
Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella dopo una visita, la mattina di Ferragosto, al carcere di Sollicciano. E aggiunge: Carceri in queste condizioni non servono né a rieducare né a riabilitare i detenuti, ce lo hanno detto i detenuti stessi, che entrano e quando escono tornano a delinquere in una condizione sociale di estrema difficoltà, povertà, disperazione”
“Sollicciano è indubbiamente una struttura nata male: lo ha riconosciuto il Ministro Bonafede per primo in occasione della visita a sorpresa che fece in istituto nel dicembre scorso. È un carcere particolarmente difficile da mantenere – prosegue il capo del Dap -, a causa soprattutto di problemi nella sua concezione, sui quali tuttavia l’Amministrazione sta intervenendo grazie ai fondi messi a disposizione da questo Governo”.
“Abbiamo finalmente sbloccato nel giugno dello scorso anno l’appalto per i lavori di manutenzione straordinaria delle coperture e delle facciate dei reparti detentivi – spiega Basentini elencando gli inteventi preventivati -, per la revisione delle sottocentrali termiche e per la realizzazione delle dorsali degli impianti idrico-sanitari. Si tratta di un investimento importante, di circa due milioni e mezzo di euro”, dice spiegando che i lavori cominceranno “dopo l’estate”. Un altro intervento “è stato sbloccato grazie ai fondi dell’ex Piano-carceri :1 milione di euro” per la realizzazione di un capannone per ospitare le lavorazioni dei detenuti. Infine, grazie a finanziamenti di Cassa delle Ammende sono stati “installati i piatti-doccia nelle celle di alcune sezioni” e saranno sostenuti progetti per attività formative e lavorative nel settore della dematerializzazione e della digitalizzazione dei documenti d’archivio per aumentare le opportunità di lavoro per la popolazione detenuta.