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Mer 18 Giu 2025
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Maltempo, Monni a Calenzano per punto su interventi

Maltempo e il presidente del Consorzio di bonifica Paolo Masetti, sul cantiere dell’intervento di somma urgenza attivato a La Chiusa, uno dei luoghi maggiormente colpiti dai dissesti causati dal maltempo del 14 marzo scorso. L’altro luogo dove si sta lavorando maggiormente sul territorio è in località Baroncoli, al Molino Bongianni.

In totale, si spiega in una nota, sono sette i cantieri attivati sul territorio comunale di Calenzano, per un totale complessivo dei lavori messi in atto dal Consorzio di bonifica, in accordo con il Genio civile della Regione Toscana, di 6,4 milioni di euro. “L’evento del 14 marzo scorso ha avuto un’intensità simile a quello del 2 e 3 novembre 2023 – ha spiegato Monni – ma ha colpito in modo molto più pesante le infrastrutture, sia pubbliche che private: dalla rete viaria agli edifici pubblici. Per questo motivo si è reso necessario un intervento immediato, con un fabbisogno addirittura superiore a quello stimato per l’evento di novembre. Il piano è già stato trasmesso al Governo che ha stanziato 57milioni a fronte di un fabbisogno di 130: attendiamo l’arrivo delle risorse e la loro tempestiva implementazione, così da dare risposte concrete alle amministrazioni locali”.

L’assessora ha aggiunto che “Calenzano, in particolare, è stato uno dei comuni più duramente colpiti. È importante sottolineare che, nonostante una crisi molto seria del sistema idraulico, non ci sono state vittime né situazioni di pericolo estremo per le persone. Questo dimostra l’efficacia del sistema di Protezione Civile – Regione, Città Metropolitana e Comune – che ha saputo attivarsi con tempestività, avvisare la popolazione e intervenire in modo efficace. Solo il Consorzio di Bonifica, per Calenzano, ha previsto interventi per oltre 6,4 milioni di euro”. Monni ha poi fatto il punto sul torrente Marina dove “a breve partiranno due cantieri molto importanti, e resta un’area sotto particolare osservazione per tutta la Toscana centrale. Si tratta di lavori non in somma urgenza, ma programmati da tempo e finanziati per circa 7,2 milioni di euro”.

Export, Firenze +29,7% nel primo trimestre 2025

L’export di farmaci, meccanica e vini ha trainato i flussi di merci in uscita dalla provincia di Firenze nel primo trimestre 2025, che registrano un +29,7% nel periodo: secondo l’analisi della Camera di commercio, l’incremento dei flussi testimonia una volontà di “d’anticipo sulla stretta dei dazi americani”, e l’export verso gli Usa nel trimestre è cresciuto del +32,8%. Il mercato statunitense rimane il primo mercato di riferimento per le aziende fiorentine, con quasi il 27% del totale export.

In generale fanno da traino le esportazioni della farmaceutica (+178,3%), seguite dalle macchine di impiego generale (+16,9%) e dalle bevande (fra cui il vino) che aumentano del 7,6%. Continua a soffrire, invece, il settore della moda: pelletteria (-25,4%), abbigliamento (-31,9%), calzature (-24%), gioielleria e bigiotteria (-15,4%). Fra i mercati di destinazione, in forte crescita Regno Unito (+218,7%) e Spagna (+237%). “La vivacità che emerge dal quadro complessivo, pur nelle difficoltà del momento che colpiscono soprattutto la moda, racconta delle potenzialità del territorio”, afferma il presidente della Camera di commercio, Massimo Manetti.

I flussi verso il Giappone nel 2024 sono cresciuti del 12,6%: domani, 20 giugno, la Camera di commercio ospiterà una delegazione della città di Kyoto, che è a Firenze in occasione dei 60 anni del gemellaggio tra le municipalità giapponese e fiorentina. Il Giappone “può rappresentare, insieme a tutto il mercato asiatico, una possibile alternativa alla contrazione dello sbocco statunitense”, commenta Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera.

Morto il politologo Leonardo Morlino

E’ morto il politologo Leonardo Morlino: avrebbe compiuto 78 anni il prossimo 28 giugno. Nato nel 1947 a Montemurro (Potenza), allievo di Giovanni Sartori, è stato uno dei più autorevoli maestri della scienza politica, riconosciuto a livello nazionale e internazionale, ricorda l’Ateneo fiorentino che esprime cordoglio per la scomparsa di Morlino, già docente di scienza politica presso la facoltà di scienze politiche Cesare Alfieri.

