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Mar 17 Giu 2025
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Omicidio di Maati: chiesto processo immediato per i cinque indagati

17enne ucciso a Campi Bisenzio, chiesto giudizio immediato per 5 indagati. Per un sesto giovane procura ha chiesto l’archiviazione.

Chiusa l’inchiesta sulla morte di Maati Moubakir, il 17enne ucciso a coltellate il 29 dicembre scorso a Campi Bisenzio (Firenze) e che, in base a quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe stato inseguito dal branco e ferito a morte per un errore di persona. La Procura fiorentina ha chiesto il giudizio immediato per cinque dei sei indagati: Diego Voza, 18 anni, il fiorentino Denis Alexander Effa Ekani, 22 anni, Denis Mehmeti, 20 anni, il pratese Ismail Arouii, 20, Francesco Pratesi, 18 anni, anche lui fiorentino.
Per i cinque indagati, sottoposti a misura cautelare dal gennaio scorso, l’accusa è di concorso in omicidio volontario aggravato dall’aver agito per futili motivi e con crudeltà, per la particolare efferatezza dell’azione criminosa. Per un sesto ragazzo il pm Antonio Natale ha chiesto l’archiviazione. È possibile che i difensori chiedano che i propri assistiti siano processati con rito abbreviato.

L’accusa a lui rivolta di furto di una sigaretta elettronica (avvenuto mesi prima) sarebbe stata, secondo la ricostruzione degli inquirenti, la miccia che ha innescato la tensione all’interno della discoteca  Glass Globe e la caccia al giovane. Una volta ritrovato fuori dal locale a nulla sono valsi i tentantivi di Maati che ancora risuonano in quell’ultimo appello: ‘Non sono stato io’, ripreso dalle telecamere. Colpito al volto con oggetti e pugni, mentre intanto cercava di scappare. Poi le coltellate sferrate in momenti diversi. Sul dorso per prime, e poi quelle toraciche fino al cuore, fatali, quando il giovane si trovava sull’autobus. I cinque imputati sono stati individuati grazie ai video del sistema di videosorveglianza e alle testimonianze.

 

Artigianato: Rapporto Ebret, nel 2024 fatturato -0,1%. Netto calo per concia-pelletteria-calzature

Presentato il “Rapporto economico annuale dell’Artigianato toscano”, giunto alla undicesima edizione e realizzato dall’Osservatorio EBRET. Nell’ambito dell’iniziativa sono stati illustrati i dati finali del 2024 e le previsioni per il 2025: gli indicatori mostrano che l’artigianato toscano è entrato in una fase di piena stagnazione, fra crisi della filiera della pelle e prospettive incerte.

Nel 2024 il fatturato delle imprese artigiane toscane è calato dello 0,1% rispetto all’anno precedente, ma il dato rappresenta la sintesi di andamenti contrapposti sotto il profilo settoriale: secondo il rapporto Ebret presentato oggi a Firenze, il calo è più marcato per concia-pelletteria-calzature (-13,2%), carta-stampa (-4,3%), legno-mobili (-2,5%), prodotti in metallo (-2,2%), gomma-plastica (-2,1%), abbigliamento (-1,1%).

La quota di imprese che hanno fatto investimenti è scesa al 22%, oltre dieci punti percentuali in meno rispetto al biennio 2022-2023.
Per la prima volta dal 2020 sono tornati a diminuire i dipendenti artigiani (-1,5%). Gli interventi del Fondo di Solidarietà Bilaterale (Fsba) in Toscana hanno interessato circa 1.250 imprese e oltre 9.000 lavoratori. Gli importi rendicontati al Fondo sono stati pari a oltre 21 milioni di euro (+53%), collocando la Toscana al primo posto in Italia anche in termini di giorni rendicontati (quasi 283mila, equivalenti a circa 1.100 lavoratori-anno full-time). E se nel 2017 le difficoltà di reperimento riguardavano una figura ricercata su tre, nel 2024 il mismatch fra domanda e offerta ha raggiunto il 62%.
Le aspettative degli imprenditori artigiani rilevate a inizio 2025 segnalano un’ulteriore limatura al ribasso del volume d’affari (-0,5%), con il +0,9% del terziario che non riesce a compensare il -1,7% del manifatturiero. A far registrare le maggiori difficoltà (-6,1%) è di nuovo la concia-pelletteria-calzature.

