Ven 3 Mag 2024

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Maggio: servono 12 milioni . “E’ il minimo per trovare un equilibrio”

E’ quanto afferma Onofrio Cutaia, commissario straordinario dell’ente, il quale fa appello al ministero della Cultura, al Comune di Firenze e alla Regione Toscana. E’ il minimo “per trovare un equilibrio”.

A fronte della perdita di 6 milioni del consuntivo 2022, e di quella da circa 2,5 milioni prevista nella variazione al budget 2023 “nonostante tutto il lavoro fatto per il contenimento dei costi” al Maggio servono servono altri 12 milioni.

Lo ha detto Onofrio Cutaia, commissario straordinario dell’ente, che  fa appello al ministero della Cultura, al Comune di Firenze e alla Regione Toscana.  “Il ministero c’è e c’è sempre stato – sostiene Cutaia -, così come gli altri soci istituzionali, e sento di poter dire che c’è una grande sensibilità. Mi sembra di vedere attivismo, speriamo che dia i suoi frutti”.

Secondo il commissario, “non c’è la bacchetta magica”, ma “è stato fatto un lavoro molto serio, e la cosa della quale sono certo è che ci sia una cooperazione delle istituzioni per trovare un rimedio. Molte cose il Maggio potrà fare da solo in un futuro molto prossimo, avendo una nuova linea editoriale, un nuovo modo di porsi: è davvero necessario, non ci si aspetta solo le risorse pubbliche, un teatro non può basarsi solo su quello. Ma oggi è il momento dell’urgenza”.

“Che la situazione del Maggio musicale fiorentino fosse particolarmente difficile purtroppo lo sapevamo e lo avevamo anche detto.  Anni di gestione improvvida e poco accorta hanno prodotto quello che purtroppo aspettavamo e che in molti hanno voluto far finta di non vedere. I bilanci parlano chiaro: serve una grande opera di salvataggio da parte del Ministero, della Regione e del Comune stesso” lo dichiara l’On Di Giorgi, presidente Conservatorio Cherubini ed ISIA.

“Il Maggio musicale fiorentino, con cui abbiamo recentemente firmato un importante e innovativo protocollo che permetterà un rapporto sempre più profondo e diretto con  agli allievi del Cherubini, è un patrimonio straordinario di cultura, di storia, di tradizione, di identità -aggiunge Di Giorgi-  ed è allo stesso tempo un luogo dove  lavorano centinaia di professionalità e di eccellenze cui dobbiamo prestare la massima attenzione e cura. Mi unisco dunque all’appello del Commissario Cutaia, persona che stimo moltissimo e che, ne sono certa, saprà, con il contributo di tutti, tenere la barra dritta in una fase estremamente delicata”.

“Serve tuttavia uno sforzo straordinario degli Enti del territorio che, allo stesso tempo, sia incardinato all’interno di una proposta strategica solida e tale da restituire al Maggio quella dimensione che gli compete, nel rapporto con il territorio, con i giovani che sono il pubblico del presente e del futuro, e con una proposta artistica che sappia essere di nuovo feconda per la fioritura  dei talenti di cui Firenze è ricca. Su questo, anche come AFAM, ci impegneremo a fondo perché non possiamo permetterci che questa straordinaria ricchezza vada perduta per i troppi errori commessi” conclude Di Giorgi

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