Lun 17 Giu 2024

🎧 Fair Play Menarini: dai giovani alle icone dello sport per la XXVIII edizione

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🎧 Fair Play Menarini: dai giovani alle icone dello sport per la XXVIII edizione
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Fair Play Menarini – Consegnato oggi a Palazzo Strozzi Sacrati il Premio speciale Fiamme Gialle ‘Studio e Sport’. Istituito in collaborazione con il CONI Toscana e i Gruppi Sportivi della Guardia di Finanza, viene attribuito ogni anno a giovani campioni che si sono distinti per aver raggiunto risultati eccellenti sia a livello sportivo che in ambito scolastico. Il premio rientra nell’ambito del Premio Internazionale Fair Play Menarini.

A riceverlo, nel corso della cerimonia di premiazione alla quale ha partecipato, tra gli altri, anche il presidente della Regione Eugenio Giani, Agnese Mori, vincitrice della Coppa Europa Juniores 2022 di pattinaggio artistico a rotelle a pochi mesi di distanza dal conseguimento del diploma di maturità al Liceo delle Scienze Umane con 100/100. Il premio ricevuto le consentirà di allenarsi al Centro Sportivo della Guardia di Finanza di Castelporziano, assieme agli altri due giovani finalisti del Premio: la promessa del basket Guido Pellegrini ed il campione di pattinaggio freestlyle in linea Alessandro Cosentino.

“Oggi – ha detto Eugenio Giani – è una delle tappe che compongono il percorso di assoluto spessore e significato del Premio Internazionale Fair Play Menarini, con la consegna di un altro riconoscimento importante. Un modo per rendere omaggio ad una giovane atleta che è stata non soltanto capace di raggiungere un titolo sportivo di grande valore, ma allo stesso tempo di diplomarsi con il massimo dei voti riuscendo coniugare brillantemente pratica sportiva e studio. Che poi è l’essenza del premio istituito dalla Menarini, il quale annovera tra i vincitori donne e uomini che con i loro successi sportivi e le loro carriere sono riusciti a promuovere il legame tra sport ed etica. Menarini – ha aggiunto Giani – ha sempre saputo legare il proprio sviluppo industriale ad iniziative come queste, che puntano proprio ad esaltare il messaggio che può arrivare dallo sport ed essere fonte di ispirazione per tanti giovani. Vorrei ringraziare Agnese, ma anche Guido e Alessandro, per aver saputo cogliere perfettamente lo spirito di questo riconoscimento ed essere una fonte di ispirazione per tante altre ragazze e ragazzi”.

Oggi è stata l’occasione per fare il punto sulla nuova edizione ormai alle porte. Anche quest’anno Firenze e Fiesole accoglieranno leggende sportive che nel corso della
loro carriera hanno dimostrato di incarnare i più alti valori del gioco corretto.

Mercoledì 3 luglio la cena di gala a Piazzale Michelangelo segnerà il taglio del nastro della nuova edizione. Giovedì 4 luglio gran finale al Teatro Romano di Fiesole con la cerimonia di premiazione gratuita e aperta al pubblico previa registrazione su TicketOne (link).

AUDIO:

Antonelli Biscini presidente della Fondazione Fair Play Menarini, la vincitrice della Categoria giovani ‘Studio e sport’  Agnese Mori e la neo sindaca di Fiesole, Cristina Scaletti

Fino a 30.000 euro per comprare casa in aree montane Toscana, aperto bando regionale

Fino a un contributo di 30mila euro per comprare casa, se ci si trasferisce in un piccolo comune montano della Toscana, cioè al di sotto di 5000 abitanti. E’ il beneficio del bando della Regione sulla ‘Residenzialità in montagna 2024’ appena pubblicato e finalizzato a favorire e incentivare il ripopolamento e la rivitalizzazione socio-economica delle aree montane toscane.

 

Si può arrivare a ricevere fino a un contributo di 30mila euro per comprare casa, se ci si trasferisce in un piccolo comune montano della Toscana, cioè al di sotto di 5000 abitanti. E’ il beneficio del bando della Regione sulla ‘Residenzialità in montagna 2024’ appena pubblicato e finalizzato a favorire e incentivare il ripopolamento e la rivitalizzazione socio-economica delle aree montane toscane. Il bando ha una dotazione di 2 milioni e 800mila euro del Fondo sviluppo montane italiane (Fosmit) e si rivolge a tutti i cittadini, italiani o di altro Stato dell’Ue o extracomunitari titolari di un permesso di soggiorno di durata non inferiore ai 10 anni, che risiedono in un comune italiano non montano. Per fare domanda c’è tempo fino alle 13 del 27 luglio prossimo: il contributo richiesto potrà andare da un minimo di 10mila a un massimo di 30mila euro, in ogni caso, non potrà essere superiore al 50% del totale delle spese sostenute per i costi connessi all’acquisto dell’immobile e relative pertinenze. “La montagna – ha detto il presidente della Toscana Eugenio Giani – è una grande risorsa ambientale e culturale con una altrettanto grande valenza economica. La Regione sta investendo per sostenere in maniera significativa la qualità della vita e le condizioni di sviluppo di aree alle quali vogliamo continuare a dare un’azione costante e incisiva e il bando sulla residenzialità incoraggiando nuovi stili di vita dà una nuova vita a luoghi dove possono crescere nuove comunità e quindi sviluppo e crescita”. Per Stefania Saccardi, vicepresidente e assessora alle aree interne osserva: “Le montagne toscane sono territori dalla bellezza unica con borghi da riscoprire che pagano però lo spopolamento. Decidere di vivere in uno di questi comuni è dunque una sfida e un’opportunità, soprattutto per i giovani e il bando, dando una possibilità concreta alla montagna, offre anche l’occasione di una scelta di vita nuova. La richiesta di contributo può essere presentata esclusivamente per via telematica, mediante apposita applicazione web accessibile all’indirizzo https://servizi.toscana.it/formulari/#/home tramite browser internet aggiornati (preferibilmente Chrome o Mozilla Firefox).

