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Sab 8 Nov 2025
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ToscanaScienza e TecnologiaIntelligenza artificiale: docente informatica Pisa nel gruppo Ue trasparenza contenuti

Intelligenza artificiale: docente informatica Pisa nel gruppo Ue trasparenza contenuti

Il professor Dino Pedreschi, docente di Informatica all’Università di Pisa, è stato nominato vice-chair del gruppo di lavoro europeo incaricato di sviluppare il Code of Practice on transparency of AI-generated content, nell’ambito del Regolamento europeo per l’Intelligenza Artificiale (AI Act).

E’ quanto spiegato, in una nota, dall’Università di Pisa.Il Code of Practice, promosso dallo European AI Office della Commissione Europea, mira a definire linee guida operative per la marcatura e l’etichettatura dei contenuti generati da sistemi di intelligenza artificiale — come testi, immagini, audio e video — rendendoli chiaramente riconoscibili come tali, spiega ancora l’Ateneo -. Lo strumento sosterrà l’attuazione degli obblighi di trasparenza previsti dall’articolo 50 dell’AI Act, che impone a fornitori e utilizzatori di modelli generativi di indicare quando un contenuto è prodotto artificialmente, al fine di contrastare la disinformazione e rafforzare la fiducia dei cittadini nelle tecnologie IA.

Il gruppo di lavoro è composto da esperti accademici, rappresentanti dell’industria e organizzazioni della società civile europea. Come vice-chair, il professor Pedreschi dell’ateneo di Pisa coadiuverà la guida dei lavori dedicati ai fornitori di modelli di IA generativa, contribuendo alla definizione delle buone pratiche di trasparenza e responsabilità per i sistemi di nuova generazione. “Il codice di condotta sulla trasparenza dei contenuti generati dall’IA sarà uno strumento volontario volto ad aiutare i fornitori (provider) di sistemi di IA generativa a rispettare i loro obblighi di trasparenza – commenta il professor Pedreschi -. Il codice supporterà l’etichettatura (marking) dei contenuti generati dall’IA, inclusi audio, immagini, video e testo sintetici, in formati leggibili dalle macchine per consentirne il rilevamento. Aiuterà anche gli utilizzatori (deployers) che usano deepfakes o contenuti generati dall’IA nel dichiarare chiaramente il coinvolgimento dell’IA, specialmente quando informano il pubblico su questioni di interesse generale”.