Gio 25 Apr 2024

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Nardella si candida o no a segretario del Pd?

Firenze, dopo il suo intervento sul palco della Festa dell’Ottimismo del Foglio, nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, il sindaco Dario Nardella, ha risposto ad alcune domande dei giornalisti, che inevitabilmente hanno chiesto sulla sua eventuale candidatura a segretario del Partito Democratico, ventilata ormai da più parti.

“La questione candidatura la vedremo quando sarà il momento – ha detto Dario Nardella – Dobbiamo darci un percorso ordinato, chiaro, che convinca il Paese, senza dare la minima idea di perdere tempo, perché questo è il primo, grande rischio”.

Secondo Nardella, infatti, “fare un congresso scisso da quello che sta succedendo nel nostro Paese sembrerebbe come fare il congresso dei marziani, non dei democratici. Mi auguro che ci sia la capacità di tutto il nostro partito di costruire un percorso adeguato dal punto di vista dei tempi, che non perda un giorno che sia uno, che sappia tenere insieme le candidature con le idee che siano nuove, che siano fresche; e che sia non aperto, apertissimo alla società civile, ai tanti sindaci civici”.

Questi ultimi, ha aggiunto il sindaco, “dobbiamo considerarli dei nostri compagni di viaggio di serie A, dobbiamo essere capaci di dare il senso di una fase nuova, che parte con tutti coloro che vogliono starci, dove il discrimine non è se hai la tessera o non hai la tessera, ma se hai idee o non hai idee: questo è l’unico vero discrimine”.

E così possiamo forse appassionare i giovani, il mondo civico, la società civile, per fare un grande percorso che non sia un esercizio autoreferenziale, congressuale per scegliere solo il segretario, perché cambiare l’autista senza cambiare l’equipaggio e la rota credo che non serva a nulla e a nessuno”.

Per quanto riguarda Giorgia Meloni alla guida del paese: “Il governo dovrà essere giudicato sui fatti, e questa coalizione appare già ora molto divisa: ha vinto le elezioni con dei programmi, e credo che dovrà prima di tutto dimostrare di essere coerente con i programmi con cui ha chiesto i voti a tanti milioni di italiani – ha detto Dario Nardella – È evidente che questo è un governo di destra. È evidente che la politica estera di questo governo è ancora un mistero. È evidente che questo governo si deve misurare con delle sfide gigantesche del nostro paese, e se fa delle cose buone, io credo che le persone intelligenti lo debbano riconoscere. Se non fa cose buone, come temo, occorrerà fare opposizione dura perché il governo cambi rotta, o perché comunque si affermino altre priorità nel nostro paese”.

Il ministro Roccella, ha aggiunto Nardella, “ha un curriculum che lascia presagire qualche azione che potrebbe mettere anche in discussione i diritti acquisiti, vediamo. Però io penso che dobbiamo tenere la guardia alta perché quando si parla di diritti fondamentali, di diritti individuali, di diritti conquistati con battaglie politiche, democratiche importanti, credo che tutto questo debba essere difeso con grande forza. Se mai il governo dovesse fare marcia indietro su questi diritti, io anche come sindaco sarei pronto a manifestare con tutta la mia forza il dissenso, e a chiedere che il paese faccia altrettanto”.

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