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Mar 20 Mag 2025
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Prato: Inchiesta Dda e Gdf su famiglia Sarno, 12 misure cautelari

 

‘Ex clan Camorra in procinto ricostituirsi in Toscana’, arrestati i fratelli Ciro, Vincenzo, Pasquale Sarno, il cugino Giuseppe e Antonio, figlio di Ciro

Ex collaboratori di giustizia del clan Sarno, imprenditori e mediatori. Sono i destinatari delle misure cautelari disposte dal gip su richiesta della Dda fiorentina ed eseguite dalla guardia di finanza del capoluogo toscano nell’ambito di un’inchiesta su infiltrazioni della criminalitĂ  organizzata in Toscana. 

All’alba di oggi sono finiti gli arresti sono i fratelli Ciro, Vincenzo, Pasquale Sarno, il cugino Giuseppe e Antonio, figlio di Ciro mentre altre cinque persone sono da stamattina ai domiciliari e per altre due è stata disposta la misura interdittiva del divieto di ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche o di imprese per la durata di un anno.

I reati ipotizzati: per cinque indagati associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati fiscali per emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per agevolare una associazione camorristica in vista della sua riorganizzazione sul territorio toscano, estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti delle vittime, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, auto-riciclaggio aggravato dalla finalità di agevolare una associazione camorristica, violazioni delle disposizioni del Testo Unico in materia di immigrazione. 

    Perquisizioni e sequestri poi in Toscana, Liguria, Campania e Friuli Venezia-Giulia per beni e conti correnti per un valore di quasi 1 milione di euro (per la precisione 990.206,51 euro).

Rinnovabili: Pd Toscana presenta modifiche a Pdl ‘aree idonee” dopo decisione TAR Lazio

Arrivano le integrazioni alla proposta di legge regionale toscana sulle aree idonee alle rinnovabili, dopo le recenti sentenze del Tar del Lazio che obbligano il Governo a emanare un nuovo decreto per ridefinire criteri e indirizzi per la individuazione delle aree.

Le integrazioni, illustrate oggi alla stampa dal gruppo Pd in Consiglio regionale della Toscana, sono state presentate oggi nella seduta congiunta delle commissioni sviluppo economico e rurale e territorio, ambiente, mobilitĂ  e infrastrutture.

La proposta di legge toscana prevede una maggiore protezione delle aree agricole: solo per gli imprenditori agricoli professionali si prevede la possibilità di installare nelle aree pregiate (Doc, Docg, vino e Dop olio Evo, e classi 1 e 2) impianti di agrivoltaico purché non superiori ai 5 megawatt e che non occupino più del 20% della superficie produttiva nella loro disponibilità. I non agricoltori non potranno realizzare impianti nelle aree di pregio agricolo e anche nelle aree meno pregiate è prevista la presentazione di un programma di miglioramento agricolo; anche in questo caso le installazioni non potranno superare i cinque megawatt di potenza e il 20% di superficie disponibile.

Per quanto riguarda gli impianti eolici la proposta del PD della Toscana  mira a separare quelli di potenza non superiore a 1 Mw e da realizzare con pale più piccole, per i quali viene riconosciuta la fattispecie delle aree idonee assolute, dagli impianti di grande eolico che andranno sempre in procedura ordinaria e per i quali si introduce la categoria delle aree non idonee, soprattutto quelle di pregio agricolo. I Comuni potranno individuare nelle proprie proposte di rideterminazione le aree idonee, che manterranno tale qualifica anche al raggiungimento della quota energetica provinciale/metropolitana che farà automaticamente decadere le aree idonee, consentendo le installazioni di nuovi impianti solo nelle aree idonee assolute.

