CPR, SAP a Giani: “servono, evitanto di distogliere risorse necessarie per la sicurezza dei cittadini”

Massimo Bartoccini, segretario provinciale Sap Firenze ha inviato una  lettera aperta al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani  in merito all’apertura dei Centri di permanenza temporanea (Cpt).

“Non darò mai ok per apertura di un CPR in Toscana” aveva dichiarato ieri il presidente della giunta Regionale Eugenio Giani. E oggi Massimo Bartoccini, segretario provinciale Sap Firenze gli ha inviato una  lettera aperta  chiedendo di riflettere bene.

“Con profondo rispetto e attenzione, ci rivolgiamo a lei in seguito alle recenti dichiarazioni in cui si è espresso contro l’apertura dei Centri di permanenza temporanea nel territorio toscano – si legge nella lettera  -. Noi del Sap rappresentando gli interessi dei poliziotti in servizio nella nostra provincia desideriamo sottolineare una serie di problematiche concrete che il nostro territorio sta affrontando in assenza di un Cpt. Ogni giorno, dalla Toscana partono pattuglie della polizia di Stato con a bordo immigrati diretti ai vari Cpt sparsi in tutta Italia, da Udine a Reggio Calabria”

“Questo -sottolinea il segretario del SAP- comporta un significativo dispendio di risorse umane e logistiche. Gli operatori sono quotidianamente distolti dai loro compiti ordinari e inviati in missione presso centri distanti, con conseguente sottrazione di forze all’ordine e sicurezza del nostro territorio”.

“Oltre all’ovvia problematica operativa -prosegue Bartoccini-  c’è da considerare l’importante costo economico per lo Stato. Il trasporto, l’assistenza e la gestione logistica dei trasferimenti sono gravosi e potrebbero essere notevolmente ridotti con la presenza di un Cpt nel nostro territorio”.

Il SAP ritiene fondamentale “valutare con occhi critici e costruttivi la realtà operativa e logistica che ogni giorno gli operatori di polizia affrontano, con il desiderio di operare nel miglior modo possibile per la comunità che servono. Le chiediamo pertanto, con spirito di collaborazione e apertura al dialogo, un incontro per poter affrontare insieme questo delicato tema. Siamo convinti che, lavorando fianco a fianco, possiamo trovare soluzioni equilibrate e funzionali che rispondano sia alle esigenze di sicurezza e ordine pubblico, sia alle preoccupazioni dei cittadini”.

 

Cireglio (PT): utente vince causa contro Publiacqua, “somme depurazione non dovute se non ci sono fogne”

Lo riferisce in una nota Acqua bene comune Pistoia e Valdinievole. La causa, si spiega, ha preso il via dall’opposizione di un cliente, patrocinato dall’avvocato Sandro Ponziani, al quale  Publiacqua aveva addebitato, pur non risultando la fognatura collegata all’impianto di depurazione, la quota di tariffa relativa alla depurazione

Le somme richieste da Publiacqua a titolo di quota di tariffa per la depurazione, e per l’effetto ha revocato il decreto ingiuntivo, per oltre 2.500 euro, notificato al clienti, non sono dovute   per mancanza della controprestazione, vale a dire per mancanza del servizio di cui si chiedeva il pagamento” e “perchè non era stata fornita da Publiacqua prova dell’esistenza e del relativo collegamento alla fognatura del servizio di depurazione.

Lo ha deciso il  giudice di pace di Pistoia, accogliendo l’opposizione proposta da un utente di Cireglio (Pistoia) che ha dichiarato non dovute le somme e ha inoltre “condannato il gestore a rimborsare quanto in precedenza corrisposto dall’utente a tale titolo”. Lo riferisce in una nota Acquabenecomune Pistoia e Valdinievole.

