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Sab 13 Dic 2025
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ToscanaDirittiDa Unicoop Firenze raccolta fondi per sostegno studio a giovani palestinesi

Da Unicoop Firenze raccolta fondi per sostegno studio a giovani palestinesi

Per la campagna di solidarietà natalizia la Fondazione Il Cuore si scioglie e Unicoop Firenze promuovono da oggi al 13 gennaio la raccolta fondi per il sostegno allo studio di giovani palestinesi, progetto in collaborazione con l’Università di Firenze, la Comunità Islamica di Firenze e Toscana, il Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira e la Fondazione Giovanni Paolo II.

L’obiettivo del progetto, si legge in una nota, è dare ai giovani palestinesi la possibilità di frequentare l’Università e portare a termine il ciclo di studi interrotto dal conflitto. E’ possibile contribuire alla raccolta fondi per le borse di studio triennali ai giovani palestinesi, donando alle casse dei punti vendita Unicoop Firenze 1, 5, 10 euro oppure 100, 500, 1000 punti dalla carta socio. comunicando il codice ‘Studenti Palestina’. La Fondazione Il Cuore si scioglie raddoppierà quanto sarà raccolto alle casse. Inoltre, dal 15 al 24 dicembre, utilizzando Carta Spesa In per fare la spesa, l’1% di quanto speso andrà a sostegno del progetto.

“In questo tempo di festa natalizia per tutti noi, quello che vediamo succedere, giorno dopo giorno, all’altra sponda del mare, non può lasciarci indifferenti. Gaza e la Palestina vivono un momento particolarmente doloroso e incerto, una pagina di storia e di violenza terribile – ha spiegato Daniela Mori, presidente della Fondazione Il Cuore si scioglie e del consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze -. Nessuno di noi avrebbe voluto trovarsi davanti a tutto ciò e in modo così drammaticamente impotente. Di fronte alla difficoltà di fare qualcosa per le persone colpite da questo conflitto, abbiamo allora pensato al futuro dei giovani e il loro futuro non può che passare attraverso il completamento degli studi, brutalmente interrotti dalla guerra”. La rettrice Alessandra Petrucci ha detto che questo “impegno conferma il ruolo dell’Università di Firenze nel garantire accesso allo studio, continuità formativa e sostegno concreto alla ricerca anche nei contesti di maggiore fragilità”.

“Quando aiutiamo l’altro miglioriamo la sua vita ma anche la nostra”, ha aggiunto Izzedin Elzir, Imam di Firenze. “A Gaza – ha concluso Alberto Corsinovi, presidente della Federazione regionale Misericordie della Toscana – ci sono meno bombe e meno morti rispetto a un anno fa, ma la situazione umanitaria è ancora terribile, forse perfino di più, perché ogni risorsa in quel territorio è stata esaurita e anche in Cisgiordania la situazione è drammatica”.