🎧 Torna la Wish Parade della rete di collettivi uniti

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🎧 Torna la Wish Parade della rete di collettivi uniti
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Spazi autogestiti liberi e orizzontalmente accessibili per la collettivitĂ  dal basso e il rifinanziamento dei progetti di riduzione del rischio. Queste le istanze che formano il manifesto della Wish Parade di quest’anno, la mobilitazione della rete di collettivi in programma a Firenze, sabato 24 maggio. Numerose le adesioni annunciate, tra forze politiche, sindacali e sociali, per questo corteo che vedrĂ  in testa il carro con la Venere Biomeccanica e sfilerĂ  da Viale Forlanini fino al Prato del Quercione anche per protestare contro il DL sicurezza, il genocidio del popolo gazawo e sostenere i diritti di fragili ed emarginati.

“Si prevede una partecipazione anche maggiore dell’anno passato a questa nuova Wish Parade Parade 2025 in programma il 24 maggio”. A dirlo sono alcuni partecipanti dell’assemblea permanente della rete di collettivi che la promuove, un centinaio di ragazzi stamattina qui rappresentati in piccolissima parte che sottolineano quanto questa realtĂ  ibrida e trasversale non sia piĂą un’occasione random nel corso dell’anno, ma stia diventando un appuntamento preciso, capillare, concreto per spiegare e far valere davanti alle istituzioni i valori politici, sociali ed etici che sottendono alla manifestazione.

Dall’antifascismo all’antirazzismo, all’anticolonialismo, tutti “ismi” sinonimi di cultura e di socialitĂ  dal basso. Ma la WISH Parade è anche uno spazio di rivendicazione contro il Dl Sicurezza, il riarmo europeo, “l’intollerabile genocidio da parte di Israele” nei confronti del popolo Gazawo, e in sostegno dei diritti fondamentali delle fasce piĂą vulnerabili della popolazione, dunque migranti e persone in condizioni di povertĂ .

Ugualmente centrali l’appello, ormai reiterato e recapitato alle istituzioni in varie sedi, di un luogo Safer, di aggregazione per i giovani, dato in autogestione, tema cruciale nella Firenze fagocitata dal turismo e in perenne debito di spazi verso la cittadinanza, e quello per  il rifinanziamento del progetto Extreme per la riduzione del rischio che la cooperativa sociale CAT porta avanti In Toscana dal ’99.

La Street Parade “non sarĂ  solo una festa”, ma un “esercizio di consenso e cura verso di noi e gli altri, le altre”, una mobilitazione sotto forma di corteo con 18 carri musicali e in testa quello speciale dedicato al trasporto della Venere biomeccanica.

Il concentramento è previsto alle 15.30 in Viale Forlanini, poi via verso Viale Redi, Piazza Puccini e via Ponte alle Mosse. Il punto d’arrivo è il Prato del Quercione alle Cascine.

🎧 Teatro di Toscana, giĂą il sipario sull’era Giorgetti

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🎧 Teatro di Toscana, giù il sipario sull'era Giorgetti
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Finisce con una separazione consensuale, almeno sulla carta, il rapporto tribolato tra Fondazione Teatro della Toscana e il suo direttore Marco Giorgetti. Che certamente non avrebbe voluto dimettersi e alla Nazione parla di “inesattezze e falsitĂ ”. Anni di incomprensioni, tiri alla fune e bilancio in rosso, sono valsi invece come unica veritĂ  non prorogabile per il CdA, che ora dovrĂ  accendere un riflettore sul mantenimento dello status di teatro nazionale e sulla prossima governance.

La notizia è arrivata in tarda mattinata: è stato sottoscritto presso la sede dell’Ispettorato del lavoro, l’atto di conciliazione per la risoluzione del rapporto di lavoro tra il direttore generale Marco Giorgetti e la Fondazione Teatro della Toscana. SeguirĂ  un CdA per garantire la regolare prosecuzione delle attività”. Si chiude così, in modo meno plateale rispetto al duro faccia a faccia con il Comune di Firenze andato in scena in questo ultimo anno, il rapporto venticinquennale di Giorgetti con la Fondazione che gestisce i teatri della Pergola, Rifredi ed Era di Pontedera.

Un accordo con note di disappunto dallo stesso prossimo ex direttore, che durante il blindassimo Consiglio di Amministrazione con la Sindaca Sara Funaro, lì in veste di presidente, ha voluto si mettessero nero su bianco. Ma la valigia è già sull’uscio, come direbbero i fiorentini, un’uscita rapida con una liquidazione che dovrebbe accontentare entrambe le parte e di cui non si conoscono i dettagli.

