Da Toscana progetto soccorsi più tempestivi in ambienti confinati

Un progetto per i soccorsi più tempestivi negli ambienti confinati e’ stato lanciato dalla Regione Toscana.

“In certe situazioni sapere il più velocemente possibile dove si sta intervenendo è essenziale”, per i lavoratori da salvare e per gli stessi soccorritori, ha sottolineato il direttore regionale dei vigili del fuoco Marco Frezza con la memoria, che va di pochi giorni indietro alla tragedia che ha visto morire in Sicilia cinque operai intossicati e rimasti intrappolati mentre lavoravano in una fogna. Accade durante l’iniziativa che si è svolta ieri al Meyer Health Campus a Firenze, organizzata dalla Regione per illustrare il protocollo per la prevenzione degli infortuni negli ambienti confinati o sospetti di inquinamento, ovvero quegli spazi come serbatoi, silos, recipienti adibiti a reattori, fosse biologiche o reti fognarie, circoscritti e con limitate aperture di accesso e una ventilazione naturale assente o sfavorevole. “Il tema, purtroppo, è attuale e si allarga a quello, più ampio, degli infortuni sul lavoro. Controlli, ispezioni e sanzioni sono necessari – ricorda l’assessore al Diritto alla salute della Toscana Simone Bezzini -, ma dobbiamo investire anche nella prevenzione ed elenca le misure varate negli ultimi giorni e settimane: un piano speciale per mille controlli in più l’anno nei cantieri edili, con assunzioni mirate, e l’idea di valorizzare e mettere a fattor comune le buone pratiche aziendali sperando in un effetto emulazione. Perchè la lotta agli infortuni e per la sicurezza sul lavoro ha bisogno di sinergie, anche tra i datori di lavoro oppure tra le istituzioni, come è il caso di questo protocollo sugli ambienti confinati più sicuri”.

L’evento al Meyer ha dato il via alla prima fase di iniziative previste dal progetto, frutto della collaborazione con la direzione regionale dei vigili del fuoco e il coordinamento maxiemergenze della Toscana. L’opportunità offerta ai datori di lavoro è quella di un sistema informatizzato, una sezione speciale del Sispc, il sistema informativo della prevenzione, con cui trasmettere prima ai vigili del fuoco e agli operatori del soccorso sanitario le caratteristiche del luogo e le attività svolte per un più tempestivo ed efficace intervento. Le comunicazioni, per la precisione, sono due: la prima riguarda la descrizione degli ambienti, la seconda va inoltrata prima di eseguire attività di manutenzione o di altro tipo, non ripetitive nel tempo e che potrebbero creare un potenziale rischio di incidente

Keu: anche la società Le Rose e Legambiente Toscana si costituiscono parte civile

Sono una sessantina le richieste di parte civile nel processo Keu, oggi alla sua prima udienza, e tra questi anche la società Le Rose e Legambiente Toscana, alle quali la procura di Firenze imputa una responsabilità oltre che un collegamento con le cosche della ‘ndrangheta.

Anche la societa Le Rose ha chiesto di costituirsi parte civile insieme a una sessantina tra persone fisiche ed enti all’udienza preliminare per l’inchiesta sul keu, gli scarti dei rifiuti conciari di Santa Croce sull’Arno, affidati ad aziende reputate collegate alle cosche di ‘ndrangheta, come Le Rose secondo la procura, e finiti sotto la strada regionale 429 e in altri cantieri edili in Toscana. Il gup Gianluca Mancuso deciderà nella prossima udienza del 7 giugno se ammettere al processo le presunte parti offese e danneggiate che sono intenzionate a chiedere il risarcimento dei danni. L’azienda Le Rose risulta anche tra le sei aziende a cui la procura di Firenze contesta la responsabilita amministrativa dipendente da reato per fatti commessi dagli amministratori. Oggi l’amministratore giudiziario de Le Rose, subentrato alla vecchia gestione, ha deciso di proporre azione civile.

