Sab 20 Apr 2024

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La voce femminile nelle poesie del Novecento al Teatro delle Arti

Continua la rassegna Fragili Guerriere, al Teatro delle Arti di Lastra a Signa, il 29 marzo alle ore 21, attraverso la quale Rosaria Lo Russo e Daniela Rossi mettono in voce i testi della poesia femminile italiana del Novecento.

Fra gli anni ’60 e ’70 del ‘900 la poesia femminile italiana sconvolge le sue abitudini liriche inaugurando una feconda stagione di scrittura fra epica e autobiografia che rivoluzionerà le modalità poetiche future innovando il canone letterario. La rassegna Fragili Guerriere, ideata dalla poetessa e performer Rosaria Lo Russo e da Daniele Rossi, è la messa in voce dei testi più significativi delle maggiori poetesse italiane contemporanee.
Nel corso degli anni la rassegna Fragili Guerriere continua a voler essere una ricognizione e testimonianza di uno straordinaria vicenda intellettuale artistica e affettiva di collaborazione intergenerazionale fra autrici di poesia e fra queste e Daniela Rossi, organizzatrice di eventi che hanno fatto la storia della poesia e dell’editoria italiana del secondo ‘900.
Il secondo appuntamento della rassegna vedrà approfondire in un atto d’amore e studio il lavoro di Vivian Lamarque, tra le più importanti poetesse italiane vivente, con una performance del suo poemetto “Una quieta polvere” impreziosita dalle musiche di Leonardo Rubboli, dell’Istituto Tempo Reale di Firenze.
Oltre al lavoro e alle performance di Rosaria Lo Russo e Daniela Rossi si esibiranno anche l’affermata poetessa Giovanna Marmo, che leggerà alcuni dei suoi testi, ed alcuni giovani performer del Gruppo S/P/READ, coordinati dalla stessa Lo Russo.
Con il progetto S/P/READ, Rosaria Lo Russo ha formato un gruppo di lettori ad alta voce in grado di mettere in scena al leggio, in forma di concerto, le opere in versi che costituiscono il materiale di studio ed esercizio pratico del laboratorio permanente tenuto dalla poetrice al Teatro delle Arti.
La pratica della lettura ad alta voce, esperienza performativa che pertiene alle ragioni e alle modalità della scrittura più che alla recitazione comunemente intesa, ci riconduce alle radici profonde del testo poetico, a quella genesi vocale – dunque corporale – che distingue il genere poetico dagli altri generi letterari.

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