Un ultimo atto che promette tuttavia di lasciare strascichi politici, tutti a destra, con il ministro della cultura  Alessandro Giuli in prima fila, a scendere in campo per il manager, un ruolo ormai svuotato con l’assunzione a suo tempo della governance da parte di Funaro e l’entrata di Stefano Massini in qualitĂ  di direttore artistico. Zittite anche le levate di scudi dall’apposizione in Palazzo Vecchio, giudicate inopportune ingerenze da parte dell’assessore alla cultura Giovanni Bettarini. Il re è ormai nudo, tutto è da rifare, e come disse in Aprile lo stesso Massini, “ora si osa”. 

Lucca, Nursind: situazione critica per carenza infermieri e OSS

“Negli ospedali della provincia, in particolare al San Luca e negli ospedali S. Francesco e S. Croce della Valle del Serchio, la situazione è insostenibile”  sottolinea il sindacato degli infermieri in una nota.

La carenza cronica di personale infermieristico e Oss ha gravi ripercussioni sull’assistenza ai pazienti e sulla dignitĂ  professionale degli operatori. Lo denuncia il Nursind in una nota. Che parla di una “situazione critica negli ospedali e nei servizi territoriali della provincia di Lucca, causata da una grave carenza di infermieri, operatori sociosanitari (Oss) e ostetriche”.

“Questa carenza -afferma il Nursind- compromette la qualitĂ  dell’assistenza e mette a rischio la salute sia dei cittadini che degli operatori sanitari. L’apertura di nuovi servizi e l’ampliamento di quelli esistenti, senza un adeguato aumento del personale, aggrava ulteriormente la situazione, costringendo alla mobilitazione degli operatori da un settore all’altro”. Così il Nursind.

“Negli ospedali della provincia, in particolare al San Luca e negli ospedali S. Francesco e S. Croce della Valle del Serchio, la situazione è insostenibile – sottolinea il sindacato degli infermieri in una nota -. La carenza cronica di infermieri e Oss ha gravi ripercussioni sull’assistenza ai pazienti e sulla dignitĂ  professionale degli operatori. A causa della mancanza di Oss, gli infermieri sono costantemente costretti a svolgere mansioni inferiori, subendo demansionamento. Nelle aree mediche e chirurgiche, la continua sostituzione degli Oss riduce il ruolo dell’infermiere all’esecuzione di compiti di base, annullando la sua funzione di professionista specializzato nella gestione dei bisogni complessi di salute e trascurando attivitĂ  fondamentali per il paziente”.

Nursind “segnala che la direzione sanitaria starebbe valutando un’ulteriore riorganizzazione che prevede la rimozione degli Oss durante il turno notturno in una cellula chirurgica, lasciando un solo infermiere a carico di 14 pazienti. Problematiche simili si riscontrano anche nella dialisi della Valle e nel servizio Cal di Barga”. Per gli infermieri “la situazione nelle aree di emergenza ed urgenza, sia ospedaliere che territoriali, è altrettanto critica. I nuovi punti di emergenza territoriale previsti a Borgo a Mozzano e a Montecarlo non sono stati attivati, mentre l’unico punto Pet territoriale a Piazza al Serchio sopravvive grazie al sacrificio di soli tre infermieri su sei necessari. Il Pronto soccorso, a causa della grave carenza di personale, non riesce a supportare adeguatamente le attivitĂ  di emergenza territoriale, ricorrendo spesso a operatori provenienti da altri servizi della Valle del Serchio”. Nursind “denuncia processi riorganizzativi inadeguati” e “chiede un intervento immediato dell’azienda e una presa in carico da parte di tutte le istituzioni della provincia per la tutela del diritto alla salute”.

