarietà che da sempre guidano l’azione amministrativa del Comune di Campi Bisenzio“.

“Non si tratta solo di un gesto simbolico – dichiara la vicesindaca di Campi  Federica Petti, che ha la delega alla pace – ma di un atto politico, etico e morale. Quello che sta accadendo a Gaza rappresenta un crimine contro l’umanità, un vero e proprio genocidio che si sta consumando sotto gli occhi del mondo. Di fronte a tutto questo, il silenzio e l’inazione equivalgono a complicità. Ogni scelta politica, anche a livello locale, può e deve contribuire a costruire consapevolezza e a esercitare pressione affinché i diritti umani e il diritto internazionale vengano rispettati”.

La delibera invita inoltre “società e enti partecipati dal Comune di Campi Bisenzio a interrompere ogni eventuale rapporto diretto con soggetti istituzionali israeliani, in coerenza con quanto deliberato dall’Amministrazione”.

Dazi, Svimez: Toscana rischia 1 miliardo

Lo rivela uno studio di Svimez, secondo cui per effetto delle nuove tariffe, comprendendo anche i prodotti farmaceutici, l’export regionale toscano verso gli Stati Uniti si ridurrebbe del 13%, con 1,33 miliardi di flussi in meno, e si perderebbero 17.318 unità di lavoro (-1%). Giani: “sono preoccupato, governo troppo acquiescente con Trump”

L’adozione dei dazi al 15% per le esportazioni dalla Ue verso gli Usa rischiano di costare alla Toscana oltre un miliardo di euro di Pil, con una flessione dello 0,7%: lo rivela uno studio di Svimez, secondo cui per effetto delle nuove tariffe, comprendendo anche i prodotti farmaceutici, l’export regionale toscano verso gli Stati Uniti si ridurrebbe del 13%, con 1,33 miliardi di flussi in meno, e si perderebbero 17.318 unità di lavoro (-1%).

Nel confronto con la performance del resto del paese, la perdita di Pil della Toscana sarebbe superiore alla media italiana e del centro-nord (-0,3%), mentre la perdita percentuale dell’export sarebbe sostanzialmente in linea (14%). 

Sui dazi “esprimo preoccupazione perché sinceramente mi sarei aspettato, soprattutto da parte del nostro Paese, un atteggiamento più forte, più duro, più contrattuale verso Trump. Purtroppo si risente di questo senso di acquiescenza del nostro governo verso la politica di Trump, e sinceramente questo poi fa male al nostro Paese”. Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, parlando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa a Firenze.

Per la Toscana, ha sottolineato, “Irpet mi dice che potrebbe comportare perdite per svariati miliardi al nostro sistema economico fondato sull’esportazione. Nella schizofrenia di dazi-non dazi, negli atteggiamenti assolutamente non condivisibili per quello che riguarda il genocidio che sta avvenendo del popolo palestinese, l’acquiescenza verso Putin nel momento in cui c’è da tutelare il popolo ucraino che è stato invaso, come fa il governo Meloni a considerare ancora Trump un riferimento a cui accondiscendere?”. “Davvero non lo capisco – ha concluso -, e quindi occorre una forte capacità di iniziativa legata a un’Europa che contratti meglio anche per quelle che possono essere le politiche legate ai dazi”. 

🎧 Rinnovata l’intesa tra Regione e Procure sul Codice rosa

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🎧 Rinnovata l’intesa tra Regione e Procure sul Codice rosa
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Regione e procure toscane hanno rinnovato il protocollo sul Codice rosa, ovvero il percorso di accesso al pronto soccorso dedicato ad adulti e minori vittime di violenze ed abusi: donne e bambini soprattutto, ma anche anziani o persone, per la loro vulnerabilità o per discriminazione o pregiudizio, vittime ed oggetto di crimini d’odio. La firma consolida la collaborazione su questo fronte ed aggiorna la strumento rispetto a modifiche normative intervenute dal 2022 ad oggi e che riguardano essenzialmente il processo penale.  Di fatto il nuovo protocollo accresce la tutela delle vittime, garantendo la conservazione delle prove utile per i processi ed accertare le responsabilità.

