Ven 19 Apr 2024

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“Disconnection. L’hardcore italiano negli anni Novanta”. Ascolta l’intervista

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“Disconnection. L’hardcore italiano negli anni Novanta” (Tsunami Editore). La doppia intervista a uno degli autori, Giangiacomo De Stefano e a Rino Valente (rinomato tatuatore e prime mover della scena fiorentina). A cura di Giustina Terenzi

Disconnection. L’hardcore italiano negli anni Novanta di Andrea Ferraris, Giangiacomo De Stefano

“Quello degli anni Novanta è stato un periodo di grande cambiamento per l’hardcore in Italia. In seguito al declino o all’evoluzione delle band storiche, una ventata di novità ha dato il via allo sviluppo di una scena che, seppur ancora in qualche modo legata a quella precedente, è stata in grado di affrontare tematiche inedite e portare in sé differenti sfaccettature e modi di pensare. L’epopea dell’hardcore italiano anni Ottanta è già stata documentata con dovizia di particolari in diversi libri e documentari, ma sino a oggi il decennio successivo era rimasto esclusivo appannaggio di chi l’ha vissuto in prima persona. Ora, grazie alle voci dei componenti di gruppi dell’epoca come Growing Concern, Concrete, By All Means, Eversor, Tear Me Down, With Love, Sottopressione, Burning Defeat, Colonna Infame Skinhead e tantissime altre realtà che in quegli anni sono fiorite da Aosta fino alla Sicilia, questo volume va finalmente a ricomporre l’anello mancante nella storia dell’hardcore punk italiano”.

Giangiacomo De Stefano, produttore e regista di documentari e serie televisive, lavora da anni con le più importanti realtà nazionali (Sky, Rai, Rai Cinema, Feltrinelli, Classica, Cielo). Tra i tanti film, ha diretto “At the Matinee”, documentario sulla storia del CBGB’s e dell’hardcore di New York. Ha fatto parte della scena hardcore sin dalla fine degli anni Ottanta, suonando in gruppi come Ivory Cage, Ageing, Summer League, The Guilt Show e Cosa Nostra.

Andrea “Ics” Ferraris, vive a Genova, dove lavora con i minori stranieri non accompagnati e va assiduamente in surf e in skate. Ha scritto di musica su diverse riviste italiane e straniere e fra gli altri ha suonato e registrato dischi con Maurizio Bianchi, John Russell, Andrea Marutti, Michael Palace, Luca Sigurtà e Craig Hilton. Negli anni Novanta ha inoltre suonato in gruppi hardcore come One Fine Day, Burning Defeat, Permanent Scar e Outright.

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