Ven 26 Apr 2024

HomeToscanaCronacaDon Biancalani: digiuno contro divieto accoglienza migranti

Don Biancalani: digiuno contro divieto accoglienza migranti

Questo ha annunciato in conferenza stampa il parroco di Vicofaro (Pistoia), don Massimo Biancalani, dichiarando il via da oggi di un “presidio di digiuno per la giustizia”: lo porterà avanti il sacerdote con alcuni collaboratori e con quanti vorranno seguirlo, per sensibilizzare nei confronti di un provvedimento “ingiusto e in contrasto con il Concordato”.

“Chiediamo – continua Biancalani – al Comune di Pistoia di rivedere il provvedimento che ci vieta di accogliere i migranti e quanti hanno bisogno: l’ordinanza di settembre toglie legalità alla nostra opera, con risvolti legali importanti per i nostri ospiti”.

“I migranti che ospitiamo – sottolinea Biancalani – quando vanno in questura per rinnovare i documenti, si sentono rispondere che non possono indicare come loro domicilio il centro di accoglienza di Vicofaro, perché l’ordinanza del Comune di Pistoia dice che questo centro non è a norma”.

In attesa che il Tar si pronunci sul ricorso che ha presentato, chiede al Comune di attivarsi per cambiare il provvedimento: “il rischio – prosegue il parroco – è che quelle persone che fino a pochi giorni fa erano ospiti da noi finiscano in strada, con tutte le conseguenze del caso”.

Rispondendo poi agli abitanti che hanno firmato una petizione contro il centro di accoglienza da lui gestito, il religioso parla di “scorrettezza, perché non ci ha contattato nessuno, mentre noi siamo sempre stati disponibili e lì avremmo ascoltati”.

Inoltre, a suo avviso, i problemi segnalati sono solo dei pretesti, e “non hanno consistenza. Dal punto di vista sanitario  per esempio, abbiamo diversi medici che seguono i nostri ospiti. Sotto il profilo della quiete pubblica – conclude Biancalani – non ci sono schiamazzi o altro, qualche problema può essere sorto durante il Ramadan ma succede un mese all’anno e poi non fanno confusione”

Rock Contest 2023 | La Finale

"Prenditi cura di me"