La causa, si spiega, ha preso il via dall’opposizione di un cliente, patrocinato dall’avvocato Sandro Ponziani, al quale era stata addebitata, pur non risultando la fognatura collegata all’impianto di depurazione, la quota di tariffa relativa alla depurazione. Quota, si rileva, richiesta, “anche retroattivamente, con riferimento al periodo decorrente dal 2010 in poi, asserendo che pur non risultando l’impianto dell’utente collegato alla fognatura e al servizio di depurazione” era da ritenersi “dovuta, in base ai regolamenti di Publiacqua”.

Il giudice di pace, pur ritenendo dovuta la tariffa per la fognatura, ha invece espressamente accolto quanto eccepito dall’avvocato Ponziani sulla tariffa per la depurazione, dichiarando inoltre che manca “il rapporto sottostante alle fatture emesse, le quali in quanto documenti di parte, unilaterali, allorchè vengano contestate, debbono essere giustificate da un adeguato supporto probatorio, in ordine alla sussistenza dei presupposti che hanno dato luogo agli addebiti in esse contenuti; e al riguardo, la documentazione prodotta dal gestore, depositata peraltro fuori termine – si riferisce ancora -, era da considerarsi priva di qualunque valenza probatoria, in quanto formata e proveniente unilateralmente da una delle parti in causa”.

Politica, Di Giorgi (PD): Chi ha paura delle primarie?

L’ex  vicepresidente del Senato  Rosa Maria Di Giorgi:” La stagione che si apre ha bisogno di credibilità, competenza, onestà e dedizione. Usiamo al meglio le nostre risorse, non chiudiamo a riccio il partito e non pieghiamo uno dei nostri tratti distintivi, ossia le primarie, agli interessi o ai capricci di dirigenti più o meno qualificati.

“Leggo che vari dirigenti del Pd fiorentino, anche ad alto livello, definiscono “fantasiose” le candidature in campo per  sindaco di Firenze, relegano le primarie che da più parti si chiedono a un esercizio inutile, e addirittura  parlano di primarie  “anarchiche”. Insomma un insieme di termini sprezzanti che poco hanno a che fare con la storia del Pd e con le recenti primarie che, molto partecipate, hanno visto la vittoria di Ely Schlein. Ci si chiede che cosa stia succedendo nel partito alla vigilia di un appuntamento così importante come le amministrative dell’anno prossimo. Vogliamo tornare alle segrete stanze?” lo scrive l’ex vicepresidente del Senato  Rosa Maria Di Giorgi.

“Vogliamo evitare una prova di democrazia che altri partiti ci invidiavano? Abbiamo nostalgia di metodi che in molti ritenevamo ormai superati? Insomma chi ha paura delle primarie? Chi è che teme la discussione aperta sul futuro della città, sui programmi, sulle alleanze? ” chiede ancora Di Giorgi. Che aggiunge “le primarie servono a dare identità ai progetti e alle persone che hanno idee sulla città e che vogliono proporle agli elettori in una competizione leale e franca che dia spazio a movimenti e associazioni, a tutti coloro che credono che la nostra città possa svilupparsi, essere sempre più vivibile e piena di energia”.
“Per questo mesi fa ho rotto gli indugi e ho chiesto un confronto aperto e schietto al mio partito per la scelta del candidato, mettendomi per prima a disposizione, come altri a seguire, per questo percorso. Alla luce del sole, senza stanze segrete, senza accordi fra correnti ed equilibrismi che non sono più comprensibili per i cittadini” sottolinea l’ex vicepresidente del Senato. Che conclude “la stagione che si apre ha bisogno di credibilità, competenza, onestà e dedizione. Usiamo al meglio le nostre risorse, non chiudiamo a riccio il partito e non pieghiamo uno dei nostri tratti distintivi, ossia le primarie, agli interessi o ai capricci di dirigenti più o meno qualificati”.

Bagno a Ripoli: 100 euro ai pendolari per usare TPL

Una misura basata sul modello del cash back già messa in campo dall’amministrazione di Bagno a Ripoli negli anni scorsi e confermata anche per il 2023.

