I sindacati accusano Enel  di “irresponsabilitĂ aziendale” e di “mancate risposte a richieste avanzate da oltre un anno e mezzo”.
Hanno protestato davanti alla prefettura di Firenze i lavoratori Enel contro la decisione dell’azienda di trasferire circa 220 dipendenti dalla storica sede regionale di lungarno Collombo, nella zona sud della cittĂ , a quella di via Bini-via Corridoni a Rifredi.
Trasferimento giĂ iniziato da mesi e che dovrebbe concludersi entro settembre.
Come spiega Juri Riccardi della Filtcem Cgil Toscana, da Enel  “non è stato previsto nessun parcheggio, nessuna azione che possa mitigare l’impatto che il trasferimento avrĂ sulla mobilitĂ dei lavoratori, ma anche della cittadinanza di Rifredi, che è una realtĂ particolarmente congestionata. Abbiamo scritto agli assessori alla mobilitĂ di Regione e Comune oltre che alla sindaca di Firenze. Ad oggi non siamo stati convocati, ci saremmo aspettati dalle istituzioni una maggiore attenzione su questo problema”.
La protesta strettamente fiorentina si somma allo sciopero nazionale di due ore dei dipendenti di Enel  E-distribuzione. “Enel ha deciso in modo unilaterale di cambiare l’orario di questi lavoratori, stravolgendo le loro vite e senza apportare alcun beneficio a quello che è il servizio che dobbiamo garantire alla cittadinanza”, aggiunge Riccardi.
“La mobilitazione – annuncia Luca Lucietto della Flaei Cisl – andrĂ avanti su entrambi i fronti perchĂ© siamo sostenuti dalla quasi totalitĂ dei lavoratori. Per quanto riguarda la vertenza fiorentina è incredibile che l’azienda non si stia preoccupando minimamente di trovare tutta una serie di soluzioni logistiche e di supporto alle persone che arrivano non solo dal comune di Firenze, ma da tutta la provincia”.
Tra le richieste dei sindacati, incrementare i giorni di smart working e la possibilitĂ di utilizzare altre sedi Enel per i giorni di rientro in presenza. “L’azienda aveva tolto un giorno dal vecchio accordo di smart working, che andrĂ rifatto – dice Claudio Di Caro della Uiltec Uil – Finora due volte alla settimana riuscivamo a gestirle perchĂ© avevamo la sede in Lungarno Colombo e chi arrivava da Firenze sud la giornata in presenza la faceva lì, non doveva spostarsi fino a Rifredi”.