Si muove nello stesso modo Legambiente Toscana, che ha chiesto di costituirsi parte civile all’udienza preliminare per l’inchiesta Keu, coordinata dalla procura antimafia di Firenze. Inquinamento ambientale, traffico di rifiuti pericolosi e associazione a delinquere aggravata dall’agevolazione mafiosa: questi alcuni dei reati contestati dalla procura che ha chiesto il rinvio a giudizio per 24 persone e 6 aziende. “Si avvia oggi un processo di fondamentale importanza per la nostra regione – ha dichiarato Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana – perché ottenere verità e giustizia su uno dei casi più gravi di inquinamento ambientale della nostra storia recente, è un obiettivo statutario di rango prioritario per la nostra associazione. Ci auguriamo, altresì, che si possa procedere nel modo più celere ed efficace possibile alla rimozione degli agenti inquinanti (e quindi alla bonifica) di tutti e 13 i siti interessati dall’illecito smaltimento”. Le indagini, svolte dal comando regionale Carabinieri Forestale della Toscana insieme al Nucleo operativo ecologico di Firenze, hanno condotto a ipotizzare un illecito meccanismo di traffico e smaltimento delle scorie di risulta della concia delle pelli, provenienti dal comprensorio del cuoio di Santa Croce sull’Arno. Questi residui, detti Keu (ossia “ceneri derivanti dall’essiccazione dei fanghi conciari”), secondo l’accusa, non adeguatamente bonificati e quindi assai inquinanti, sarebbero stati utilizzati in grandi appalti pubblici con un concreto pericolo di contaminazione del suolo e delle falde. Si tratta di circa 8mila tonnellate (contenenti cromo3) destinate quali inerti nel riempimento di nuove infrastrutture (ad esempio il V lotto della Sr 429 Empolese-Valdelsa). Non solo: questi scarti, ritiene la procura, sarebbero stati destinati anche ad altri cantieri o siti come quello dell’aeroporto militare di Pisa (poi bonificato), in un terreno di recupero ambientale a Massarosa, nella zona del Green Park a Pontedera e nella strada Provinciale 26, nel territorio comunale di Montaione.

Una tonnellata di rifiuti da spiagge e fondali dell’Elba

Una tonnellata di rifiuti è stata raccolta dai fondali e dalle spiagge dell’Isola d’Elba nell’edizione 2024 di “Mare pulito”, la manifestazione ambientale che è ripartita per la nuova edizione e prevede attività di pulizia ed eventi su tutta l’isola per sensibilizzare al rispetto per l’ambiente e proteggere l’ecosistema marino.

Questi rifiuti verranno smaltiti grazie al contributo di Esa (Elbana Servizi Ambientali). Lo rende noto un comunicato congiunto di Fondazione Acqua dell’Elba, Consorzio elbano diving (Ced) e Marevivo ricordando che l’iniziativa nata nel 2010 per volontà e impegno dell’Associazione culturale sportiva Ced, rappresentata da subacquei professionisti di 20 Centri elbani diving, che sono “hub di promozione e formazione subacquea, nonché prestigiosi riferimenti per generazioni di residenti e turisti, esperti e neofiti: diffondono infatti l’Ocean Literacy attraverso gesti quotidiani di tutela del territorio ed eventi trasversali con le Istituzioni locali”. È in nome dell’Educazione all’Oceano per tutti, nel contesto internazionale del Decennio del Mare, che ritorna l’iniziativa Mare Pulito, patrocinata dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, sostenuta da Fondazione Acqua dell‘Elba, e che ha visto il coinvolgimento di Capitaneria di Porto e dei Comuni coinvolti Portoferraio, Porto Azzurro, Marciana Marina, Marina di Campo, Capoliveri, oltre alla partecipazione di Anpas, Esa Elbana Servizi Ambientali. La nuova edizione di “Mare Pulito” si è avvalsa anche della collaborazione attiva di Marevivo, Fondazione ambientalista che da quasi quarant’anni è impegnata nella tutela del mare e delle sue risorse.