Il politologo è stata una figura di grande rilievo nella storia dell’Università di Firenze: ha ricoperto, tra gli altri, il ruolo di preside della Cesare Alfieri (dal 1992 al 1995), nonché quello di prorettore alla ricerca e vicario di Ateneo (dal 2003 al 2006). Inoltre, è stato direttore del Centro interuniversitario di ricerca sul Sud Europa (Cires). Morlino era anche professore emerito di scienze politiche alla Luiss di cui era stato prorettore.
Gli studi di Morlino, ricorda ancora l‘Ateneo di Firenze, “si sono concentrati sui processi di democratizzazione ed è stato autore di numerose pubblicazioni sui cambiamenti dei regimi politici, approfondendo le modalità dei processi di democratizzazione, le situazioni di crisi dell’esperienza democratica e la qualità della democrazia in diverse aree del mondo”.

“Se ne va un maestro, uno studioso che ci ha regalato spunti di riflessione importanti, mai come adesso necessari, in un mondo costantemente sottoposto a cambiamenti geopolitici rilevanti. Firenze è vicina alla famiglia, all’Università degli studi di Firenze, a tutti coloro che hanno avuto l’onore di condividere il proprio percorso di formazione con lui”. Così la sindaca di Firenze Sara Funaro ricorda il politologo Leonardo Morlino.

“Perdiamo un grande studioso dei nostri tempi e un punto di riferimento della Scuola di scienze politiche ‘Cesare Alfieri’ – dice ancora Funaro -. Allievo di Giovanni Sartori, autore di numerose pubblicazioni, si è affermato come politologo di fama internazionale, approfondendo in particolare il concetto di democrazia, i suoi cambiamenti e le crisi nei vari paesi”. “Fondamentale il suo contributo al prestigio del nostro ateneo nel suo ambito di studi e alla formazione di quella ‘scuola’ di politologia per cui anche adesso moltissimi ragazzi scelgono di studiare nella nostra Firenze”.

Portate via 60 tonnellate rifiuti da fiume Rovigo in Mugello

Quanta spazzatura “rimane da portar via”, dal fiume Rovigo, in Alto Mugello, “è difficile da dire, ma sicuramente abbiamo già portato via 60 tonnellate. Lo abbiamo fatto con gli elicotteri, con una raccolta metro metro. E devo dire che i risultati sono notevoli”. E’ quanto afferma Paolo Masetti, presidente del Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno, in merito alle operazioni sul torrente nel comune di Palazzuolo sul Senio (Firenze), dopo che una frana, lo scorso 14 marzo, ha travolto una vecchia discarica risalente agli anni Settanta, con conseguente sversamento di rifiuti.

“Domenica scorsa sono stato nei tratti 1, 2 e 3 e devo dire che se non si sapesse”, quello che è accaduto, “si potrebbe pensare che il fiume è incontaminato”, ha sottolineato parlando a margine della presentazione a Firenze dell’edizione speciale di ‘Puliamo il mondo’ che interesserà proprio le sponde del Rovigo e del Santerno, il prossimo 5 luglio.
“I primi tre lotti, quelli della frana, sono ormai sostanzialmente puliti, il più complesso è quello centrale, dove non c’è sentieristica, anche a piedi ci vuole un cammino di quasi un’ora lungo e impervio per arrivarci – ha aggiunto l’assessora regionale alla protezione civile Monia Monni -. Io non so davvero come ringraziare il Consorzio di bonifica, questi professionisti che hanno messo a disposizione non soltanto la competenza, ma una passione infinita mettendo in campo soluzioni davvero inedite”. Sulla tempistica per completare le operazioni ancora nessuna certezza, “posso invece stimare un costo – ha concluso Monni – che si aggirerà attorno ai cinque milioni di euro”.

Fochi di San Giovanni, 24 giugno: al via le celebrazioni del patrono di Firenze

Dal 21 al 24 giugno, Firenze festeggia San Giovanni Battista, con una serie di eventi che si sviluppano lungo quattro giorni intensi di celebrazioni, culminando la sera del 24 giugno con il tradizionale spettacolo pirotecnico che Fondazione CR Firenze regala alla città.