Azzerare i rincari e convincere sempre più persone a non usare auto e scooter per migliorare la qualità dell’aria. È il doppio binario su cui si muove il piano di maxi-incentivi previsto dal Comune di Bagno a Ripoli per  studenti e pendolari che utilizzano il trasporto pubblico. I i primi, se in possesso di un abbonamento annuale, riceveranno un rimborso di 100 euro, i secondi 50. Una misura basata sul modello del cash back già messa in campo dall’amministrazione negli anni scorsi e confermata anche per il 2023.

Per quanto riguarda gli studenti  di Bagno a Ripoli , universitari inclusi, in possesso di un abbonamento annuale, con Isee sopra i 36mila euro pagheranno 278,70 euro a prezzo pieno; con l’incentivo del Comune l’effettivo sarà di 178,70; cifra che potrà scendere a 131,20 euro con la detrazione sul 730. Quelli con Isee fino a 36mila euro, dovrebbero pagare 221,20 euro l’annuale a prezzo pieno; 121,20 euro grazie al bonus del Comune e, nel caso di Isee sotto i 20mila euro, potrebbero scalare i 60 euro del bonus trasporti ministeriale, arrivando a pagarne con la detrazione sul 730 appena 30,57.

Il rimborso può essere richiesto da tutti i residenti nel comune di Bagno a Ripoli che acquisteranno un abbonamento fino al 31 dicembre 2023, facendo richiesta dal 1° settembre esclusivamente online, sul sito del Comune. “Anche quest’anno – afferma il sindaco Francesco Casini – il nostro Comune stanzia risorse proprie per azzerrare i rincari sui titoli di viaggio e calmierare il costo degli abbonamenti. Un modo per invitare sempre più persone, in particolare giovani e studenti, compresi quelli universitari, ad utilizzare il mezzo pubblico. Parallelamente al piano di incentivi, continuiamo a lavorare con tutti i soggetti coinvolti, a partire da Autolinee Toscana, per potenziare il servizio, che sicuramente presenta criticità che vanno sanate e migliorate”.

Kata: sgombero ex Astor terminato, 140 le persone allontanate

Gli accessi all’ex albergo Astor  vengono sigillati dai carabinieri in ordine al decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Firenze Angelo Antonio Pezzuti.

Circa 140  le persone fatte uscire e trasferite in strutture di accoglienza individuate dal Comune: si sono concluse nel pomeriggio le operazioni di sgombero dell’ex hotel Astor a Firenze da cui è scomparsa giusto una settimana fa la piccola Kataleya, bambina di 5 anni.

Ora l’albergo è sotto sequestro e gli accessi sono stati sigillati. Numerose le forze dell’ordine tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e municipale impegnate nelle operazioni di sgombero.  Il tratto della strada dove si affaccia l’ex hotel Astor  e la strada laterale, via Boccherini sono state interdette al  traffico.

Il palazzo era stato occupato nel settembre scorso, e vi abitavano  54 persone suddivise in 17 nuclei familiari e tra cui 19 minori per lo più famiglie di origine peruviana e romena.

Lo sgombero è stato eseguito a seguito del  sequestro preventivo disposto dalla procura della Repubblica di Firenze dopo i sopralluoghi compiuti dalla pg il 28 maggio scorso in merito al tentato omicidio di un cittadino dell’Ecuador che precipitò da una finestra del terzo piano del palazzo sede dell’ex Astor, e ora per l’ipotizzato sequestro della piccola Kata.

La procura ha ipotizzato il per gli occupanti il reato di invasione di edifici per il quale sussisterebbe il pericolo che, viene scritto nel decreto di sequestro,  “il protrarsi della condotta crimionosa impedendo i necessari e urgenti lavori di ristrutturazione e messa a norma dell’edificio, agevoli o protragga le conseguenze del reato contestato o agevoli la commissione di altri reati”.

