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Mer 5 Nov 2025
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ToscanaCronacaMigranti morti Livorno, Cgil "testimonianza fallimento politiche securitarie"

Migranti morti Livorno, Cgil “testimonianza fallimento politiche securitarie”

Sul caso di Livorno interviene anche il segretario dei +Europa Riccardo Magi: “ciò che è grave è che questo episodio sarebbe avuto nella totale illegalità da parte delle autorità italiane che non avrebbero consentito, nonostante la loro richiesta, di chiedere protezione internazionale, di vedere un medico o un avvocato”

“La tragedia avvenuta nel porto di Livorno, dove due migranti hanno perso la vita dopo essersi gettati in mare nel tentativo disperato di sottrarsi al rimpatrio, rappresenta l’ennesimo caso di barbarie che sono costretti a subire tutti quei ragazzi che scappano dal proprio paese in cerca di un futuro migliore. Questi fatti rappresentano l’ennesimo capitolo nero e la testimonianza diretta del fallimento delle politiche securitarie nel nostro Paese, dove la criminalizzazione e l’etichetta di ‘clandestino’ sostituiscono l’umanità e le buone pratiche di accoglienza”. Così Cgil Livorno e Cgil Toscana.

“Dalla ricostruzione dei fatti emergono circostanze poco chiare – aggiungono in una nota -. Auspichiamo che in tempi brevi venga fatta chiarezza rispetto anche al fascicolo di ‘omicidio colposo contro ignoti’ aperto dalle autorità competenti”.

Il sindacato “si fa parte attiva per il pieno accertamento dei fatti. Occorre individuare in maniera chiara le responsabilità che hanno portato i due ragazzi a gettarsi nel  mare di Livorno piuttosto che affidarsi ai regolari percorsi previsti in questi casi. La politica che ignora il dolore perde la sua ragione d’essere: servono scelte coraggiose, non più rinvii”. “Questa tragedia ci impone di trasformare il dolore in responsabilità politica – conclude la Cgil -: non possiamo più permetterci di restare spettatori di un Paese che non sa dare futuro ai propri giovani né risposte umane e concrete ai nuovi arrivati”.

“Giovedì 30 ottobre, due giovani cittadini stranieri sono scomparsi nelle acque del porto di Livorno mentre erano sotto la custodia del capitano di una nave cargo danese Stena Shipper proveniente dalla Tunisia. I due cittadini stranieri, poco più che ventenni, sarebbero stati affidati dalla PolMare al Capitano della nave che li avrebbe trattenuti all’interno di una cabina della nave dalla quale i due cittadini stranieri sarebbero fuggiti gettandosi in mare e poi risucchiati e travolti dalle pale dell’imbarcazione” dice  il segretario di +Europa, Riccardo Magi che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’interno.-

“Ciò che è grave è che questo episodio sarebbe avuto nella totale illegalità da parte delle autorità italiane -aggiunge Magi- che non avrebbero consentito, nonostante la loro richiesta, di chiedere protezione internazionale, di vedere un medico o un avvocato: la polizia li ha caricati su una nave perché li riportasse in Tunisia”.

“Il ministro Piantedosi dovrebbe fare piena luce su quanto avvenuto e riferire in Parlamento, chiarendo se ai due migranti sia stata garantita adeguata informativa legale e la possibilità di manifestare la volontà di richiedere protezione internazionale con l’ausilio di mediatori, nonché se ai due cittadini stranieri sia stato notificato un provvedimento di respingimento verso la Tunisia. La propaganda del governo sui migranti continua a mietere vittime e lo fa al di sopra della legge” conclude  Magi.