Dal 21 al 24 giugno, Firenze festeggia il suo Santo Patrono, San Giovanni Battista, con una serie di eventi che si sviluppano lungo quattro giorni intensi di celebrazioni, culminando la sera del 24 giugno con il tradizionale spettacolo dei Fochi di artificio che dal piazzale Michelangelo illuminano a giorno l’Arno e il cuore storico della città. Come ogni anno, sarà la Fondazione CR Firenze a regalare alla città l’atteso spettacolo pirotecnico, organizzato dalla Deputazione della Società di San Giovanni Battista, organizzazione di volontariato nata nel 1796.

I festeggiamenti iniziano il 21 giugno alle ore 21.00 con la Cetilar Run Notturna di San Giovanni – 85a Edizione, gara podistica di 9,9 km che partirà da piazza Duomo e attraverserà tutto il centro storico. Sempre alle 21.00, nella Sala del Buonumore Pietro Grossi, presso il Conservatorio Cherubini in piazza delle Belle Arti, si terrà il Concerto dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Cherubini con gli studenti della classe di Direzione d’Orchestra del Maestro Alessandro Pinzauti (ingresso libero fino a esaurimento posti).

Il 22 giugno alle ore 11.00, in piazza della Signoria presso l’Arengario di Palazzo Vecchio, si svolgerà l’Incoronazione del Marzocco con il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina ed esibizione dei Bandierai degli Uffizi. A seguire, alle ore 11.30, la cerimonia del Premio Corona del Marzocco, istituito dalla Società di San Giovanni Battista e giunto alla quarta edizione. Sarà conferito alla compositrice e pianista Giulia Mazzoni e a Bernard Dika, Alfiere della Repubblica e portavoce del presidente della Regione Toscana. La Corona e i Premi sono realizzati dalla Bottega Orafa Paolo Penko.

Il 24 giugno, giornata dedicata al Santo Patrono, i festeggiamenti iniziano alle 8.30 del mattino con il Corteo degli Omaggi. La novità di quest’anno è la partenza del Corteo dalla nuova sede della Società di San Giovanni Battista, in piazza De’ Peruzzi, e attraverserà le vie del centro storico fino a piazza della Signoria, dove avverrà la consegna della Croce di San Giovanni alla Sindaca di Firenze. Alle 9.00 si esibiranno i Bandierai degli Uffizi in piazza della Signoria. Alle 9.30 il Corteo Offerta dei Ceri si dirigerà verso piazza del Duomo dove alle 10.00, davanti alla Loggia del Bigallo, si svolgerà l’Ostensione del Reliquiario della Società di San Giovanni Battista e delle Croci di San Giovanni, seguita dall’Offerta dei Ceri all’Arcivescovo e al Capitolo fiorentino da parte della Sindaca e della Società di San Giovanni Battista all’interno del Battistero. Alle 10.30 si terrà la Messa Solenne nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore in onore del patrono, con la presenza della Deputazione di San Giovanni Battista e la consegna della Croce di San Giovanni all’Arcivescovo. Le Croci di San Giovanni sono opere uniche, realizzate con maestria artigianale dalla Bottega Orafa Paolo Penko, che da molti anni è “fornitore ufficiale”.

Nel pomeriggio, alle ore 17.00, presso la Società Canottieri Firenze sul Lungarno Anna Maria de’ Medici si svolgerà il Palio Remiero di San Giovanni. Alle ore 21.00, sul Lungarno della Zecca Vecchia, si svolgerà la serata dei Fochi, presentata da Giulia Quercioli e da Alessandro Masti di Radio Toscana, dove sarà possibile assistere all’Intermezzo musicale – in attesa dei Fochi – con il Clem Saxophone Quartet in collaborazione con il Conservatorio Cherubini. I posti a sedere per assistere allo spettacolo da una posizione privilegiata sono limitati; è possibile partecipare con una donazione minima di 20 euro alla Società di San Giovanni Battista, presso la sede di piazza De’ Peruzzi 3, al momento del ritiro dell’invito.

