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Ven 15 Ago 2025
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šŸŽ§ Orsanmichele, video: Il San Marco diĀ Donatello, storia di un restauro straordinario

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šŸŽ§ Orsanmichele, video: Il San Marco diĀ Donatello, storia di un restauro straordinario
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I Musei del Bargello e I Friends of Florence, in collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure hanno presentato il video documentario di Art Media StudioĀ dedicato al restauro della scultura diĀ DonatelloĀ conservata nel Museo di Orsanmichele

Ad un anno dalla conclusione del restauro della scultura marmorea raffigurante San Marco, capolavoro giovanile diĀ DonatelloĀ conservato nelĀ Museo di Orsanmichele, iĀ Musei del BargelloĀ e iĀ Friends of Florence, in collaborazione conĀ l’Opificio delle Pietre Dure, presentano ā€œIl restauro del San Marco diĀ Donatelloā€, video documentario realizzato da Art Media Studio, che riassume i momenti salienti del restauro e dĆ  voce ai principali attori di questa impresa.

Un restauro lungo e delicato – reso possibile grazie al decisivo sostegno economico deiĀ Friends of Florence, che hanno curato anche la realizzazione del video – raccontato con dovizia di dettagli nei circa 20 minuti di documentario firmato da Art Media Studio, che affianca alle suggestive riprese ravvicinate della scultura (che consentono una fruizione e una comprensione maggiore di tutti i dettagli impercettibili a distanza) e alle animazioni in 3D, le interviste al direttore dei Musei del BargelloĀ Paola D’Agostino, alla presidente dei Friends of FlorenceĀ Simonetta Brandolini d’Adda, al soprintendente dell’Opificio delle Pietre DureĀ Marco Ciatti, al direttore del Settore Lapidei dell’OpificioĀ Riccardo Gennaioli, alla curatrice del Complesso di OrsanmicheleĀ Benedetta Matucci, alle restauratrici dell’Opificio delle Pietre DureĀ Camilla ManciniĀ eĀ Franca Sorella, e aĀ Matteo Ceriana, giĆ  curatore del Museo di Orsanmichele.

La statua delĀ San Marco diĀ DonatelloĀ per ilĀ Tabernacolo dell’Arte dei Rigattieri e LinaioliĀ inĀ OrsanmicheleĀ ĆØ uno deiĀ capolavori giovanili dell’artista, nonchĆ© un’opera altamente innovativa nella storia della scultura del primo Rinascimento. La sua esecuzione (1411 – 1413 circa), documentata nelle pagine del libro dei conti dell’Arte, si colloca cronologicamente tra altre due celebri imprese donatelliane per le edicole esterne di Orsanmichele, ilĀ San PietroĀ dell’Arte dei Beccai (1410-1412) e ilĀ San GiorgioĀ per l’Arte dei Corazzai e Spadai (1416-1417). La statua dell’Evangelista fu commissionata aĀ DonatelloĀ il 3 aprile del 1411, data in cui la Corporazione assegnò allo scultore un blocco di marmo di Carrara, perchĆ© desse figura al proprio santo patrono, la statua risultava pressochĆ© conclusa nel mese di aprile del 1413. A questa mancavano i soli ornamenti e le diffuse dorature che ĆØ possibile oggi rileggere con maggior definizione, grazie al recente restauro supportato da approfondite indagini diagnostiche sulla coperta dell’evangelario, tra le ciocche scomposte della chioma e della barba, lungo le bordure della tunica, sui polsini delle maniche e sulle frange dei drappi che cingono la vita e le spalle.Ā La fama del San Marco risale a fonti antiche.Ā Michelangelo, raramente propenso ad elogiare l’opera di altri artisti, diceva di nonĀ aver mai visto una figura con più ā€œaria d’uomo da beneā€, ispirato senz’altro dal respiro monumentale dell’Evangelista e dall’integritĆ  morale che traspare nel suo sguardo corrucciato ed intenso, distolto dall’osservatore e proiettato in lontananza.

Giorgio Vasari riferisce nelle Vite che i consoli dell’Arte, inizialmente insoddisfatti alla vista ravvicinata della statua, quasi ultimata e posata a terra nella bottega dell’artista, mutarono radicalmente giudizio non appenaĀ Donatello, che ingannevolmente fece creder loro di aver continuato a lavorarci, svelò l’opera nella nicchia a un’altezza di oltre un metro e mezzo dal suolo. A prescindere dalla sua veridicitĆ ,Ā l’aneddoto vasariano introduce una tematica centrale nella poetica donatelliana, assai evidente nelĀ San Marco, ovvero il ricorso ad apparenti forzature nelle proporzioni e differenti gradi di finitura per quelle opere che, destinate a collocazioni elevate, avrebbero implicato un punto vista alquanto ribassato per lo spettatore.

ā€œDesidero esprimere la mia gratitudine – ha dichiaratoĀ Paola D’Agostino, direttore dei Musei del Bargello – a Simonetta Brandolini d’Adda, ai Friends of Florence, a Marco Ciatti, a Vincenzo Capalbo e a tutti quelli che hanno reso possibile la realizzazione di questo video documentarioĀ che ha il pregio di rendere accessibile ai visitatori italiani e stranieri le fasi salienti di un restauro complesso, realizzato in gran parte in un momento critico, a causa della prolungata emergenza sanitaria. Le statue giovanili scolpite daĀ DonatelloĀ per i tabernacoli di Orsanmichele sono tra le opere più rivoluzionarie dello scultore, fin dagli esordi, maestro dei maestriā€.

ā€œDopo aver sostenuto l’intervento alla statua del San Marco diĀ Donatello, fondamentale sia per la sua conservazione sia per il progresso della conoscenza sull’opera, Friends of Florence, ora ĆØ lieta di presentare il video dedicato al restauro realizzato da Art Media Studio che riassume i momenti salienti di questa straordinaria esperienza raccontati dai protagonisti che l’hanno vissuta in prima persona – ha commentatoĀ Simonetta Brandolini D’Adda, presidente dei Friends of Florence –Ā Da quando ĆØ nata la nostra Fondazione ĆØ a fianco degli enti proprietari e di quelli preposti alla tutela, per contribuire non soltanto a conservare, ma anche diffondere e valorizzare gli importanti risultati raggiunti affinchĆ© sia possibile consegnare alle future generazioni il patrimonio culturale di Firenze e della Toscanaā€.

Per consentire una maggiore fruizione del Complesso di Orsanmichele e delle opere in esso contenute, il 5, il 12 e il 19 giugno sono previste tre domeniche di aperture eccezionali che si aggiungono alle consuete aperture del martedì e del sabato.

Il video sarĆ  fruibile direttamente al Museo di Orsanmichele scannerizzando con il cellulare il QRcode posto sulla targa alla base della scultura, ma sarĆ  anche possibile visionarlo da remoto, attraverso il canale YouTube dei Musei del Bargello e sul sito dei Friends of Florence.