In campo anche un centinaio di “Delfini Guardiani” del progetto di educazione ambientale che Marevivo porta avanti sull’isola da diversi anni. Si tratta degli alunni e delle alunne della Scuola Primaria Casa del Duca di Portoferraio che, accompagnati dalle insegnanti e affiancati dai titolari dei centri d’immersione, hanno sottolineato l’importanza della partecipazione attiva per la salvaguardia ambientale. Tutela del mare, valorizzazione della biodiversità e gestione dei rifiuti sono alcuni degli ambiti tematici del Manifesto Elba 2035, lanciato da Acqua dell’Elba e Fondazione Acqua dell’Elba per raccogliere le energie e le idee del territorio e creare un percorso partecipativo verso un’Isola Sostenibile. Dei risultati dell’operazione si parlerà in occasione del Sea Essence International Festival organizzato da Fondazione Acqua dell’Elba e dedicato alla salvaguardia e valorizzazione del mare, in programma dal 28 al 30 giugno a Marciana Marina.

🎧 Firenze Democratica presenta la lista dei candidati per comune e quartieri

“Persone con esperienza amministrativa e tantissimi volti nuovi” dice Cecilia Del Re, promotrice della lista civica Firenze Demovratica. “Una squadra con cui possiamo fare la differenza”.

“Una location non casuale  Questa piazza è stata teatro di una riqualificazione dal basso, che ho promosso quando ero assessora. Siamo riusciti a coinvolgere attivamente la comunità e trasformare un non luogo in un caleidoscopio di colori, funzionali a renderlo vivo e vissuto. Sono i colori che danno energia alle città e la lista di Firenze Democratica vuole essere anche questo, un mix di partecipazione, visione e competenze nuove e fresche per la città pubblica”. Lo ha detto Cecilia Del Re  candidata sindaca e leader di Firenze Democratica , nel presentare le liste per il conisglio comunale e per i Quartieri.

Diciotto donne e diciotto uomini, in corsa per il prossimo Consiglio comunale, a cui si sommano i componenti delle altre 5 liste per i Consigli di Quartiere. Oltre cento candidati in tutto, presentati dalla stessa Del Re in piazza Valdelsa, nel quartiere di Novoli. Capolista di Firenze Democratica sarà la sua presidente, Gea Volpe, ingegnera ambientale, femminista e cooperante, che verrà affiancata da due volti noti della politica fiorentina: Alessandro Martini, ex assessore provinciale Pd e già direttore di Caritas Firenze e Leonardo Calistri, agronomo, consigliere comunale uscente ed ex presidente della Commissione agricoltura.

“Abbiamo messo in piedi una bellissima squadra e sono onorata che persone di spessore, e giovani desiderosi di cambiare Firenze, abbiano creduto in me e nel nostro progetto – aggiunge Del Re -. Visione, competenza e forte radicamento territoriale erano le caratteristiche che volevamo per le nostre liste. E possiamo dire senza timore di smentita che ci siamo riusciti. Con questa squadra, costruire una città pubblica e fare la differenza è davvero possibile”.

“La lista di Firene Democratica – spiega Del Re – rappresenta la fotografia della città. Ha un’anima progressista e una  cattolico-riformista, ma è anche un esempio di campo largo. Ha valori ben radicati nel campo del centrosinistra, ma ha una pulsione all’innovazione, alla ricerca, alla sostenibilità che la rendono capace di elaborare progetti di sviluppo con una visione metropolitana ed europea. Persone che fanno della politica una passione, non certo un lavoro. Persone senza padrini politici che si sono riconosciute nel progetto di Firenze Democratica e che a questo progetto hanno voluto portare ulteriore valore con i loro contributi e la loro presenza. Mettendoci la faccia”.

I candidati al consiglio comunale

Gea Volpe

Presidente di Firenze Democratica, ingegnera ambientale, cooperante e femminista ha teorizzato l’idea della

città spugna, in grado di assorbire le sue stesse emissioni attraverso interventi di incremento del verde

pubblico.

Alessandro Martini

Ex vicepresidente di Firenze Democratica, già direttore di Caritas Firenze, ex assessore comunale sia a Firenze

che a Sesto Fiorentino ed ex assessore in Provincia è da tempo impegnato nella promozione del dialogo inter

religioso.

Leonardo Calistri

Agronomo, consigliere comunale uscente di Firenze Democratica, ha ricoperto fino a poche settimane fa il

ruolo di presidente della Commissione agricoltura a Palazzo Vecchio.