“Il Codice Rosa – sottolinea il presidente della Regione, Eugenio Giani – è un vanto e una progettualità che ha fatto scuola in Italia ma non solo in Italia: anche in Europa, ad esempio. Si tratta di un’esperienza che nel tempo è cresciuta e che si è arricchita e diffusa sul territorio, capace di mettere insieme un profilo interistituzionale e la capacità di presa in carico. Un plauso e un ringranziamento dunque a tutti gli operatori della Rete regionale che si è costituita e alla sua responsabile”.

“L’intesa rinnovata oggi con le Procure aiuta questo servizio a dare risposte ancora più adeguate a chi è vittima di violenza e crimini d’odio – evidenzia l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini -. Il Codice rosa è una delle esperienze di avanguardia della Regione. Da quando la rete è diventata regionale, sono state prese in carico oltre trentamila persone. Hanno trovato nel personale del nostro sistema sanitario una preparazione professionale e una capacità di accoglienza adeguata a situazioni delicate e complesse. Il Codice Rosa è un servizio di cui siamo orgogliosi, non solo per la qualità dell’assistenza che offre, ma anche per i valori che rappresenta e per la cooperazione istituzionale su cui si fonda”. “E’ infatti evidente – conclude Bezzini – che il Codice rosa funziona bene se c’è collaborazione tra tutti gli attori. Serve un grande lavoro di squadra e il fatto che periodicamente il protocollo venga aggiornato e migliorato significa che è anche una strumento di lavoro vivo e utile. Mi unisco anche io ai ringraziamenti agli operatori della rete e alla sua coordinatrice per il lavoro che quotidianamente viene fatto” .

“Dopo alcune recenti riforme normative era necessario un aggiornamento – conferma il procuratore generale presso la Corte di appello di Firenze, Ettore Squillace Greco – e questo protocollo rinnova, nella sua sostanza, una felice collaborazione istituzionale.  Rinnova l’impegno a gestire insieme e con un intervento immediato casi di violenza che purtroppo sono in aumento, in modo sinergico e tenendo conto dlele esigenze da un lato delle vittime e della loro salute e dall’alto della giustizia, con la possibilità di raccogliere i dati in maniera corretta in modo da essere utilizzati nei processi”.

Il progetto del Codice Rosa nasce nel 2010 nell’Asl di Grosseto come esperienza pilota. Nel 2011 diventa progetto regionale, con la firma di un protocollo con la Procura generale di Firenze, e all’inizio del 2014 si completa la diffusione in tutte le aziende della regione. A dicembre 2016 nasce la rete: un progetto all’inizio solo sanitario e diventato nel tempo socio-sanitario.

L’intesa con le procure era stata firmata nel 2018 e aggiornata nel 2022, un accordo che aveva messo insieme da un lato l’esigenza di massima garanzia di tutela e rispetto delle vittime e dall’altro l’attuazione di tutti quegli atti giuridico-forensi necessari ai fini delle denunce ed indagini, i più efficaci ed efficienti possibili facendo tesoro delle esperienze maturate nel tempo nei territori per omogeneizzare le procedure di tutti.

Reati come quelli per lesioni volontarie personali, contro la libertà sessuale o per maltrattamenti in famiglia sono perseguibili in più situazioni d’ufficio. I sanitari hanno in questo caso obbligo di referto e di denuncia e il protocollo illustra tempi e modalità. La collaborazione tra Regione, mondo della sanità e procure si esplica nella revisione costante delle procedure giuridico-forensi, nell’analisi delle criticità ed eventi sentinella per migliorare le singole procedure e nel supporto giuridico-forense alla rete regionale del Codice rosa. L’obiettivo è favorire il riconoscimento precoce dei casi di violenza all’arrivo in pronto soccorso e fornire una risposta efficace e coordinata da subito.