Mar 23 Apr 2024

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Nardella: “Da Firenze pronti a piano di aiuto per Notre Dame”.

“Come città di Firenze abbiamo deciso nelle prossime settimane di organizzare un piano di aiuto volontario di artigiani, restauratori e architetti fiorentini per dare da subito il nostro apporto volontario alla popolazione francese e a Parigi per una ricostruzione che sia veloce e sia il simbolo di come la cultura occidentale è forte e coesa”.

Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine della presentazione dei nuovi agenti della polizia municipale assunti a tempo indeterminato in riferimento all’incendio che ha devastato a Parigi la cattedrale di Notre Dame. Si tratta di un “dolore inimmaginabile. Sappiamo che un dramma di questo tipo non colpisce solo la popolazione parigina e francese ma colpisce tutto il mondo”.

Nardella ha rivelato di aver “inviato un messaggio di cordoglio alla mia collega e sindaca di Parigi Anne Hidalgo che conosco e stimo e di cui apprezzo la passione e l’amore che ha verso Parigi”.

In merito all’incendio della cattedrale parigina si è espresso anche Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi: “Siamo tutti vicini alla Francia e alla Chiesa cattolica, è un momento di solidarietà, chiaramente poteva andare molto peggio, ma comunque quello che è successo è terribile e dobbiamo tutti quanti impegnarci per dare un mano, senz’altro lo farò anche io”. Schmidt ha detto che “è sopravvissuta alla rivoluzione francese e a due guerre mondiali, quindi questa cattedrale è già sopravvissuta ad altri tre attacchi forti, ma comunque non sarà mai più com’era. Non soltanto la parte medievale gotica, ma anche la parte dell’800 sarà da ricostruire quindi sarà un lavoro di almeno un decennio. Non è concepibile farlo in tempi più veloci e sarà un lavoro che richiede una collaborazione di tutti, un progetto nazionale della Francia, ma con ripercussione internazionale”.

Infine, il direttore delle Gallerie degli Uffizi ha ricordato l’incendio che ha interessato il museo fiorentino. “Nel 1762 anche agli Uffici c’è stato un terribile incendio doloso – ha osservato -, per fortuna con l’impegno della popolazione fiorentina è stato possibile fermare l’incendio scoppiato nella parte settentrionale dell’ala di Ponente, ma centinaia di opere d’arte furono distrutte o danneggiate. Oggi vediamo ancora il fumo nero sulla superficie del Porcellino che non si può togliere ed è un ricordo di questo incendio”

Gianluca De Felice, direttore dell’Opera primaziale pisana, la fabbriceria che custodisce la cattedrale e l’intero complesso monumentale di Piazza dei Miracoli a Pisa, ha dichiarato: “Fare valutazioni ora è presto e inopportuno e il rischio zero non esiste da nessuna parte, ma nella conservazione dei beni culturali è fondamentale operare con le migliori professionalità disponibili: dall’elettricista al restauratore”. Ha poi aggiunto: “In Francia la conservazione dei monumenti è completamente nelle mani dello Stato, ma i responsabili della cattedrale parigina sono starti nostri ospiti ad alcuni convegni annuali sulla conservazione delle cattedrali europee e se ci chiederanno aiuto in qualunque modo non ci tireremo indietro”.

Il tema dei rischi dei restauri riguarda Pisa che per anni ha convissuto con impalcature fino in quota all’interno del Duomo: “E’ determinante affidarsi a professionalità di alto livello – spiega il direttore della Primaziale – e per questo anche quando ci si affida ad aziende esterne, ritengo che tutti i passaggi debbano essere controllati da professionalità interne che conoscono perfettamente storia e materiali del monumento da conservare”. Infine, De Felice spiega che la cattedrale pisana “è dotata di un sistema di rilevazione di fumo che in caso di necessità attiva una sirena luminosa nella centrale operativa della nostra vigilanza, attiva 24 ore si 24, e un canale diretto con i vigili del fuoco per predisporre soccorsi rapidissimi”.

L’Opera di Santa Maria del Fiore a Firenze esprime “la propria vicinanza e solidarietà alla Cattedrale di Notre-Dame per il terribile incendio che ha devastato l’edificio simbolo della Cristianità in Francia e nel mondo, patrimonio dell’Umanità”. L’Opera sarebbe pronta a garantire il proprio “sostegno con l’esperienza maturata con la Cattedrale di Firenze e i suoi monumenti”.

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