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Ven 15 Ago 2025
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ToscanaCronacaCarcere di Prato, 33 indagati in inchiesta su telefoni e droga

Carcere di Prato, 33 indagati in inchiesta su telefoni e droga

Carcere di Prato – Conclusa dalla procura la prima tranche di indagini relativa all’introduzione di cellulari in particolare e droga nel carcere cittadino della Dogaia, struttura per gli inquirenti caratterizzata da un “pervasivo tasso di illegalità”.

Lo rende noto la procura: 33 in tutto gli indagati, tutti detenuti, 41 gli apparecchi tra cellulari, microcellulari e smartwatch oltre a due schede telefoniche introdotti e usati nei reparti di alta e media sicurezza da reclusi italiani, albanesi, macedoni, georgiani e filippini. Contestati anche due episodi di introduzione di cocaina e hashish, rinvenuti in un caso in contenitori di sugo di carne, nell’altro nella camera di sicurezza. La procura rende noto anche che ieri sono stati trovati in un pacco di abiti destinato a un recluso altri 5 grammi di hashish, 40 invece erano stati scoperti in un frigo sabato scorso e il 17 luglio altri 5 in una cella.

La procura ha proceduto anche alla notifica dell’avviso di conclusione indagini per la rivolta avvenuta il 5 luglio scorso nel carcere pratese: gli indagati sono altrettanti detenuti di nazionalità albanese, marocchina, italiana e polacca. Ai disordini, si ricorda in una nota, “risulta aver preso parte anche il detenuto romeno” trovato morto il 18 luglio nella camera di sicurezza dove era in isolamento. Un decesso sospetto, per il quale la procura avrebbe escluso l’ipotesi di suicidio, disponendo esami. La morte, si spiega nella nota diffusa oggi, è avvenuta “per arresto cardiaco come risulta dall’autopsia” ma sono ancora in corso accertamenti tossicologici per capire le cause.