Ven 29 Mar 2024

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Mps: passa risoluzione per tutela marchio, posti di lavoro e governance

Mps: una risoluzione unitaria per “dare al presidente Giani la forza di portare una posizione largamente condivisa dal Consiglio regionale”, come ha dichiarato il presidente Antonio Mazzeo, e’ stata approvata a larga maggioranza, con i voti di Pd, Italia viva, M5s, Lega e Forza Italia e l’astensione di Fratelli d’Italia.

Il testo ha sostituito le quattro proposte di risoluzione inizialmente presentate, tutte ritirate (anche quella di FdI). Approvato all’unanimita’, invece, un ordine del giorno di Fratelli d’Italia che chiama il presidente della Regione a riferire quanto prima all’Assemblea toscana i suoi intendimenti riguardo al ruolo di Fidi Toscana. La risoluzione unitaria e’ stata sottoscritta dai capigruppo Vincenzo Ceccarelli (Pd), Stefano Scaramelli (Iv), Irene Galletti (Movimento 5 stelle), Elisa Montemagni (Lega) e Marco Stella (Forza Italia).

Il Consiglio regionale, con questo atto, impegna la Giunta regionale “a proseguire il confronto istituzionale aperto con il Governo nazionale a difesa del risparmio e del credito in Toscana, nella ricerca delle migliori soluzioni tecniche possibili per garantire un futuro solido al Monte dei Paschi di Siena“. La banca e’ considerata “presidio economico e occupazionale strategico per il territorio senese e toscano, all’interno di un progetto dal respiro nazionale ed europeo”.

“Il progetto di incorporazione per fusione con altri istituti bancari trova in Consiglio Regionale una ferma contrarieta’ e da’ invece luce a un progetto di sviluppo e futuro della banca per tutto il territorio nazionale, in particolare del Centro e Sud d’Italia”. Lo ha scritto sul suo profilo Facebook il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani.

“Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato oggi con una larga convergenza un documento a sostegno dell’autonomia e del rilancio del Monte dei Paschi di Siena – ha aggiunto Giani-. Apprezzo con viva soddisfazione l’aver trovato supporto al mio lavoro di questi mesi per difendere l’identita’ della banca e disegnarne un futuro fatto di mantenimento dell’occupazione e sostegno all’accesso al credito delle imprese in un momento di grave crisi economica”.

“Ci proporremo al Governo con l’indicazione che possa consentire di trovare il pareggio di bilancio, come da piano industriale, a partire dal 2023-ha concluso Nardella-con successivo sviluppo attraverso un aumento di capitale sostenuto dallo Stato e la valorizzazione sulla presenza del territorio della banca fondata nel 1472”.

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