Ven 19 Apr 2024

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Fotografia lungo la Via Emilia

Fotografia Europea si allarga lungo la Via Emilia per città e paesi. Ecco un itinerario per fare il pieno di immagini, idee, progetti, modi di vedere il mondo.

Ancora tanta fotografia appena fuori Reggio Emilia, alla Fondazione Maramotti. In questa ex-fabbrica della Max Mara, trasformata in anni recenti in un bello spazio espositivo per la importante collezione di arte contemporanea dei padroni di casa, Margherita Moscardini espone il lavoro The Fountains of Za’atari. Uno studio articolato sul sistema idrico e sulle fontane presenti nei campi per rifugiati siriani in Giordania. Che è il secondo più grande al mondo.

E tanta fotografia puntando la barra verso sud est. Scendendo da Reggio Emilia lungo la Via Emilia verso l’Adriatico infatti presto si arriva a Rubiera. Dove ha sede Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea. Cioè una “delle poche strutture in Italia in grado di offrire con continuità e competenze specifiche uno sguardo scevro da giudizi sulle trasformazioni in atto nel nostro paesaggio quotidiano”.

Linea di confine dà vita a progetti fotografici d’indagine territoriale, nei quali coinvolge fotografi famosi – come Lewis Baltz, Guido Guidi, Stephen Shore e altri – insieme a giovani ancora sconosciuti. Infatti la mostra “Relazioni. Fotografie e video dalla collezione di Linea di Confine” raccoglie nomi vecchi e nuovi  che indagano i temi “dell’esistenza, dei legami interpersonali e delle relazioni sociali”. Con molti bei lavori.

E fotografia ancora dopo pochi chilometri, quando si arriva a Modena. Qui ben tre mostre sono dedicate a Franco Fontana, maestro della fotografia a colori.

La Fondazione Modena Arti Visive lo celebra con “Sintesi”. Tre mostre che ripercorrono più di sessant’anni di attività, nonchè i legami di amicizia intrecciati con i grandi fotografi del nostro tempo: da Luigi Ghirri e Mario Giacomelli a Joseph Koudelka e Sebastiao Salgado.

Anche a Bologna si può vedere bella fotografia. La Fondazione MAST ospita un progetto interessante del celebre fotorafo tedesco Thomas Struth. Che con “Nature & Politics” indaga il rapporto tra queste due categorie e lo sviluppo della tecnologia “come promessa unica del progresso umano”. E si scopre che le nostre vite sono tutte toccate dai mostruosi macchinari delle tecnologie avanzate…

 

Fotografia anche alla fine della strada, cioè a Ravenna. Qui al MAR, il museo d’Arte della Città di Ravenna, ci si può divertire con i “Più di 50 anni di magnifici fallimenti” di Oliviero Toscani. Un titolo accattivante per la raccolta delle sue tante e celebri fotografie che hanno scandalizzato nei decenni passati l’Italietta benpensante e provinciale.

Margherita Abbozzo (2.continua)

Per tutte le info pratiche: Collezione Maramotti; Linea di Confine. Fondazione Modena Arti VisiveFondazione Mast. MAR .

Credits delle immagini: quella di copertina è di Oliviero Toscani, 1996; poi Moscardini 2017; Frank Gohlke, 1994; Raimond Wouda, 2005; Fontana, 1995 e 1990; Struth 2017, Toscani 1996 e 1992.

 

 

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