Gio 25 Apr 2024

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Cgil, governo ignora tribunale Prato, scatta agitazione

Prato, il sindacato ‘Funzione pubblica’ della Cgil di Prato denuncia le “gravi carenze di organico” degli uffici giudiziari pratesi e proclama lo stato di agitazione, inoltre ha inviato una lettera ai parlamentari del territorio, che sono i deputati Giovanni Donzelli, Yana Chiara Ehm, Antonello Giacomelli, Erica Mazzetti, Giorgio Silli, e il senatore Patrizio La Pietra.

La lettera della Cgil firmata dal segretario generale Sandro Malucchi rileva come tra le assunzioni previste per la giustizia dal decreto Rilancio (2700 cancellieri, 400 direttori, 150 funzionari giudiziari specificatamente assunti per i distretti di Venezia, Bologna, Torino, Milano, Brescia), “ancora una volta il Palazzo di Giustizia di Prato viene dimenticato dal governo nazionale”.

“Eppure – scrive ancora Malucchi – la carenza d’organico che incontrovertibilmente e in più di una circostanza, abbiamo dimostrato essere il problema del Tribunale di Prato, si manifesta nei numeri che la Corte d’Appello di Firenze ha inviato al ministero della Giustizia: 100% per il dirigente amministrativo, 60% per il direttore amministrativo, nel 35,3% per il funzionario giudiziario e nel 70% per il cancelliere”.

Una situazione che si ripete per la procura della Repubblica, fotografata nella relazione annuale del giugno 2019 in “una carenza del 100% della figura del dirigente, del 50% del direttore amministrativo, del 75% del funzionario giudiziario, del 66,67% del cancelliere”, e per gli uffici di notificazione, esecuzione e protesti (Unep) e del giudice di pace.

La carenza negli organici, peraltro, scrive ancora Malucchi, “si inserisce in un contesto distrettuale dove nessun altro tribunale soffre di tale discrasia organizzativa, anche e soprattutto in relazione ai carichi di lavoro: in via esemplificativa e nella logica della analisi comparativa infra distrettuale, il personale amministrativo del tribunale pratese ha assegnati, mediamente, più fascicoli di ogni altro tribunale toscano”.

A detta della Funzione pubblica Cgil il Tribunale pratese dovrebbe contare su 112 operatori, mentre ne ha soltanto 44. Da qui la proclamazione dello stato di agitazione, in prossimità della conversione in legge del decreto Rilancio, che, ricorda Malucchi, è “iniziativa prodromica alla proclamazione dello sciopero”. Invece la richiesta di “intervento” ai parlamentari pratesi è per “determinare il raggiungimento dell’obiettivo della prossima assegnazione di personale in via di assunzione”.

Per la Cgil il tribunale pratese dovrebbe contare su 112 operatori, mentre ne ha invece soltanto 44. Inoltre, la carenza negli organici a Prato “si inserisce in un contesto distrettuale dove nessun altro tribunale soffre di tale discrasia organizzativa, anche e soprattutto in relazione ai carichi di lavoro: in via esemplificativa e nella logica della analisi comparativa infra distrettuale, il personale amministrativo del tribunale pratese ha assegnati, mediamente, più fascicoli di ogni altro tribunale toscano”.

Da qui la proclamazione dello stato di agitazione “iniziativa prodromica alla proclamazione dello sciopero”.

 

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