Casa: 7 milioni in Toscana per fondo dedicato all’abitare sociale

La Regione Toscana investe sull’abitare sociale, finanziando, con 7 milioni di euro, un nuovo fondo immobiliare chiuso, a capitale pubblico e privato, dedicato ad acquistare o qualificare immobili, il cui gestore sarà presto individuato grazie a una manifestazione d’interesse.

Dal 2014 a oggi, si spiega in una nota, grazie a un primo fondo immobiliare Fht (Fondo Housing Toscano) è stato possibile mettere a disposizione più di mille alloggi di housing sociale, che sono stati poi o venduti, a costi accessibili, ai cittadini toscani o affittati, ma con canone calmierato o con regole certe di assegnazione, e con una condivisione degli interventi abitativi da parte dei destinatari. In virtù dell’esperienza maturata, la Regione ha deciso di aderire, con un intervento di 7 milioni di euro, a un nuovo fondo immobiliare nell’ambito del Fondo nazionale per l’abitare (Fna). Per realizzare questo obiettivo la Toscana ha avviato una procedura di evidenza pubblica volta ad individuare il soggetto gestore del fondo, rivolta alle società di gestione del risparmio, deputate per legge a gestire tale tipologie di fondi. Il termine per presentare la manifestazione di interesse, mediante la piattaforma regionale Start, è fissato per il 7 luglio. “L’housing sociale – commentano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessora regionale alle politiche sociali e alla casa Serena Spinelli – sta fornendo interventi abitativi in grado di rispondere ai profondi cambiamenti sociali, oltre che economici, proponendo soluzioni innovative in un’ottica di supporto all’accesso alla casa, orientate alla rigenerazione urbana e sociale, con la proposta di spazi e attività che generano relazioni e coesione di comunità”. “L’obiettivo di interesse pubblico – aggiungono – è continuare a sostenere queste realizzazioni, che grazie alla partnership pubblico-privato che moltiplica il valore dell’investimento, ha già dato risultati importanti, che vogliamo confermare e rilanciare.

L’housing sociale è un modo per rispondere al bisogno abitativo, che prevede un processo condiviso con gli enti locali e in cui anche le comunità di abitanti hanno un ruolo centrale”.

Regionali: Giani, presumo voto in Toscana il 19 ottobre

“Ormai abbiamo quattro sedute del Consiglio regionale: presumibilmente il voto in Toscana sarà il 19 ottobre di quest’anno, mancano quattro mesi”. Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, parlando a margine dell’assemblea di Upi Toscana oggi a Firenze. Giani recentemente si era dichiarato contrario ad uno slittamento delle elezioni regionali.

“Ritengo che sia a questo punto necessario che lo Stato doti nuovamente le Province di poteri, e contemporaneamente legittimi la figura del presidente della Provincia con l’elezione diretta”. Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, parlando a margine dell’assemblea di Upi Toscana oggi a Firenze.
La riforma Delrio, ha ricordato Giani, “era il presupposto per sciogliere le Province, perché allora si pensava al referendum costituzionale del 2016” che però “inaspettatamente fu bocciato dai cittadini, quindi la parola Provincia è rimasta nella Carta costituzionale. Le Province, che erano state prosciugate di personale e di poteri, rimasero sostanzialmente con una forte diminuzione del loro ruolo, e quindi quella che viene chiamata riforma in realtà è una non riforma, è un depauperamento e depotenziamento delle Province. Visto che i cittadini hanno voluto che le Province rimanessero nella Carta costituzionale, bisogna ridare loro il ruolo che hanno da un punto di vista costituzionale”.
La proposta di legge regionale sul riordino delle funzioni avanzata da Upi Toscana in occasione dell’assemblea, ha concluso Giani, “mi sembra che sia una buona base di discussione per i partiti in fase elettorale e per la prossima legislatura”.