Questa mattina anche  madre di Kata è tornata all’ex hotel Astor, accompagnata dall’assessore al Sociale del Comune di Firenze, Sara Funaro. Insieme sono entrate nell’immobile, poi l’assessore Funaro è uscita mentre la madre della bimba scomparsa si è trattenuta all’interno, probabilmente per raccogliere degli effetti personali. Da due giorni i genitori della bambina e gli altri parenti sono stati evacuati dall’ex albergo e trasferiti altrove.

 

🎧 Flame Parade, ascolta l’intervista!

In occasione dell’uscita del nuovo album “Cannibal Dreams” i Flame Parade sono tornati a trovarci negli studi di Controradio.  Ascolta l’intervista a cura di Giustina Terenzi

 

flame parade intervista OK SITO

Disponibile su tutte le piattaforme di streaming dal 26 maggio, in CD/LP  dal 16 giugno 2023 “CANNIBAL DREAMS” è  il nuovo album dei FLAME PARADE, a partire da oggi anche album della settimana sulle frequenze di Controradio.

In occasione dell’intervista con Giustina Terenzi la band toscana ha presentato anche le prime date live della stagione estiva.

Il lavoro ha preso vita al Sudestudio di Lecce (Múm, Beirut, Calibro 35, ecc) si tratta di un disco legato all’identità della band ma profondamente influenzato dalle nuove sperimentazioni. Il primo singolo estratto si intitolava  “One of These Days I’ll Steal Your Heart” (2023), ed  esprime alla perfezione il nuovo universo ricercato dei Flame Parade attraverso sonorità eteree dream pop e shoegaze dal sapore internazionale, segnando con fermezza una nuova naturale evoluzione della band toscana.

Flame Parade:
Marco Zampoli
Letizia Bonchi
Francesco Agozzino
Mattia Calosci

Additional musicians:
Simone Prudenzano
Gigi Chord
Matilde Davoli
Roberto Dell’Era

Produced by Matilde Davoli & Flame Parade
Recorded, Mixed and Mastered by Matilde Davoli at Sudestudio, Guagnano (LE), Italy
All songs written by Marco Zampoli

FLAME PARADE – BIO 

La storia dei Flame Parade ha inizio nel 2012 in un antico casale toscano, dove la band dà forma alle prime sperimentazioni e affina il suo background folk, raggiungendo un sound ricercato e contemporaneo.
Nel 2015 pubblica il primo EP, “Berlin” (Materiali Sonori), seguito nel 2016 dall’LP “A New Home” (Materiali Sonori) prodotto da Alberto Mariotti.
I primi lavori vengono accolti molto bene dal pubblico e dalla critica e permettono alla band di esibirsi su oltre 100 palchi tra Italia ed Europa. Nel 2020 tornano con un nuovo album dal titolo “Cosmic Gathering” (Materiali Sonori). Un disco che perfeziona le atmosfere new folk che appartengono al background della band, andando a mescolarsi a sonorità pop di respiro internazionale, guardando a band come Arcade Fire, Foxygen, Kevin Morby, Devendra Banhart, Fleet Foxes. L’inizio del tour italiano ed europeo, già programmato, riceve una brusca frenata a causa della pandemia, ma la band riesce comunque a salire sul palco di alcuni festival estivi, condividendolo con artisti come Zen Circus, La Rappresentante Di Lista, Lucio Corsi, Giovanni Truppi. Nell’autunno 2021 produce un nuovo EP intitolato “Echoes”; oltre all’inedito singolo “River”, il disco include tre nuovi arrangiamenti dei singoli di “Cosmic Gathering”, che danno origine ad una suite dalle atmosfere e dai tempi dilatati, in cui tastiere, archi e chitarre respirano tra vibrazioni post-rock e dream pop. L’esperienza maturata durante la produzione di “Echoes” segna particolarmente la band, che tra il 2021 e il 2022 inizia a scrivere nuova musica.

 

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