🎧Al Museo Bardini, “Gli altri colori purtroppo sono caduti” prima museale di Leonardo Meoni

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🎧Al Museo Bardini, "Gli altri colori purtroppo sono caduti" prima museale di Leonardo Meoni
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Da oggi fino al 10 ottobre il Museo Stefano Bardini accoglierà la prima mostra museale del giovane artista fiorentino Leonardo Meoni “Gli altri colori purtroppo sono tutti caduti”, organizzata dal museo del 900. 10 opere in velluto, che giocano con luci e ombre delle sale del museo, e che dialogano con la collezione di arazzi, affreschi e immagini sacre che ospita.

Audio: Sergio Risaliti direttore del museo del 900 e l’artista Leonardo Meoni

Il Museo Stefano Bardini presenta Leonardo Meoni (Firenze, 1994). Gli altri colori purtroppo, sono tutti caduti. Il progetto, a cura di Sergio Risaliti e organizzato dal Museo Novecento in collaborazione con Amanita, ospita una selezione di opere ideate specificamente per le sale espositive del Museo Bardini in stretto dialogo con la collezione dell’antiquario fiorentino.

Il titolo della mostra Gli altri colori purtroppo, sono tutti caduti, rievoca la tecnica pittorica dell’affresco, la cui cattiva conservazione provoca la caduta di porzioni di pittura e la comparsa dei disegni preparatori retrostanti. Le lacune e le sinopie rappresentano per Meoni una riflessione sullo spazio ulteriore, velato, che tuttavia illumina l’intera composizione. La percezione della luce è fortemente legata alla pratica artista di Meoni e all’utilizzo del velluto, un materiale che assorbe la luce e rende la lettura dell’opera ambigua e cangiante, a seconda del punto di osservazione. Troppa luce e troppa evidenza riducono le capacità cognitive dello sguardo e di pari passo inaridiscono lo spettro delle emozioni, riducendo a una superficiale reazione di fronte alla piatta trasparenza del significante.

L’oscurità intima del velluto implica quindi non un’accezione negativa, bensì positiva. La mancanza di luce comporta un necessario sforzo di adattamento dell’occhio e il concentrarsi sugli elementi essenziali presenti nell’opera. Obbligando lo sguardo a dedicare tempo alla osservazione e alla contemplazione, è possibile cogliere pienamente quanto c’è nell’opera. La valenza dark si lega alla narrazione antipop dell’artista, che rifiuta una lettura e un’interpretazione immediata dell’immagine preferendo ricercare gli elementi intimi e nascosti della raffigurazione.

 

 

 

🎧Firenze: la 12esima edizione del Balagàn Café all’insegna di “dove comincia la pace”

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🎧Firenze: la 12esima edizione del Balagàn Café all'insegna di "dove comincia la pace"
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Firenze: la 12esima edizione del Balagàn Café all’insegna di ” dove comincia la pace”: Dieci giovedì di musica e parole, per incontrarsi e dialogare nel giardino della Sinagoga di Firenze, ad  ingresso libero dalle ore 19. Si parte giovedì 20 giugno con l’inaugurazione della nuova stagione. Una edizione molto sentita – a causa dell’acuirsi del conflitto israelo palestinese – “una occasione per conoscere l’altro e cercare di affrontare contrapposizioni e pregiudizi sempre sterili”

