Il Comune di Firenze aderisce all’iniziativa della Rete degli enti locali per i diritti del popolo palestinese e per la giornata di domani invita “a sospendere ogni attività lavorativa per 15 minuti, dalle 11 alle 11:15, e a osservare un minuto di silenzio nelle scuole alle 11”. Oggi AVS-Ecolò ha esposto bandiera palestinese in Salone Ducento
A Palazzo Vecchio, si spiega in una nota, sarà inoltre appeso uno striscione con la scritta: ‘Ripudiamo – A sostegno di una Palestina libera e autodeterminata’. Anche altri comuni Toscani aderiscono oltre Firenze. E’ stato proclamato lutto cittadino in vari comuni del Mugello, in provincia di Firenze, in ricordo vittime del popolo palestinese. A prenderne parte Vicchio, Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Scarperia e San Piero, e Vaglia. Con loro anche il Comune di Reggello.
Intanto nel corso della seduta del Consiglio comunale di Firenze, il gruppo Avs-Ecolò ha esposto la bandiera palestinese, durante una comunicazione del consigliere Vincenzo Pizzolo.
“Abbiamo voluto fare un gesto simbolico, assolutamente insufficiente, ma che dimostrasse la vicinanza del nostro Gruppo e del Consiglio Comunale alla mobilitazione della cittadinanza che in questi giorni ha visto numerose manifestazioni che hanno coinvolto migliaia di cittadini e cittadine” dichiarano Caterina Arciprete, Giovanni Graziani e Pizzolo.
“Avevamo richiesto giovedì in conferenza capigruppo un momento di raccoglimento per la tragedia che sta accadendo a Gaza, che negli scorsi giorni sta toccando l’apice della sua recrudescenza con l’operazione di terra da parte dell’esercito israeliano – aggiungono i consiglieri -. Alcune forze di centrodestra si sono opposte ad un momento istituzionale. Per noi è inaccettabile che davanti a cotanta mobilitazione e crudeltà il Consiglio comunale non sia riuscito a trovare una sintesi per testimoniare vicinanza e solidarietà al popolo Gazawi. Cosa deve ancora accadere perché in maniera trasversale si chieda la cessazione del genocidio in corso nella striscia? Le istituzioni ritrovino la capacità di indignarsi”.