Gio 28 Mar 2024

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Omidicio Arezzo: Pacini indagato per ‘eccesso legittima difesa’

Sarebbero cinque i colpi sparati da Pacini con una pistola marca Glock cal.9×21. Tre ogive sono state recuperate dai carabinieri sul piazzale e su un muro esterno al capannone: ci sarebbero finiti dopo aver perforato la porta dell’immobile. Per gli altri due gli investigatori pensano che uno sia rimasto nella gamba della vittima, l’altro potrebbe essersi conficcato nella porta d’ingresso

Fredy Pacini, l’imprenditore che ha  sparato, uccidendo il 29enne   è indagato per eccesso di legittima difesa. “Il fascicolo d’indagine serve anche per accertare se si versi in un caso di legittima difesa. Se si versa in un caso di legittima difesa lo potremo accertare solo dopo aver fatto le indagini” ha  detto il procuratore di Arezzo Roberto Rossi.

La vittima,   Vitalie Tonjoc, di origine moldava. si trovava in compagnia di un complice, sarebbe stato ferito all’interno della ditta, quindi si sarebbe  trascinato fuori, accasciandosi poi in mezzo alla strada. I colpi lo avrebbero ferito a un ginocchio e a una coscia: quest’ultimo potrebbe aver colpito l’arteria femorale. Sarebbe stato lo stesso proprietario della rivendita   a chiamare i carabinieri. il 29enne risulta incensurato alle autorità italiane. Potrebbe trovarsi in Italia da settembre scorso: aveva un passaporto con un visto di transito dalla Romania che risale a circa un paio di mesi fa.

“Pacini aveva subito 38 furti, esasperato dormiva in ditta e si è trattato di legittima difesa dopo un tentativo di furto” ha dichiarato  l’avvocato Alessandra Cheli, legale dell’imprenditore.  Il legale ha mostrato anche il giornale che a marzo scorso aveva pubblicato l’intervista nella quale Pacini raccontava di dormire da 4 anni in ditta a causa dei 38 furti, riusciti o tentati. Sono tuttavia 6, dal 2014 a oggi, le denunce per furto consumato o tentato che risultano formalmente presentate ai carabinieri di Cortona da  Pacini. Si tratta di due denunce per furti consumati e di quattro denunce per tentati furti. Nel mirino dei ladri in particolare le biciclette sportive che Pacini commercializza nello stesso capannone a fianco del quale vende pneumatici. Bici sportive che  hanno un elevato valore e sono facilmente ricettabili.

“Non tutti i furti o i tentativi di furto sono stati denunciati da Fredy Pacini. Lui ha denunciato i casi più eclatanti fra i molti che lo hanno visto preso di mira dai ladri”. ha confermato l’avvocato Cheli. Il legale ha fatto capire che Pacini non ha sporto denuncia nei casi di sparizione di singoli beni, come un singolo pneumatico, e laddove non avesse elementi utili per le indagini delle forze dell’ordine.

 

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