Ven 26 Apr 2024

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Evitare spostamenti, arrivano le prime denunce in Toscana

Per effetto del dpcm del 9 marzo le regole restrittive per cercare di limitare il contagio da Coronavirus, sono uguali su tutto il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del 10 marzo e sino al 3 aprile, tra le limitazioni del decreto quella che si sta dimostrando più difficile da rispettare è quella di “evitare gli spostamenti delle persone fisiche”.

“Si devono limitare gli spostamenti, si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti”, così si legge nelle indicazioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che risponde agli interrogativi più frequenti dopo il varo del provvedimento del Governo.

Ma non tutti hanno preso sul serio queste norme, ed ecco che in Toscana arrivano le prime denunce:

Oltre 500 persone controllate da ieri nell’area metropolitana di Firenze dalle forze dell’ordine: di queste 8 sono state poi deferite per violazione dell’articolo 650 del codice penale, ovvero per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. Questo è quanto ha reso noto il prefetto di Firenze Laura Lega, che ha poi ringraziato le forze di polizia per il lavoro di squadra che stanno facendo. In totale sono 187 gli automezzi sottoposti a controlli e più di 218 le autocertificazioni redatte.
Il prefetto ha rinnovato l’invito alla totale osservanza alle prescrizioni dal decreto, richiamando tutti ad essere responsabili, senza per questo voler creare allarmismi o tensione. Ha poi sottolineato l’importanza di far comprendere ai giovani la lezione “che bisogna imparare a divertirsi e a stare insieme nel rispetto degli altri.

Trovato ancora aperto alle 23.30 ieri sera, il gestore di un locale  a Firenze è stato denunciato dalla polizia municipale durante la verifica del rispetto delle disposizioni del Dpcm che tra l’altro impone la chiusura alle 18 di bar e ristoranti.
Per il gestore è scattata la denuncia per l’inosservanza ai provvedimenti dell’autorità e la segnalazione alla direzione sviluppo economico del Comune per l’adozione di provvedimenti di sospensione dell’attività fino al termine delle disposizioni impartite dal decreto.

I carabinieri di San Giovanni Valdarno hanno denunciato un operaio 40enne trovato a girare di notte senza motivo a Terranuova Bracciolini. L’uomo, di Levane, è stato fermato a un posto di controllo intorno alle tre: non aveva l’autocertificazione, pertanto i militari lo hanno invitato a compilarne una copia sul posto. Il 40enne ha così dichiarato di spostarsi tra Terranuova e Levane per comprovate esigenze lavorative in quanto lavora in una ditta collegata alla moda. Tenuto conto che l’azienda è aperta durante il giorno, i militari hanno denunciato l’uomo per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità nonché per falsità ideologica.

Tre persone sono state denunciate ieri a Pistoia dalla polizia ferroviaria per mancata osservanza delle misure per il contenimento della diffusione del Coronavirus previste dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. La prefettura di Pistoia spiega che le forze di polizia hanno immediatamente attivato le misure di controllo sul rispetto delle limitazioni degli spostamenti lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti nel territorio provinciale. Nel complesso sono state sottoposte a controllo 138 persone.

Ad Arezzo, Sono dieci le persone denunciate dalla polizia per mancata osservanza delle misure per il contenimento della diffusione del Coronavirus previste dal Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri.
I 10 denunciati, spiegano, erano in giro senza comprovate esigenze lavorative né di salute. La prefettura fa sapere anche che a Cortona (Arezzo) i due titolari di un esercizio commerciale sono stati denunciati per inosservanza delle prescrizioni, varate per contrastare la diffusione dell’epidemia, poiché il locale è stato trovato ancora aperto dopo l’orario stabilito per la cessazione dell’attività, ovvero le 18. Nell’immediatezza l’esercizio è stato chiuso ed è stata avanzata al Comune la proposta per l’applicazione della sospensione dell’attività.

A Prato sono 10 persone – 3 commercianti e 7 soggetti che camminavano in strada – denunciate dalla polizia a Prato nelle ultime ore per inosservanza dei provvedimenti. Per quanto riguarda i sette sorpresi a camminare nelle vie, la questura spiega che “si tratta di persone che sentite in merito alla loro presenza in loco, non sono state in grado di fornire alcuna spiegazione compatibile, per ora, luogo e plausibile motivazione, con il decreto governativo”.  Invece i tre esercenti denunciati sono titolari di un bar in via Santa Trinita, un bar e un kebab nel quartiere Soccorso: i poliziotti hanno verificato che i loro esercizi erano attivi oltre le 18 di ieri sera. Due persone, che si trovavano fuori casa senza un valido motivo, sono state infine denunciate dalla polizia municipale a Pietrasanta (Lucca).

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