Gio 2 Mag 2024

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Migranti, Giani: “nessun CPR in Toscana, non darò mai ok”

“Si stanno prendendo in giro gli italiani perché il problema dell’immigrazione è come farli entrare e accoglierli, non come buttarli fuori”. Così il governatore toscano Eugenio Giani

“Cosa c’entra il Cpr come risposta ai flussi emergenziali?” “Se arrivano questi immigrati con i tormenti, le violenze e le sofferenze che hanno subito la risposta che dai è ‘faccio i Cpr’ cioè luoghi per buttarli fuori? Prima rispondi a come integrarli e accoglierli, dar lor da mangiare e dormire. Poi parli anche di quei casi isolati nei quali poter prevedere la lunghissima procedura di rimpatrio”. Lo ha detto il Governatore della Regione Toscana Eugenio Giani, dopo che ieri la Presidente del Consiglio giorgia Meloni aveva dichiarato di aver dato ” mandato al Ministero della Difesa di realizzare nel più breve tempo possibile le strutture per trattenere gli immigrati illegali”.

“Anni di politiche immigrazioniste hanno fatto sì che oggi, in Italia, siano pochissimi i posti disponibili nei Cpr. I nuovi Cpr che verranno realizzati dovranno essere in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili. Non si creerà ulteriore disagio e insicurezza nelle città” ha dichiarato Meloni.

Sempre ieri il PD della toscana aveva ribadito il proprio no all’ipotesi di un CPR in regione. “confermiamo un fermo no ai Cpr e a qualunque imposizione sui territori. Non é la soluzione” ha affermato in una nota Francesco Battistini, responsabile politiche migratorie del Pd della Toscana, regione dove non è presente un centro di permanenza per il rimpatrio.

“Proposte serie, rispettose dei diritti e della dignità dei migranti ci sono, eccome – prosegue Battistini -. Va ripristinata l’accoglienza diffusa, anche tramite i Sai, che tanto bene hanno funzionato, in particolar modo in Toscana. Vanno finanziati adeguatamente i centri per l’accoglienza, permettendo al Terzo Settore di partecipare ai bandi, che spesso vanno deserti. Serve lavorare sull’integrazione, con mediatori culturali e insegnanti di italiano, fondamentali per rapportarsi coi territori e trovare sbocchi lavorativi. E poi occorre una riedizione dell’operazione ‘Mare Nostrum’, di vero respiro europeeo, che aveva salvato migliaia di vite umane e rallentato la migrazione senza regole. Tutto ciò nella consapevolezza che non esiste un’emergenza migranti, ma una migrazione oramai strutturale con la quale dobbiamo confrontarci”.

Al Pd aveva fatto eco la Lega. “Quotidianamente le cronache giornalistiche riportano, parimenti, di atti delinquenziali compiuti, frequentemente, da immigrati irregolari e contemporaneamente, vari esponenti del Pd, si lamentano come la sicurezza nelle nostre città, stia diventando sempre più un problema ingestibile. Da tempo, come Lega, chiediamo che pure in Toscana ci sia un Cpr, ovvero una struttura in cui temporaneamente vengano ospitati quegli immigrati che non sono idonei a rimanere nel nostro Paese, ma i Dem, accampando teorie tra le più bislacche continuano ad opporsi fermamente a questa ipotesi” ha affermato  Elena Meini, capogruppo in Consiglio regionale della Lega sui Cpr.

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