“ E’ realistico ipotizzare che l’ambiziosa programmazione di Stefano Massini sia incongrua non in sĂ©, ma rispetto alle potenzialitĂ del Teatro della Pergola, per come esso è configurato” ha detto il misero della cultura ispondendo al Senato all’interrogazione dei senatori Parrini, Boccia, D’Elia, Crisanti, Rando e Verducci del gruppo Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista
“Il Teatro della Pergola è e deve restare un vanto nazionale, ma va salvato da questo stallo. La programmazione patisce un contesto strutturale che si è progressivamente depotenziato, ma la cui valutazione negativa non è imputabile al direttore amministrativo. La Direzione generale del Ministero è in attesa di acquisire i verbali dalla Commissione consultiva per il Teatro per procedere, poi, alla loro integrale pubblicazione. Ricordo che, una volta pubblicati i verbali, esiste la possibilitĂ di presentare, entro 15 giorni, richiesta di riesame in merito alla decisione della Commissione e per questo lascio aperta la risposta finale”.
Lo ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli rispondendo al Senato all’interrogazione dei senatori Parrini, Boccia, D’Elia, Crisanti, Rando e Verducci del gruppo Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista. Il tema è il declassamento del teatro della Toscana non all’altezza di un teatro nazionale e che ha visto tre commissari dimissionari.
“Rigetto le accuse strumentali sul giudizio tecnico e rilevo, piuttosto, tutte le criticitĂ del sistema teatrale della Pergola che negli ultimi anni ne hanno eroso la reputazione, i finanziamenti, la proiezione internazionale e la capacitĂ di far esprimere una figura di valore come quella di Stefano Massini” ha proseguito Giuli.
Che ha aggiunto: “il Teatro della Pergola è troppo importante per essere percepito come un teatro locale. Ciò che rischia di diventare a causa di decisioni unilaterali operate esclusivamente sulla base di prassi politiche che con l’aspetto artistico non dovrebbero avere nulla a che fare. Esattamente come è successo con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, che ha attraversato una crisi profondissima, costellata di scandali, prima di ritrovare, con l’attuale dirigenza, qualitĂ artistica e consenso di pubblico esclusivamente grazie all’intervento del Governo Meloni”.
“ E’ realistico ipotizzare che l’ambiziosa programmazione di Stefano Massini sia incongrua non in sĂ©, ma rispetto alle potenzialitĂ del Teatro della Pergola, per come esso è configurato”, ha concluso Giuli .