Emanuele Andreozzi

Geometra, libero professionista, titolare di studio tecnico, esperto in perizie e consulenze assicurative rami danni immobiliari.

Carlotta Ansaldi

Fondatrice del gruppo di lettura Oltrarno Giallo Club e vicepresidente Amici dei Musei fiorentini didattica.

Luca Baldini

Apicoltore.

Duccio Becheroni

Operatore sociale per le persone diversamente abili, dj e nipote di Don Cuba, al secolo Danilo Cubattoli, prete

molto attivo nelle periferie fiorentine e in carcere.

Stefania Bellavia

Docente universitaria presso il Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università degli Studi di Firenze.

Annabella Capecchi

Dipendente pubblica nel settore economia e start up.

Sergio Casprini

Presidente Comitato fiorentino per il Risorgimento e membro del comitato a tutela dei residenti del centro

storico Ridateci il silenzio.

CoppiniClaudio

Membro della comunità avventista di Firenze e speaker radiofonico.

Laura De Benedetto

insegnante delle scuole medie superiori e mentor di start up

Stefano Decina

Presidente del Centro commerciale naturale di piazza Dalmazia, molto impegnato durante la fase dei lavori

della tramvia.

Giampietro Degli Innocenti

Tra i fondatori della Fierucola ed ex presidente di Mani Tese.

Cristina Di Giorgio

Guida turistica per persone diversamente abili.

Eleonora Ferrigno

Psicologa ed ex vicepresidente del Consiglio di Quartiere 4.Luca Fiaschi

Membro dell’associazione Handy superabile, di cui è responsabile per le attività subacquee per ragazzi

diversamente abili.

Federica Forti

Storica dell’arte, curatrice di mostre e docente in diversi istituti fiorentini, è stata assessore alla Cultura del

Comune di Carrara durante l’amministrazione 5 stelle.

Chiara Fossombroni

Ex Consigliera di Quartiere 2.

Alessandra Gasperini

Formatrice Unicoop e membro attivo dell’associazione dei Nidiaci.

Guido Giacomo Corsi

Ferrotramviere.

Edoardo Giusti

Avvocato specializzato nelle tematiche legate all’energia rinnovabile.

Costanza Hermanin

Docente presso l’Istituto universitario europeo e presidente di Equall, l’associazione che promuove la parità

di genere.

Saverio Lastrucci

Agronomo e cantore del coro de La Martinella.

Gualtiero Monici

Medico dello sport, insignito del Fiorino d’Oro per il suo impegno sul fronte dei vaccini durante il Covid

Chiara Moretti

Dottoranda di ricerca del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze sui temi dell’economia

circolare.

Francesca Paolieri

Laureata in Scienze Geologiche, è stata Consigliera comunale e provinciale nelle fila del Pd.

Simone Petralli

Ingegnere civile ed ex Consigliere di Quartiere 1.

Fiamma Petrovich

Libraia e docente sui temi dell’economia civile e della rigenerazione urbana.

Maria Chiara Pozzana

Fondatrice anche dell’associazione Greenways, che promuove lo sviluppo del turismo sostenibile.

Noemi Salvati

Ideatrice della manifestazione su sport e disabilità che si svolge ogni anno alle Cascine.

George Samson

Ex attivista Pd, candidato nel 2013 alla segreteria cittadina del partito.

Luca Serretti

Informatore farmaceutico.

Marco Tognetti

Docente Isia, fondatore di Impact Hub e già direttore della cooperativa Lama

Anna Wirz

Consulente aziendale nel settore manifatturiero

Elena Zazzeri

Avvocatessa specializzata nella difesa delle donne vittime di violenza e nella tutela dei minori. Ha

rappresentato le vittime minorenni nel processo al Forteto.

🎧 Firenze, salta accordo PD/M5S in vista delle amministrative

M5S  presenterà come candidato  sindaco, Lorenzo Masi, ex consigliere comunale,  e poi al ballottaggio si vedrà.

