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Ven 16 Mag 2025
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ToscanaCronacaFirenze: 12 residenze di lusso in Palazzo Serristori

Firenze: 12 residenze di lusso in Palazzo Serristori

A Firenze restaurato Palazzo Serristori, ospiterĂ  residenze di  lusso. Restaurati 12 appartamenti, da 4 ai 15 milioni l’importo

Fu tra l’altro ultima dimora di Giuseppe Bonaparte, fratello di Napoleone, re di Spagna e di Napoli, che vi si rifugiò in esilio, e anche residenza, sempre nell’800, della nobile famiglia russa dei Demidoff:  Palazzo Serristori a Firenze, sul lungarno omonimo, a due passi da ponte Vecchio torna finalmente a ‘vivere’.

Si è concluso  infatti il restauro dello storico immobile  per lungo tempo rimasto vuoto, acquistato nel 2020 per 24 milioni di euro dal gruppo Ldc Hotels & Residences. A Palazzo Serristori,  dopo quattro di lavori,  sono stati realizzati 12 appartamenti extralusso, da 170 a 500 mq, tutti venduti tranne due (in corso contatti).

Le residenze sono state cedute “per importi che vanno dai 4 ai 15 milioni di euro – ha spiegato Francesco Tesi, real estate advisor di Lionard Luxury Real Estate, la societĂ  incaricata della consulenza per le compravendite -. Gli acquirenti sono, in maniera omogenea, italiani e internazionali: sono tutti collegati dall’amore per l’arte e per Firenze”. Tra i nuovi proprietari, secondo quanto appreso, c’è uno scienziato e americani che hanno anche passaporto italiano.

Tra le particolaritĂ  del Palazzo anche una piscina privata, ovale, nel giardino che si affaccia sul lungarno e all’interno aree comuni come quella wellness con bagno turco e sauna. Tra le caratteristiche dello storico edificio i primi lampadari di Murano realizzati in vetro colorato nel grande Salone delle feste -come ha spiegato Adriana Novelli, project manager Ldc Hotels & Residences, è “grande 250 mq, con un’altezza di 12,5 metri” -, la sontuosa Sala degli Specchi, una rarissima stufa in terracotta invetriata prodotta dalla manifattura Ginori di cui esiste solo un altro esemplare al mondo. Nelle sale ricorre inoltre spesso il motto ‘Non verba, sed acta’, caro alla famiglia Demidoff.