Lo spettacolo dei Fochi di San Giovanni 2025 è previsto alle ore 22.00 quando dal piazzale Michelangelo partiranno i primi colpi, offrendo alla città e ai visitatori uno spettacolo mozzafiato che chiuderà in bellezza quattro giorni di celebrazioni. La Società San Giovanni Battista invita i fiorentini alla grande festa e coglie l’occasione per lanciare un appello, soprattutto ai giovani, ad associarsi e sostenere le attività dell’organizzazione di volontariato che per tutto l’anno cura e organizza eventi legati alle tradizioni fiorentine.

«I Fochi di San Giovanni non sono solo uno spettacolo di luci e colori: sono un gesto d’amore della Fondazione verso Firenze e un simbolo identitario che ogni anno rinnova il senso di appartenenza della nostra comunità – dichiara Maria Oliva Scaramuzzi, vicepresidente della Fondazione CR Firenze -. Siamo orgogliosi di sostenere anche quest’anno l’appuntamento più atteso, che unisce memoria, tradizione e partecipazione popolare. Il nostro impegno è quello di custodire e valorizzare le radici culturali della città, e i Fochi rappresentano uno dei momenti più vivi e condivisi di questo patrimonio immateriale. È una festa che parla al cuore dei fiorentini, ma che sa incantare anche chi arriva da fuori, ricordando a tutti la bellezza e la forza delle nostre tradizioni».

“Quella del santo patrono è una tradizione imprescindibile, Firenze non è Firenze senza i fochi e non c’è fiorentino che non si ricordi di questa data. – ha detto la sindaca Sara Funaro – Tanti momenti celebrativi compongono il programma che accompagna questa tradizione straordinaria. Quest’anno abbiamo deciso di aprire la terrazza di Saturno a Palazzo Vecchio per accogliere bambini e genitori che ospitiamo nelle nostre strutture di accoglienza e consentire loro di vivere il momento dei fochi. Grazie alla società di San Giovanni Battista per mettere in piedi ogni anno un ricco programma di eventi, alla Fondazione CR Firenze che supporta tanti progetti importanti come questo, legato alle nostre tradizioni, in una grande sinergia istituzionale e al conservatorio Cherubini che impreziosirà i festeggiamenti con la musica”.

“Per noi é sempre una sfida proporre spettacoli diversi e migliori rispetto all’anno precedente – dice Claudio Bini, presidente della Società San Giovanni Battista – e ringrazio la ditta Mazzone che da oltre 40 anni organizza lo spettacolo dei Fochi di San Giovanni. Partiremo dai valori della tradizione guardando come sempre all’innovazione. Quest’anno, la pre-apertura dello spettacolo pirotecnico, sarà un effetto visivo e acustico molto particolare. Per proseguire poi con artifici multiapertura, preludio ad una sequenza di peonie ad effetto ghost. L’impostazione sarà diversa per offrire una serie di quadri pirotecnici sempre molto intensi ed elaborati, che saranno intervallati da sequenze di comete. Partiranno dalle estremità del piazzale Michelangelo e faranno da sipario al numero successivo. Non mancherà l’omaggio al colore viola, come da tradizione. A precedere il gran finale saranno degli effetti intermittenti o “blinker” di colore rosso e bianco, molto luminosi e persistenti. Accogliamo con orgoglio questa sfida – conclude Bini – affinché non si dica “eran meglio quelli dell’anno passato” come amano dire i fiorentini, bensì “che bello spettacolo hanno organizzato quest’anno”.

Corteo contro la guerra il 20 giugno a Firenze

Venerdì 20 giugno alle 21 si terrà in piazza Elia Dalla Costa a Firenze un corteo serale contro la guerra.

La manifestazione è promossa da Firenze antifascista. Il percorso, si spiega, avrà con partenza e ritorno presso il monumento ai caduti della battaglia di Pian d’Albero, e “intende rimettere al centro una memoria viva: quella della Resistenza, intesa come risposta collettiva e concreta alla violenza della guerra e alla sua logica di potere”.

Il corteo, si spiega ancora, “nasce come atto di opposizione alla guerra e a chi la alimenta: contro la Nato e il suo ruolo nei conflitti globali, contro il piano di riarmo dell’Unione Europea che sottrae risorse alla spesa sociale, e contro la politica di occupazione e aggressione dello Stato di Israele, che continua a colpire duramente la popolazione palestinese. Rivendichiamo con forza il diritto del popolo palestinese alla libertà e all’autodeterminazione, dal fiume al mare”.