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Ven 5 Set 2025
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ToscanaCronacaOltre 29mila vanno a Caritas Toscana, il dato più alto dal 2007

Oltre 29mila vanno a Caritas Toscana, il dato più alto dal 2007

Il 51,2% si è rivolto per la prima volta ai centri di ascolto nel periodo post pandemico, oltre la metà degli utenti è costituita da donne (54,9%) e da cittadini stranieri (60,7%) il 34,% è rappresentato da ‘working poor’, lavoratori con reddito insufficiente.

Sono 29.297 le persone fragili incontrate dalla Caritas Toscana nel 2024, +3,9% rispetto all’anno precedente e, soprattutto, il dato più alto dal 2007. Il 51,2% si è rivolto per la prima volta ai centri di ascolto nel periodo post pandemico, oltre la metà degli utenti è costituita da donne (54,9%) e da cittadini stranieri (60,7%) il 34,% è rappresentato da ‘working poor’, lavoratori con reddito insufficiente.
Per quanto riguarda le fasce d’età, quella più rappresentata è tra i 25 e i 54 anni (59,5%), con un basso livello di istruzione (circa il 41%), aumenta la presenza di minori conviventi (nel 34,5% dei casi per un totale di 18.565 under 18). Sono alcuni dei dati che emergono dal Rapporto 2025 sulle povertà nelle diocesi toscane, ‘A mani vuote’, presentato oggi a Firenze dalla Caritas.
Il bisogno più diffuso resta quello economico, per il 74,2% degli utenti, quindi problematiche occupazionali (21,8%), sanitarie (9,6%) e abitative (9,1%). Il Rapporto si è anche concentrato su due fenomeni emergenti, pensionati poveri e lavoratori con reddito insufficiente. Nel primo caso si tratta di anziani spesso soli, 54,9%, con il 41% di loro che dichiara di aver rinunciato alle spese mediche. Tra gli ‘working poor’, l’incidenza è maggiore tra le donne, le difficoltà maggiori riguardano gli occupati part time e chi ha contratti informali. Il 36% dei lavoratori intervistati da Caritas non si cura, il 31% per ragioni economiche.