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Ven 18 Lug 2025
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ToscanaCronacaI dazi di Trump come una scure sull'economia della Toscana

I dazi di Trump come una scure sull’economia della Toscana

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I dazi di Trump come una scure sull'economia della Toscana
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La Toscana prova a fare i conti con i dazi. Dopo l’annuncio del Presidente statunitense Donald Trump di portare i dazi sui prodotti europei al 30%, il quadro che si presenta a molti produttori è drammatico.

Le aziende più orientate all’export provano a calcolare i potenziali effetti negativi in arrivo a causa delle tariffe commerciali al 30% dal 1° agosto, così come annunciato dal presidente Usa nella lettera inviata, sabato scorso, al capo della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen. E il risultato del calcolo è drammatico. Esempio classico: il vino. La Toscana è la regione che più di tutte in Italia ha da rimettere in casi di dazi alti essendo una delle zone del vino più amate negli Usa. Gli Stati Uniti per il vino toscano di qualità rappresentano il 37% dell’export e oltre 400 milioni di euro in valore annuo, il secondo mercato per esportazioni. Lamberto Frescobaldi, presidente dell’Unione italiana vini, lo ha detto con chiarezza. In sostanza, «sarebbe un embargo per l’80% del vino italiano». Cifre letteralmente da capogiro, che raccontano della fragilità di un mercato dove la dipendenza da un solo acquirente ha creato e crea squilibri insanabili. Si cercano altri mercati, ma si tratta di una operazione che avrà bisogno di anni di lavoro. In un mercato molto concorrenziale, tra i grandi produttori europei, come ovviamente la Francia, e i grandi player mondiali come il Cile, la California, il Sud Africa o l’Australia. Ma ci sono anche altre questioni che rischiano di investire come un treno la Toscana. Nella nostra regione l’export farmaceutico verso gli Stati uniti vale più di 3,6 miliardi di euro, quello di macchinari di impiego generale 567 milioni, la gioielleria 500. In definitiva, le esportazioni totali toscane verso gli Stati Uniti ammontano a circa 9,1 miliardi di euro. E se la Toscana rischia la tragedia, Firenze resta la città più esposta, la seconda in Italia dopo Milano. Un deciso intervento dell’Ue sarà indispensabile per evitare di vedere intere regioni andare in default.