Questo matrimonio nn s’ha da fare, per parafrasare un noto passaggio letterario. E, potremmo aggiungere compulsando invece  la cinematografia, il movimento 5 stelle balla da solo. A Firenze la  sospirata, agognata, ma anche osteggiata, unione tra PD e grillini svanisce dunque  all’ultima curva, quando già  si intravedeva il traguardo. Il movimento presenterà come candidato  sindaco, Lorenzo Masi, ex consigliere comunale M5S,  e poi al ballottaggio si vedrà.

Che l’accordo nn fosse cosa semplice lo si sapeva. Che fosse cosa probabilmente utile, anche. Alla fine hanno vinto i veti. Compreso, forse, anche quello esterno, non sappiamo se implicito,  di Renzi, con cui il PD al ballottaggio, ormai dato per certo,  dovrà comunque fare i conti. E poi gli ultimi screzi, sulla Puglia ad esempio, e le ultime prove elettorali, la Basilicata su tutte, non hanno certamente giovato all’accordo tra Pd e M5S.

Meglio divisi. Il tema a questo punto é  chi ci.perde e chi ci guadagna? Quanto vale cioé il Movimento 5 stelle da solo? E quanto averbbe portato alla coalizione di centrosinstra? Qui le teorie sono diverse. I beniformati palano  di un 2% fuori e qualcosa meno dentro.  Se fosse così in effetti dal punto di vista numerico la differenza sarebbe poca. Rimane quella politica, che ci dice di un percorso ancora lungo, anche a livello nazionale, per celebrare quell’unione tra Pd e M5S, che  l’arrivo di Schlein sulla plancia di comando del partito democratico sembrava prefigurare.

A Firenze nulla di fatto. E non è una piazza secondaria. Anche se Masi, a differenza del capogruppo De Blasi, ha sempre spinto per un accordo con i dem, laddove il secondo ha lavorato per l’intesa, poi saltata anch’essa, con Montanari. Chi avrà avuto ragione?  Il responso alle urne, come è giusto che sia

Meyer: neurostimolatore cerebrale impiantato a 12enne per distonia

Meyer – Un neurostimolatore di ultima generazione è stato impiantato all’ospedale pediatrico di Firenze in una paziente di dodici anni con una grave forma distonica, un disturbo caratterizzato da contrazioni muscolari involontarie coinvolgenti vari distretti del corpo.

I movimenti sono incontrollati e l’intervento chirurgico di stimolazione cerebrale profonda (Dbs – Deep Brain Stimulation) ha rappresentato l’unica opzione percorribile dopo numerosi tentativi farmacologici infruttuosi. Lo spiega l’Azienda ospedaliero universitaria Meyer di Firenze che parla di “intervento all’avanguardia”.

E’ la prima volta in Italia in ambito pediatrico, si spiega anche dal pediatrico fiorentino, che è stato utilizzato “per questo tipo di intervento di neurochirurgia funzionale un nuovo neurostimolatore, già utilizzato negli adulti per il trattamento della malattia di Parkinson”. Le dimensioni ridottissime – appena più di 6 millimetri di spessore – hanno permesso, prosegue il Meyer, “di ridurre al minimo l’invasività dell’operazione”. L’intervento di Dbs è stato effettuato “con robot accoppiato con casco stereotassico, che consente di posizionare con precisione submillimetrica, praticando due fori di appena 14 millimetri nel cranio, due elettrodi nel globo pallido interno, una zona del cervello molto profonda e difficilmente raggiungibile, che controlla e modula il sistema extrapiramidale, una componente del sistema nervoso deputata alla regolazione di movimenti semiautomatici. Agli elettrodi è stato collegato il neurostimolatore che eroga impulsi elettrici che modulano i circuiti alterati della paziente”.

“Il dispositivo – si aggiunge – è dotato di una batteria che si ricarica in meno di un’ora dall’esterno, attraverso un sistema di ricarica senza fili, e può essere controllato con un telecomando tipo smartphone. Il medico programma il neurostimolatore tramite un tablet modificando i parametri in base alle necessità del paziente. Questo neurostimolatore è particolarmente innovativo perchè in grado di registrare la attività elettrica cerebrale: tali informazioni possono essere utilizzate per personalizzare la terapia e in futuro realizzare una neurostimolazione ‘adattiva’ aprendo anche scenari di ricerca”.

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