Dom 16 Giu 2024

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Toscana zona arancione, tre province e dieci comuni in zona rossa

Pistoia rimane area ad alto rischio, Prato ed Arezzo diventano zona rossa assieme al comprensorio del cuoio quasi per intero. Studenti a casa a Siena, Castelnuovo Berardenga, Marradi, Reggello e Tavarnelle Barberino Val dโ€™Elsa. Il presidente della Toscana Giani ha firmato le ordinanze, spiegando i motivi delle scelte assunte

Nella Toscana che rimane arancione, circondata da regioni con situazioni di ancora maggior rischio quanto ai contagi da Covid-19, sono 73 i comuni colorati comunque di rosso. Alcuni giร  lo erano, altri lo diventeranno da lunedรฌ 15 marzo: per almeno una settimana, fino al 21 marzo. Sono concentrati in tre province โ€“ Pistoia, Arezzo e Prato โ€“ ma non solo in quelle. Inoltre in altri cinque territori comunali, pur rimanendo arancioni, saranno chiuse le scuole.

Il presidente della Toscana Eugenio Giani spiega nel corso di una conferenza stampa, subito dopo aver firmato le ordinanze, i dettagli dei provvedimenti assunti: tra automatismi previsti dal Dpcm e ultimo decreto legge Draghi e scelta discrezionali assunte in accordo con i sindaci.

Erano 81 i comuni sotto osservazione nelle riunioni che ieri, come tutti i venerdรฌ, sono andate avanti per lโ€™intero giorno e parte della sera, in presenza e da remoto. Alla fine la scelta รจ stata quella di confermare per unโ€™altra settimana zona rossa la provincia di Pistoia (venti comuni). Rosse diventano anche le province di Prato (sette comuni) e Arezzo (36 comuni). Non poteva che essere cosรฌ. Le disposizioni nazionali prevedono che accada in automatico quando, in un ambito provinciale, lโ€™oramai famoso indice di contagio settimanale superi i 250 nuovi casi per centomila abitanti. Impossibile qualsiasi deroga, neppure per tenere aperte le scuole per lโ€™infanzia.

Ai 63 comuni delle tre province, confermati o finiti in zona rossa, se ne aggiungono perรฒ altri dieci, tra conferme e nuovi ingressi: Viareggio in provincia di Lucca e Castellina Marittima in provincia di Pisa, Santa Luce ancora sulle colline pisane, Scarlino in provincia di Grosseto e Firenzuola nellโ€™alto Mugello fiorentino. E poi ancora quasi lโ€™intero comprensorio del cuoio: Fucecchio nel fiorentino e San Miniato, Montopoli, Santa Croce sullโ€™Arno e Castelfranco di sotto nel pisano (unico a rimane fuori da qualsiasi provvedimento Santa Maria a Monte, che gravita in gran parte su Pontedera).

Si tratta di interventi mirati relativi alla zona rossa, presi in accordo con i sindaci: โ€œchirurgiciโ€, come spiega il presidente Giani, โ€œche le nuove norme nazionali offrono come possibilitร  ai presidenti di Regione ma che in Toscana stiamo in veritร  assumendo da tre settimaneโ€. Prima, ricorda, รจ stata ad esempio la volta di Chiusi e di San Sepolcro, argine alla varianti in arrivo dallโ€™Umbria: poi la settimana dopo, tra i maggiori provvedimenti, Siena e Pistoia, Cecina anche. โ€œEd รจ stata una strategia โ€“ commenta ancora Giani – che ha funzionato ed ha pagato, come ha dato atto lo stesso ministro Speranza con cui mi sono sentito ieriโ€. Tantโ€™รจ che in alcuni di questi territori i contagi sono giร  tornati sotto soglia e non sono piรน rossi.

Ci sono poi i comuni che rimangono arancioni ma dove si รจ deciso per la chiusura delle scuole, perchรฉ i focolai individuati riguardavano proprio gli studenti o la diffusione delle nuove varianti: Siena e il contiguo Castelnuovo Berardenga, Marradi al confine con la Romagna, Reggello nel Valdarno e Tavarnelle Barberino Val dโ€™Elsa. Naturalmente chi, pur residente, va a scuola in altri comuni potrร  continuare a farlo.

I comuni ieri sotto osservazione, dove lโ€™indice di contagio ha superato i 250 casi per centomila abitanti, erano qualcuno in piรน. โ€œAssieme ai sindaci e analizzando i dati โ€“ racconta ancora Giani – abbiamo deciso perรฒ di non assumere provvedimenti ulteriormente restrittivi, perchรฉ magari, su popolazioni di poche migliaia di abitanti (dove bastano pochi contagi per finire sopra soglia ndr),i casi erano concentrati su un numero limitato di nuclei familiari giร  tutti isolati o sotto sorveglianza oppure perchรฉ lโ€™indice risultava falsato da altri fattoriโ€. Eโ€™ il caso di Volterra, ad esempio, per la presenza del carcere dove piรน di cinquanta sono stati i positivio, oppure di Figline Incisa, di Radda e di Gaiole in Chianti. โ€œIn ogni caso โ€“ precisa ancora Giani – i sindaci faranno ordinanze mirate per ridurre il rischio di assembramentiโ€. E quei comuni rimarranno comunque sotto osservazi one.

Il presidente della Toscana annuncia che gli uffici regionali sono di nuovo al lavoro per riproporre lโ€™ordinanza, sospesa dal Tar, che vietava lo spostamento nelle seconde case da fuori regione.

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