Sab 4 Mag 2024

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Monte dei Paschi di Siena (Mps) perde 360milioni nei primi nove mesi dell’anno

Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con una perdita di 360 milioni di euro, a fronte dell’utile di 388 milioni realizzato nello stesso periodo del 2021.

Il risultato, si legge in una nota rilasciata da Mps, sconta 925 milioni di euro di costi di ristrutturazione legati all’uscita di oltre 4 mila dipendenti. Al netto di questa posta, i nove mesi si chiuderebbero con un utili per 565 milioni di euro, grazie a un utile ante imposte di 150 milioni di euro e un positivo impatto delle tasse per 415 milioni.

Il contributo fiscale positivo di 415 milioni è imputabile quasi completamente alla rivalutazione delle attività fiscali differite (Dta) contabilizzata nel terzo trimestre, a seguito dell’esito positivo dell’operazione di aumento di capitale e delle nuove proiezioni reddituali del piano industriale al 2026.

Nei primi nove mesi dell’anno Mps ha visto i ricavi mantenersi stabili a 2,28 miliardi di euro (-0,5%), con il margine di interesse (+15,7%) che ha compensato il calo delle commissioni (-5%) e della gestione finanziaria (-49,8%). Stabili anche i costi operativi (+0,3%) a 1,59 miliardi di euro mentre le rettifiche su crediti balzano dai 27,7 milioni del 2021 a 320 milioni di euro.

“Il dato dei primi nove mesi 2022 – spiega Mps – include le rettifiche connesse all’operazione di cessione dei crediti deteriorati conseguenti all’utilizzo di scenari di vendita nei modelli di stima, nonché il costo derivante dall’aggiornamento dello scenario macroeconomico base”.

Il risultato operativo netto registra così una flessione del 47,9% a 337,5 milioni mentre quello lordo, che non sconta ancora il costo del credito, scende da 673 a 656 milioni (ma è in crescita del 13,5% al netto del contributo in calo della cessione di titoli).

Il successo dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro permette all’indice di solidità patrimoniale Cet 1 ratio (phased-in) di salire su base pro-forma al 15,7% e al total capital ratio di attestarsi al 19,5%, a fronte, rispettivamente, dell’11,7% e al 15,4% di fine giugno 2022. Il Cet1 fully loaded (a regime) si attesta al 14,7%. Il totale dei crediti dubbi si mantiene stabile a 4,1 miliardi di euro mentre l’esposizione netta scende nel trimestre da 2 a 1,9 miliardi, grazie a un aumento delle coperture dal 51,8% al 53,6%.

Mps: la risalita in borsa

Monte dei Paschi di Siena (Mps) sale in Borsa in avvio di seduta dopo i conti dei primi nove mesi dell’anno con ricavi stabili a 2.284 milioni di euro ed una perdita di 360 milioni per effetto dei costi di ristrutturazione. A Piazza Affari il titolo guadagna l’1,66% a 1,81 euro.

“Sono molto soddisfatto abbiamo iniziato un nuovo capitolo per la banca più antica del mondo”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Mps, Luigi Lovaglio in apertura di conference call.

Grazie al successo dell’aumento di capitale, “un operazione complessa svolta in un contesto di mercato volatile”, Mps potrà ridurre di “oltre il 20% in un colpo solo” i costi del personale “posizionandosi per sfruttare le sue grandi potenzialità nei prossimi trimestri” e “preparando la strada a risultati in miglioramento”.

Rischi legali per informazioni scorrette

Le richieste danni nei confronti di Mps per l’informativa offerta al mercato tra il 2008 e il 2015 scenda da 4 a 3,2 miliardi di euro dopo che ad ottobre due richieste extragiudiziali per un controvalore complessivo di 0,8 miliardi di euro sono state ritirate. Lo si legge nelle slide di presentazione dei risultati della banca.

L’ad Luigi Lovaglio ha sottolineato come la strategia della banca nella gestione dei rischi legali sta avendo successo: “il nostro atteggiamento nella gestione del petitum ci ha consentito di ridurre il petitum e gli accantonamenti”.

In seguito alle assoluzioni per la vicenda dei derivati, Mps ha proceduto a rivalutare il rischio legato con il conseguente “rilascio di accantonamenti per il periodo 2008-2011”.

I sindacati: Fisac Cgil, First Cisl, Unisin, Fabi, Uilca

“A seguito della richiesta unitaria relativa al totale accoglimento delle domande pervenute in base alla manovra prevista dal piano industriale 2022/2026 di esodo e fondo di solidarietà, il Cda” di Mps “nella seduta di ieri, ha deliberato l’integrale accettazione delle medesime”. Così in una nota Fisac Cgil, First Cisl, Unisin, Fabi, Uilca: 4.125 in tutto le richieste di adesione al fondo esuberi.

“Nel prendere atto favorevolmente di tale decisione aziendale – prosegue la nota -, le scriventi Oo.ss. stanno al contempo lavorando per la ricerca delle migliori tutele e garanzie per le lavoratrici e lavoratori interessati dalla complessa e difficile fase di riorganizzazione e dalle operazioni di integrazione delle Società del Gruppo. Per la valorizzazione delle professionalità esistenti, come più volte sottolineato anche dall’ad”

i sindacati “intendono anche concretizzare quanto prima il percorso previsto dall’accordo 4/8/2022 su tutti i temi della contrattazione di II livello che partirà dalla negoziazione del Welfare, dalla riattivazione del sistema premiante, dallo sviluppo dei percorsi di crescita professionale e dalla ripresa del processo promotivo”.

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