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Mer 16 Lug 2025
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ToscanaPoliticaElezioni regionali: Giani, 'per me si vota in ottobre, no a ritardi'

Elezioni regionali: Giani, ‘per me si vota in ottobre, no a ritardi’

Elezioni regionali, Giani – “Se l’altra volta noi votammo il 20 e il 21 di settembre, mentre dovevamo votare in giugno, è perché c’era una cosa molto seria che si chiamava Covid”, ma “motivi come quelli per ritardare il voto, anche da un punto di vista dello stato di diritto, non li vedo, quindi per me a ottobre si vota”. Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, intervistato ieri sul palco della Festa dell’Unità di Firenze.

“A me questo atteggiamento – ha proseguito – di ‘chissà quando si vota’, di ‘non si vota se non c’è il terzo mandato’, non mi piace: e lo dico a tutti questi esponenti del centrodestra che hanno un atteggiamento riferito a Zaia: lo stato di diritto ha delle leggi e le rispetta. L’articolo 122 della Costituzione dice che in una Regione si vota ogni 5 anni. Quindi quando sono finiti i 5 anni si deve andare a votare”.

“Se la coalizione, se il partito a cui appartengo, il Partito Democratico, e sono profondamente orgoglioso di questo, guarda le cose nel merito, mi sento incoraggiato a guardare l’orizzonte”, perché “io ritengo che vi siano nel lavoro che abbiamo fatto in questi cinque anni tutte le condizioni”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla possibilità di ricandidatura per un secondo mandato, ma senza sbilanciarsi in merito.
“Sono davanti a una prospettiva che è quella del governo – ha detto a margine di un evento alla Festa dell’Unità di Firenze -, perché mancano ancora dei mesi, e quindi se riesco a essere figura istituzionale porto a casa leggi, provvedimenti, interventi, senza dover essere condizionato dal fatto che sono candidato. Quindi a me va bene poter continuare così con una prospettiva che, devo dire, è una prospettiva che mi sta dando la soddisfazione di un grande riconoscimento su quello che in questi cinque anni abbiamo fatto: e quando si fanno le cose, gli obiettivi che ci eravamo posti e che si sono realizzati, secondo me… tutto viene da sé”.
Secondo il governatore toscano si può essere “orgogliosi di un lavoro che in questi 5 anni sul piano dei servizi ha creato un modello Toscana, ha rilanciato le infrastrutture, ha creato opportunità e occasioni per cui non si parla più di una Toscana a più velocità: è riuscita a marciare in modo omogeneo, facendo del bene a tutti i ceti sociali, ma soprattutto guardando agli ultimi e ai fragili, offrendo a questi delle risposte molto concrete”.