Ven 29 Mar 2024

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Firenze, sindacati: rioccupare operai cantieri tramvia

Nel corso del presidio in vista dello sciopero del 18 dicembre, i sindacati hanno chiesto con forza la rioccupazione di 200 maestranze, chiamate a concludere in tempo l’opera ‘d’importanza strategica’

I lavoratori dei cantieri delle nuove linee tramviarie di Firenze “sono attesi da uno sforzo importante nei prossimi mesi per consegnare in tempo l’opera”, e “chiediamo che gli operai, terminati i lavori, vengano rioccupati: sono circa 200 maestranze”. Lo affermano Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil, che oggi a Firenze hanno dato vita a un presidio in vista dello sciopero del 18 dicembre per il rinnovo del contratto nazionale degli edili. “Sarebbe opportuno pensare anche a meccanismi di premialità per il raggiungimento degli obiettivi vista l’importanza strategica dell’opera”, sostengono i sindacati, che nell’iniziativa di oggi hanno richiamato l’attenzione su questioni quali i 3mila lavoratori delle concessionarie autostradali a rischio dopo lo stop all’affidamento alle società controllate dei lavori di manutenzioni e progettazione; la situazione dei lavoratori fiorentini degli appalti della manutenzione della rete idrica ed elettrica, dove manca la clausola sociale nei cambi d’appalto; lo stallo sul cantiere fiorentino della Tav.

Le questioni citate da Cgil, Cisl e Uil di categoria, per quanto riguarda il livello locale, “hanno una esigenza comune – dichiarano i confederali – un protocollo di appalti a livello di Città metropolitana con clausole sociali che garantiscano occupazione, sicurezza sul lavoro, regolarità”. Su un piano generale il messaggio dei sindacati, a fronte di uno stallo in corso da mesi nelle trattative per il rinnovo del Ccnl degli edili, è “basta coi posti di lavoro a rischio e la precarietà; servono aumenti salariali, più sicurezza sul lavoro e lotta al lavoro nero”.

Filca, Fillea e Feneal chiedono aumenti salariali in linea con gli altri settori e finalizzati anche ad aiutare una ripresa dei consumi al servizio del Paese; difesa e riforma delle Casse edili a tutela di tutti i lavoratori, contro il lavoro nero e per sostenere le imprese più serie contro la concorrenza sleale e il dumping; più sicurezza sui posti di lavoro, contro gli infortuni e gli incidenti mortali che, drammaticamente, crescono ogni giorno di più; potenziamento del fondo integrativo per il pensionamento anticipato, dando la possibilità a chi svolge lavori gravosi di andare in pensione prima.

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