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🎧 Distilleria Deta: troppe maleodoranze, ARPAT ‘ferma’ l’impianto

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🎧 Distilleria Deta: troppe maleodoranze, ARPAT 'ferma' l'impianto
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Il provvedimento di stop per le ore serali e notturne è stato formato dal sindaco  di Barberino Tavarnelle, David Baroncelli, dopo che  sabato 20 marzo 2021, l’Arpat ha svolto un sopralluogo per verificare la situazione nella zona intorno allo stabilimento Deta. La nostra intervista a Antonella D’Isanto del comitato tutela Valdelsa.

Nei giorni precedenti, al sopralluogo,  l’Agenzia aveva ricevuto numerose segnalazioni,
riferite anche dalla locale stazione dei carabinieri, circa un aggravarsi del problema delle maleodoranze prodotte dell’attività della distilleria Deta. La maggior parte delle
segnalazioni riferiva in particolare un problema acuto nelle ore serali e notturne fino alle prime ore dell’alba, spiega una nota di Arpat.

Al momento del sopralluogo, nell’aria di fondovalle c’era una foschia molto evidente, prodotta dal ristagno dei fumi dell’azienda, e si percepivano cattivi odori molto intensi. Il
sopralluogo in azienda ha verificato condizioni di marcia ordinarie, presidi di controllo ed abbattimento delle emissioni regolarmente funzionanti, sottolinea l’Arpat. I reparti di
stoccaggio vinacce e trattamento fanghi di depurazione non presentavano anomalie di conduzione e soggettivamente non contribuivano in maniera significativa ai cattivi odori percepiti.

Al termine del sopralluogo, intorno alle ore 11:30, l’odore tipico di vinaccia cotta proveninete dallo stabilimento Deta era avvertibile ma molto attenuato e senza le connotazioni nauseabonde e pungenti che caratterizzavano le maleodoranze del primo mattino. I fenomeni riscontrati nel sopralluogo, spiega l’Arpat, appaiono riconducibili ad un prolungato ristagno ed accumulo nei bassi strati dell’atmosfera degli inquinanti emessi dalla combustione/essiccamento della buccetta.

L’ Arpat ha così proposto al Comune di valutare la possibilità di adottare provvedimenti contingibili e urgenti di inibizione della combustione della buccetta in periodo notturno,
con la sola esclusione delle situazioni più favorevoli alla dispersione degli inquinanti, e alla Regione Toscana di rivalutare l’autorizzazione rilasciata per disciplinare in maniera più stringente il periodo transitorio.

provvedimento che è stato poi firmato dal sindaco David Baroncelli. La  distilleria Deta dovrà così  interrompere temporaneamente l’attività dello stabilimento, situato nell’area industriale di Barberino Val d’Elsa, nella fascia serale e notturna.

Il documento, spiega una nota, si pone l’obiettivo dicontenere i disturbi e l’impatto che in questa fase transitoria, in attesa degli interventi successivi, il ristagno delle emissioni in atmosfera della distilleria ha arrecato alla popolazione generando effetti che si sono resi visibili soprattutto nella fascia serale e notturna.

Pur non individuando irregolarità nella conduzione dell’impianto rispetto a quanto
disposto dell’autorizzazione né alcuna anomalia di marcia, prosegue la nota dell’amministrazione, Arpat ha rilevato che i fenomeni riscontrati sembrano riconducibili ad un prolungato ristagno ed accumulo nei bassi strati dell’atmosfera degli inquinanti emessi dalla combustione e dell’essiccamento della buccetta.

Tuttavia l’intensità e il protrarsi dei fenomeni di maleodoranze serali e notturni provenienti dalla Deta  hanno indotto Arpat, dopo i controlli effettuati nella giornata di sabato 20 marzo, a proporre al sindaco di Barberino Tavarnelle di valutare un’interruzione temporanea dell’attività dello stabilimento nelle fasce orarie in cui il problema supera
la soglia della tollerabilità.

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