Sab 20 Apr 2024

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Costituito Comitato per il NO, referendum riduzione numero parlamentari

Firenze, con un comunicato diffuso alle principali agenzie, il ‘Comitato di Firenze per il NO’ ha annunciato la sua formazione, in vista del referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari, indetto per il prossimo 29 marzo.

I fondatori del Comitato per il NO dicono: “La scelta negativa della riduzione dei parlamentari debba essere inquadrata in un contesto più ampio che tocca anche temi come la democrazia nei partiti, la critica del divieto di vincolo di mandato, o il regionalismo differenziato”.

Inoltre, si legge sempre nel comunicato: “La riduzione del numero dei parlamentari è una tappa significativa di un percorso di attacco al Parlamento come istituzione, che va avanti da decenni, e che mira a un rafforzamento dell’esecutivo, ai danni del legislativo e quindi della volontà popolare. Non per nulla tendevano esattamente a questo, pur per vie diverse, i due progetti di grande riforma della Costituzione, di Berlusconi prima e di Renzi poi, respinti dal voto popolare”.

Il Comitato per il NO lancia quindi “Una campagna a difesa del Parlamento come istituzione, in quanto unico organo a livello nazionale direttamente eletto dai cittadini, i cui membri devono essere scelti con una legge elettorale proporzionale con indicazione di preferenze, che li sganci dalla soggezione alle segreterie dei partiti (e dalle lobby) e garantisca quindi la selezione di una classe politica all’altezza delle esigenze del Paese. Il Comitato non ritiene intoccabile il numero dei parlamentari ma non pensa che la sua riduzione serva a restituire dignità, e funzioni, al Parlamento. Teme piuttosto che una drastica riduzione come quella proposta, in assenza di una opportuna legge elettorale, riduca la rappresentanza in maniera inaccettabile e incompatibile con la rappresentatività del corpo elettorale. È sembrata poi a tutti assolutamente pretestuosa, e risibile, la motivazione finanziaria portata a giustificazione del taglio. Il risparmio sarebbe una cifra irrisoria, pari allo 0,007 della spesa pubblica totale, e non è certo opportuno, peraltro, risparmiare sulla democrazia. Se proprio si voleva risparmiare sui costi delle Camere, é stato osservato, lo si poteva fare diminuendo gli stipendi dei parlamentari, senza toccare quindi la rappresentanza”.

3 Commenti

  1. Mia sorella Barbara piena Scarano in lieto, vota No al referendum Io, sono indeciso, se votare no, Sì oppure scheda nulla. Avete qualche suggerimento da darmi? Raffaele

  2. Il protagonista sei tu. Non firmi l’adesione a nessun gruppo ma ad un appello. Fallo tuo.
    Raccolgo le firme e via via le aggiungo. Poi ognuno lo mette sui social che vuole, quando ce ne sono parecchie.
    Una volta firmato non è finito il tuo ruolo. Diffondilo!!

    Appello agli elettori per il 20 settembre

    Invitiamo i nostri concittadini elettori a respingere l’attacco alla sovranità del popolo, principio primario della struttura costituzionale e garanzia della nostra democrazia, che conseguirebbe alla forte riduzione del numero dei rappresentanti al parlamento approvata a maggioranza ridotta e sottoposto alla verifica referendaria il prossimo 20 settembre 2020.
    Si tratta di votare un secco e utile NO nella scheda che ci verrà consegnata ricordandoci che il referendum non prevede un quorum di votanti e che la sua validità deriva dall’esito
    (50%+1 dei voti validi) quale che sia il numero dei partecipanti al voto.
    Fino ad oggi la maggioranza del popolo italiano ha dato prova di maturità politica e democratica respingendo i referendum con analogo scopo politico: ridurre la centralità del Parlamento, innescare una deriva oligarchica e autoritaria.
    Non possiamo essere succubi di una comunicazione falsa e tendenziosa quale quella che fa ingannevole riferimento alla riduzione dei costi, all’esigenza della governabilità o alla crisi delle assemblee elettive, facendo di tutte le erbe un fascio e senza nulla proporre per costruire la
    prospettiva di un rinnovamento civile e politico che ci consenta di essere cittadini sovrani e consapevoli.

    I firmatari dell’appello

    Vasco Tacconi
    Barbagli Giovanni
    Sergio Morozzi
    Alberto Ferretti
    Antonio Matteini
    Francesco Lazzeri
    Simone Faini
    Roberto Damonti
    Andrea Dilillo
    Antonio Andreotti
    Stefania Forconi
    Aureliano d’Agazio
    Modestino Ercolino
    Nicola Corti
    David Mazzoni
    Gianluca Sanseverino
    Elisabetta Rettori
    Katia Miletta
    Irene Vallo
    Annamaria Cuman
    Daniele Viciani
    Maurizio Piccioli
    Jessica Mazzoni
    Antonella Giannoni
    Milva Palchetti
    Silvia Chiellini
    Francesco Bonechi
    Pietro Bonechi
    Ruben Cailandro
    Lucia Chellini
    Simone Secchi
    Giuliano Secchi
    Massimo Bandinelli
    Ugo Buonamici
    Maria Pagano
    Flavio Coppola
    Daniele Amorati
    Lorenzo della Corte
    Guidelli Maria Gemma
    Luigi Ferrara
    Sara Frattale
    Gerri Parotti
    Lascialfari Maria
    Sauro Giorgi
    Daniele Cavaciocchi
    Vieri Provvedi
    Giulio Pioli
    Antonio Andreotti
    Anna Sessa
    Fabrizio Mazzoni
    Franco Mazzoni
    Laura Marcheselli
    Simone Casali
    Manfredo Camparelli
    Lorenza Signorini
    Giuditta Specogna
    Simona Piemonte
    Lorenzo Lascialfari
    Domenico Luca Longo
    Corrado Lusi
    Andrea Pagliai
    Anna Maria Rosaria Ciasullo
    Fusai Claudio
    Matteo Manzotti
    Bianca Bonechi
    Luca Raiteri
    Sanità Radu
    Elena Ricci
    Giacomo Downie
    Irene Bicchierai
    Irene Cheli
    Edoardo Vodola
    Riccardo Tani
    Luigi d’Andria
    Gian Carlo Campani
    Mannucci Paola
    Susanna Materassi
    Umberto Alberti
    Luisa Federici
    Laura Caponi
    PierLuigi Zanella
    Massimo Rossignoli
    Jacopo Mazzoni
    Alessandro Malavolti
    Carmela Crescenzi
    Luigi Ferrara
    Celeghini Enrico
    Maria Luisa Capitta
    Annalisa Masieri

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