Gio 28 Mar 2024

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Eletti Pd Toscana contestano esclusione Pisa dagli aeroporti strategici

Firenze, gli eletti Pd in Toscana, deputati e senatori:Ylenia Zambito, Dario Parrini, Silvio Francescelli, Simona Bonafè, Laura Boldrini, Federico Gianassi, Marco Simiani e Marco Furfaro, hanno sottoscritto un’interrogazione parlamentare sulla proposta di ‘Piano nazionale degli aeroporti’ proposta da Enac per il 2022.

L’atto degli eletti Pd in Toscana è rivolto al Presidente del Consiglio e ai ministri dei dicasteri di Infrastrutture e Sviluppo economico. L’interrogazione, spiega una nota, nasce “dalla proposta di Piano nazionale degli aeroporti presentata da Enac che esclude l’aeroporto Galilei di Pisa dal novero degli aeroporti strategici”.

Nell’interrogazione si chiede al Governo se “non si ritenga necessario integrare la proposta di Piano al fine di fornire esplicitamente la definizione di aeroporto strategico e quali effetti l’inclusione o l’esclusione da tale novero comporti per gli aeroporti interessati e quali siano, conseguentemente, le motivazioni che hanno determinato Enac a escludere l’aeroporto di Pisa dal numero degli aeroporti strategici del nostro Paese”.

Infine, si chiede “quali iniziative si intenda assumere al fine di garantire che l’aeroporto di Pisa, per le sue caratteristiche di volume passeggeri, merci e di garanzia di intermodalità, sia inserito nell’elenco degli aeroporti strategici”.

L’interrogazione sottolinea come “l’aeroporto di Pisa risulti uno scalo estremamente rilevante nella rete dei trasporti dell’Italia centrale; che la stessa proposta di piano ne preveda in prospettiva una rilevante crescita del numero di passeggeri; che Pisa resta l’unico aeroporto in Toscana a poter garantire i voli intercontinentali; che si tratta di uno scalo tra i principali del paese anche per i volumi merci, con una vicinanza strategica al porto di Livorno”.

1 commento

  1. Non ho esperienza di una partenza o di un arrivo a Firenze aeroporto, ho memoria di un incidente mortale negli anni 90, una pista che non è bastata al decollo con il rischio di una strage; ho memoria del quartiere di Brozzi, di una qualità di vita ormai compromessa forse simile in altre zone in Italia, e memoria di una discussione che si protrae sulle teste di tante famiglie nella prospettiva di un benessere comune derivante da quest’opera di ampliamento.
    Credo che la Toscana si spenga, anche a causa di occasioni lasciate cadere nella nebbia, dove trovano spazio interessi torbidi che intaccano “tasche” e “mente”. E, mi sia concesso, anche sogni e fantasia.
    Pisa sarà sempre imprescindibile, Firenze o non Firenze, piaccia o meno. Da qui la base per qualsiasi discussione.
    Poi il tempo di discutere avrà un suo tempo.
    Poi il tempo di discutere finirà.
    Siamo l’Italia, non siamo indispensabili.
    Robadisco: non duriamo.

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