Audio: Enrico Fink il Presidente della Comunità ebraica di Firenze

Dodicesima edizione per Balagàn Café, la kermesse culturale estiva organizzata dalla Comunità ebraica di Firenze e dal Comitato rete Toscana ebraica, che dal 20 giugno al 5 settembre propone nel giardino della Sinagoga di via Farini musica, proiezioni di film, incontri, dialoghi, visite guidate e degustazioni.Dieci giovedì di musica e parole, per incontrarsi e dialogare nel giardino della Sinagoga di Firenze, ad  ingresso libero dalle ore 19. Si parte giovedì 20 giugno con l’inaugurazione della nuova stagione. Una edizione molto sentita – a causa dell’acuirsi del conflitto israelo palestinese – “una occasione per conoscere l’altro e cercare di affrontare contrapposizioni e pregiudizi sempre sterili”Il tema scelto per accompagnare il ciclo di incontri, che culminerà con la Giornata Europea della Cultura Ebraica di domenica 15 settembre, è ‘Dove comincia la pace’, con l’obiettivo dichiarato di generare dialogo e comprensione reciproca. Fra gli ospiti in programma, il 27 giugno padre Bernardo Gianni e l’attivista israeliana Edna Angelica Calò Livne, candidata al premio Nobel per la pace; il filosofo Davide Assael (18 luglio); lo storico Claudio Vercelli (25 luglio); la celebre scrittrice e pacifista italo-israeliana Manuela Dviri (1 agosto); lo psicologo ed esperto di lotta all’antisemitismo David Meghnagi (29 agosto). Chiusura il 5 settembre con il concerto di Noa. “Oggi viviamo un momento drammatico – ha affermato Enrico Fink, direttore artistico della kermesse e presidente della Comunità ebraica di Firenze – che non possiamo ignorare. La guerra ha scosso le coscienze e generato una discussione senza precedenti nella nostra città, nelle nostre comunità. Mai come in questo momento abbiamo bisogno di prospettive nuove che scavalchino gli steccati, che contribuiscano a far nascere prospettive innovative, percorsi di riconoscimento dell’altro, delle sue ragioni, dei suoi diritti, della sua sofferenza. Percorsi che possano scardinare contrapposizioni sterili e ormai incancrenite. Il Balagàn farà la sua parte, portando nella nostra città esempi concreti di convivenza e dialogo”.

Salvini, “a Firenze cambiamento possibile, Schmidt bingo per città”

“Io sono a disposizione, penso che Eike Schmidt sia una persona validissima, e se i fiorentini gli permetteranno di fare quel che ha fatto gli Uffizi faranno bingo. Conto che il cambiamento ci sia non solo a Figline Incisa (Firenze) e Ponsacco (Pisa) ma anche a Firenze”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a margine di un’iniziativa elettorale a Figline Incisa Valdarno, e che oggi lo ha visto impegnato anche a Ponsacco, in vista dei ballottaggi.

Poi, sul rinnovo del Parlamento europeo, dice: “Penso che i popoli europei abbiano scelto il cambiamento, dalla Francia alla Germania. in Italia i cittadini hanno rafforzato il governo di centrodestra, spero che qualcuno non stia pensando ad un altro inciucio con i socialisti e la sinistra, con Macron e con la von der Leyen. Se così fosse la Lega sarebbe da un’altra parte, perché ripetere gli stessi errori dopo che i cittadini hanno chiesto il cambiamento sarebbe strano”. Così Matteo Salvini che prosegue: “Che l’Italia sia un paese bizzarro ce lo dice il fatto che manca ancora il risultato finale delle europee che si sono svolte settimane scorse, probabilmente c’è da ammodernare anche il sistema di conta dei voti”.

Quanto al generale Vannacci “ci rivedremo la settimana prossima. Ieri abbiamo parlato di contenuti, di cose da fare, di sicurezza, di famiglia, di lavoro, abbiamo un’idea di Europa fondata sulla pace, mentre troppi parlano di guerra, penso a Macron. Ma i governi e francesi, che sono quelli più belligeranti, sono stati bocciati dai cittadini, noi abbiamo scelto un generale per provare a riportare la pace al centro della discussione”.

 

Corriere scomparso sull’Amiata, due uomini fermati

Ci sono due persone fermate nell’ambito delle indagini sulla scomparsa di Nicolas Matias Del Rio, il corriere 40enne residente ad Abbadia San Salvatore (Siena) di cui non si hanno più notizia dal 22 maggio scorso sull’Amiata: l’ultima volta era stato visto a Castel del Piano, sull’Amiata (Grosseto) mentre stava facendo una consegna.

I due fermati, bloccati qualche giorno fa, sono un uomo di origine albanese di 33 anni, e un turco di 42: i reati loro contestati sono rapina e danneggiamento a seguito di incendio del camion del corriere, ritrovato bruciato il 24 maggio in un altro paese della Maremma, Roccalbegna. Altri componenti della banda che presumibilmente avrebbe svaligiato il camion del corriere sono attualmente ricercati: il carico trasportato dal 40enne era composto da borse prodotte da pelletterie del polo della moda di lusso sull’Amiata, valore quasi 500mila. L’albanese, è stato arrestato dai carabinieri all’aeroporto di Ciampino mentre stava per imbarcarsi su un volo per Tirana. Il turco è stato invece fermato ad Arcidosso (Grosseto). Secondo l’ipotesi degli inquirenti farebbero parte di un’organizzazione non nuova a colpi del genere. A coordinare le indagini il pm Giovanni De Marco. Domani è stata fissata l’udienza di convalida del fermo.

Rock Contest 2023 | La Finale

Sopravvissute, storie e testimonianza di chi decide di volercela fare (come e con quali strumenti)