Mauskovic Dance Band e Populous per Fondazione Anteego

Mauskovic Dance Band e Populous allo Spazio Alcatraz della Stazione Leopolda di Firenze. Appuntamento domenica 25 maggio con musica, installazioni sensoriali e partecipazione per tenere a battesimo la Fondazione Anteego a favore dell’educazione permanente

Sarà una notte di musica e partecipazione quella del 25 maggio allo Spazio Alcatraz della Stazione Leopolda di Firenze, dove andrà in scena il battesimo della Fondazione Anteego, un nuovo progetto dedicato all’educazione permanente, alla formazione civica e alla cultura del sapere condiviso. La serata vedrà come protagonisti tre artisti di rilievo internazionale, selezionati per la loro capacità di attraversare i confini tra generi e culture sonore.

The Mauskovic Dance Band (Amsterdam): la band olandese fonde afrobeat, dub, psichedelia ed elettronica in un mix travolgente e stilizzato dal sound system. Guidata da Nico Mauskovic, ha pubblicato con etichette come Soundway, Dekmantel e Bongo Joe. I loro live sono un concentrato di energia e sperimentazione ritmica globale.

Populous: alias del producer pugliese Andrea Mangia, tra i nomi di punta dell’elettronica italiana. Con un suono che unisce ritmi sudamericani ed elettronica ambient, ha collaborato con brand internazionali e calcato festival come Primavera Sound, SXSW e Eurosonic. Ha fondato la label Latinambient ed è spesso ospite di radio culto come NTS e Worldwide FM.

Ghiaccioli e Branzini: producer e DJ che fonde elettronica, groove urban e influenze folk, jazz e blues. A Firenze, sua città d’adozione, ha costruito una traiettoria artistica originale, tra sperimentazione sonora e impegno sociale. Ha ricevuto il Folkint Award (MEI) ed è attivo in progetti come Fanfara Station, Future Tradizioni e Banditori.

L’evento si articolerà in due momenti distinti. Dalle 20 alle 22 è previsto un accesso riservato su invito, rivolto a rappresentanti istituzionali, realtà culturali, stampa, operatori del terzo settore e stakeholder. In questa prima fase verrà presentato l’impianto concettuale della Fondazione Anteego, con l’avvio simbolico di un processo partecipativo per la scelta del logo  ufficiale, che avverrà attraverso una votazione diretta tra diverse proposte grafiche. Il pubblico potrà inoltre esplorare una serie di installazioni immersive, progettate per raccontare in chiave visiva i valori fondanti della fondazione, ispirati alla nonviolenza attiva di Aldo Capitini, all’educazione popolare di Danilo Dolci, alla cultura della responsabilità di Adriano Olivetti e alla didattica cooperativa di Mario Lodi.

A partire dalle 22, l’evento si aprirà a tutta la cittadinanza, con accesso a donazione libera. La seconda parte della serata sarà un vero e proprio happening culturale, in cui installazioni interattive, momenti conviviali e performance musicali si intrecceranno per ampliare la partecipazione al progetto e coinvolgere pubblici diversi.

Le installazioni proposte accompagneranno il pubblico in un percorso sensoriale e riflessivo. Gli “AlterEGO” saranno dispositivi sonori immersivi capaci di stimolare l’ascolto e l’introspezione; i “MultiEgo”, pannelli translucidi e interattivi, inviteranno a esplorare contenuti testuali e suggestioni visive; la “Zona Anteego”, allestita con materiali di recupero, rappresenterĂ  simbolicamente lo spazio generativo del progetto, ispirato all’idea di rigenerazione culturale.

Durante saranno attivi i servizi bar e un’area beverage selezionata.

La Fondazione Anteego nasce con l’intento di promuovere una nuova idea di educazione permanente per adulti, fondata sull’esperienza condivisa, il dialogo e la dimensione comunitaria del sapere. L’evento del 25 maggio segna l’inizio di un percorso che punta alla costruzione aperta e partecipata di una fondazione indipendente, radicata nel territorio, orientata alla cultura democratica, accessibile e trasformativa. Nei prossimi mesi è prevista la formalizzazione della struttura giuridica, l’attivazione dei primi progetti educativi e la creazione di una rete di partner e sostenitori.

Per partecipare: QUI