🎧 Firenze, l’estate a Villa Vogel in dieci appuntamenti per bambini e non solo

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🎧 Firenze, l'estate a Villa Vogel in dieci appuntamenti per bambini e non solo
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Per i bambini e non solo. L’estate a Villa Vogel, nel Q4 a Firenze, sarà all’insegna del teatro ragazzi e teatro di figura, della narrazione, della musica e della fantasia, in un’esperienza che coinvolge tutta la famiglia. L’ inaugurazione martedì 25 giugno alle 21 in Piazza dell’Isolotto con il magico teatro delle bolle di sapone di Michele Cafaggi, artista di fama internazionale, che presenterà il suo spettacolo “Fish & Bubble”. Dieci appuntamenti fino al 27 agosto con tante compagnie teatrali, tra cui gli immancabili ‘Pupi di Stac’.

Per bambini e famiglie nel Quartiere 4 di Firenze, un appuntamento ormai atteso che animerà le serate estive con 10 imperdibili appuntamenti all’insegna del teatro ragazzi e teatro di figura, della narrazione, della musica e della fantasia, in un’esperienza che non coinvolge solo i bambini, ma tutta la famiglia.
Inaugurazione martedì 25 giugno ore 21.00 in Piazza dell’Isolotto con il magico teatro delle bolle di sapone di Michele Cafaggi, artista di fama internazionale, che presenterà il suo spettacolo “Fish & Bubble”.

Dal 2 luglio la rassegna si sposterà nell’Arena estiva del Parco di Villa Vogel, dove ogni mercoledì alle ore 21.15 si alterneranno alcune tra le più significative compagnie italiane di teatro ragazzi, con una programmazione che unisce tradizione e innovazione, proponendo tecniche diverse come burattini, attori, pupazzi, danza, clownerie e teatro su nero.
Tra i protagonisti di quest’anno, oltre ai Pupi di Stac, Nando e Maila, Teatrino dell’Erba Matta, Habanera Teatro, La Contrada di Trieste, Teatro dei Colori, Teatro del Drago, Dodici Lune e Catalyst.

L’ingresso è gratuito per tutti gli appuntamenti e l’area eventi di Villa Vogel sarà attrezzata per accogliere al meglio le famiglie, offrendo anche un punto ristoro grazie alla collaborazione con la gestione dello spazio.

Un’occasione preziosa per vivere l’estate all’aperto con arte, immaginazione e divertimento, attraverso le molteplici declinazioni del teatro ragazzi e del teatro di figura e della fantasia delle compagnie che ogni anno sono nel nostro cartellone.

Morta Nara Cambi, da bambina nascondeva gli ebrei in soffitta

È morta all’età di 91 anni Nara Cambi, che da bambina aveva capito l’orrore della guerra e della deportazione e aiutava i suoi genitori a nascondere gli ebrei dai rastrellamenti.

Sapeva che nella sua casa a Campi Bisenzio (Firenze) i genitori, Luigi e Nella, nascondevano gli ebrei e tutti quelli a rischio deportazione in una stanza semi nascosta dove gli sguardi dei tedeschi sarebbero potuti arrivare più difficilmente. E ogni volta che c’era il rischio di rastrellamenti, lei, 10 anni all’epoca, dava una mano.

“Si nascondevano le persone in una specie di soffitta a cui si accedeva da una porticina – raccontava -, dentro quella stanza si rifugiavano fino a 20 persone, stavano sdraiati sui materassi. Quando arrivavano i tedeschi, dicevo loro di nascondersi, quando i tedeschi erano passati, dicevo loro che potevano uscire”. Nara ha vissuto gli ultimi anni della sua vita nella Rsa La Mimosa a Campi Bisenzio, a pochi metri da quella che una volta era la sua abitazione. I ricordi di Nara, che era cugina del celebre cantante fiorentino Narciso Parigi, erano ancora vividi fino agli ultimi giorni: “Ricordo i bombardamenti aerei, ci nascondevamo nelle fosse in mezzo ai campi, ci portavamo le coperte per ripararci dal freddo. Era difficile perfino trovare cibo, ricordo che i miei parenti rubavano il grano per sopravvivere”. E poi quei ricordi in mezzo ai tedeschi: “Mi avevano reclutata per pelare le patate nelle loro cucine, con me non erano cattivi, ricordo che mi regalavano le caramelle”.